Sandro Garibaldi: “Dopo otto anni di attacchi, ora prendo la parola. Chiavari merita un cambio di passo”

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di ALBERTO BRUZZONE

“Dopo otto anni di tirate in ballo e di attacchi più o meno frontali da parte dell’attuale amministrazione, ho deciso che dovevo rispondere una volta per tutte. Non lo faccio per motivi elettorali, è ancora troppo presto per parlare di questi temi. Lo faccio per ristabilire un minimo di verità”. 

A intervenire nel dibattito politico chiavarese è l’ex consigliere regionale Sandro Garibaldi, già vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici durante gli anni di amministrazione da parte di Roberto Levaggi, ma soprattutto campione di preferenze sia nel voto comunale del 2017 che in quelli regionali del 2020 e del 2022 (nel primo caso arrivò in via Fieschi a Genova, mentre nel secondo risulta essere il primo dei non eletti nelle file della Lega).

Garibaldi parla delle principali tematiche cittadine e lo fa sia con un lungo post su Facebook che attraverso questo colloquio con ‘Piazza Levante’: “Da otto anni si sente dire Orecchia, poi Levaggi, poi Garibaldi… Quando nei giorni scorsi è partito per l’ennesima volta il ritornello, ho deciso di intervenire. Sono otto anni, e ribadisco otto anni, che al governo del Comune di Chiavari ci sono Segalerba e quelli di Avanti Chiavari con i loro alleati. Quindi continuare a evocare quelli che c’erano prima per dare tutte le colpe è profondamente sbagliato. Mettiamoci invece a discutere su quanto hanno fatto per la città quelli di prima e su quanto hanno fatto loro in questo lungo lasso di tempo, pur avendone le possibilità e le risorse”. 

Secondo Garibaldi, “quello che manca all’attuale amministrazione è una visione complessiva del futuro della città. Sono stati fatti lavori a spot, e molti sono pure poco condivisibili o per nulla condivisibili”. La ‘goccia’ che ha fatto traboccare il vaso è stata l’eliminazione della cancellata di fronte all’Auditorium San Francesco: “Ma non era meglio – si domanda Garibaldi – spendere quei soldi per far asfaltare alcune strade sia in centro che in alcune frazioni? Ogni tanto gli attuali amministratori si svegliano e propongono cose assurde e il problema è che alcune le hanno anche realizzate”. 

L’ex consigliere regionale cita, ad esempio, le piste ciclabili: “Quelle in ambito urbano, che sono delle ciclopedonali, sono decisamente pericolose, e difatti non vengono neppure utilizzate. Quanto ai pennelli sul mare, siamo in forte ritardo e l’aspetto che preoccupa è che si sta andando verso l’esaurimento delle risorse, con alcune scogliere che sono state rinforzate, mentre altre no. Non si capisce il criterio con cui sono stati fatti i lavori”. 

Sul depuratore, secondo Garibaldi, “è andata bene che il Tar ha annullato tutto, ma il Comune di Chiavari non ha mosso un dito e ora non ha il diritto di prendersi alcun merito. Se il depuratore non verrà fatto alla Colmata, non è certo grazie agli attuali amministratori. Mi auguro che questa difficile vertenza si chiuda come tutti auspichiamo. Noi avevamo messo il depuratore al Lido, proprio per preservare la Colmata. Loro lo hanno riportato lì, insistendo con ostinazione, sino alla sentenza avversa. Si ragioni ora su una soluzione alternativa, a cominciare dalla ristrutturazione dell’impianto esistente a Preli”.

Se c’è un tema sul quale l’amministrazione Levaggi ha investito parecchio, è stato la messa in sicurezza dal punto di vista del rischio idrogeologico: “Personalmente, in due anni da assessore ai Lavori Pubblici avevo fatto realizzare il rifacimento di due ponti con l’eliminazione delle pile centrali: ma da allora cosa hanno fatto i nostri successori? Roboanti notizie su un mega scolmatore, ma qualcuno ad oggi ne sa qualcosa? Da semplice cittadino mi rendo conto che in otto anni poco o nulla è stato fatto da questa amministrazione se non dare sempre la colpa agli altri”. Nel mirino anche le gare per l’assegnazione degli stabilimenti balneari: “Nel bando c’erano impegni economici importanti per gli aspiranti gestori. Ora tutti quei costi in più che dovranno sostenere, su chi ricadranno? Ci sarà un fortissimo rialzo dei prezzi e questo crea moltissima preoccupazione da parte dei cittadini”. Cittadini che “continuano a rivolgersi a me, anche se non sono più un amministratore di questa città. Però il malcontento lo percepisco forte e chiaro. Se mi candiderò a sindaco? È ancora presto per fare questi ragionamenti. Di certo Chiavari deve cambiare passo e il gruppo che mi ha sostenuto a partire dal 2017 è ancora consolidato. Io continuerò a lavorare per questa città. Gli altri devono cambiare atteggiamento, perché sembra proprio che siano arrivati al capolinea. A proposito: quello degli autobus lo hanno spostato già tre volte…”.



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