Lavoratori impatriati: l’Agenzia delle Entrate chiarisce i requisiti di elevata qualificazione

Videocorso del: 03 Aprile 2025 alle 10.00 – 12.00 (Durata 2 hh) Cod. 232942 Accreditato ODCEC Patti (Me) – (per crediti n 2) Solo partecipazione Live Relatore: Dott.ssa Carla De Luca Istruzioni per la visione della Videoconferenza: Il giorno stesso della Videoconferenza, 2h e 1h prima dell’inizio programmato verrà inviata e-mail contenente il link per la visione della diretta, servirà premere il bottone “Partecipa al webinar” (nell’e-mail) qualche minuto prima dell’inizio. Si invita a monitorare sempre anche le cartelle di Posta Indesiderata e Spam, consigliamo inoltre di controllare i filtri antispam o della posta indesiderata per l’e-mail di invito (inviata da customercaregotowebinar.com).

Tra le novità del bilancio 2024 spicca quella relativa al nuovo principio contabile sui ricavi OIC34, in vigore dal 1/01/2024, che disciplina i criteri per la rilevazione e la valutazione dei ricavi, nonché le informazioni da presentare nella Nota integrativa. Il principio attribuisce centralità all’interpretazione del rapporto contrattuale da cui origina il ricavo, per determinarne la corretta collocazione in bilancio.

Il Senato ha definitivamente approvato la riforma sulla responsabilità civile dei sindaci, modificando il disposto dell’art. 2407 del codice civile, secondo il quale i sindaci devono esercitare il proprio incarico con diligenza e professionalità, garantire la veridicità delle attestazioni effettuate e mantenere riservati i documenti conosciuti in ragione del proprio ruolo. I limiti alla responsabilità del sindaco La riforma limita la responsabilità dei sindaci, in assenza di dolo, ai danni causati alla società, ai soci, ai creditori e ai terzi, fissando un tetto massimo correlato al compenso annuo percepito.

Con la Nota n. 43836 del 12 marzo 2025, il MIMIT ha fornito chiarimenti circa l’obbligo, previsto dalla Legge n. 207/2024 (legge di Bilancio 2025), di iscrivere nel Registro delle Imprese un indirizzo PEC personale per ciascun amministratore di società. Il perimetro dell’obbligo L’obbligo si applica anche alle società costituite prima del 1 gennaio 2025 e deve essere assolto entro il 30 giugno 2025, comunicando un indirizzo PEC distinto per ciascun amministratore.

Con il comunicato n. 13 del 12 marzo 2025, l’Agenzia delle Entrate annuncia un nuovo servizio online che permette ai cittadini di eleggere un domicilio digitale per ricevere atti, avvisi e corrispondenze varie. Il nuovo servizio attua quanto previsto dal DLgs. 13/2024, che ha inserito l’art. 60-ter nel DPR 600/73, permettendo ai contribuenti di eleggere un domicilio digitale speciale per ricevere comunicazioni: sia ordinarie, per cui non è obbligatoria la notifica, sia quelle obbligatorie per legge (lettere di compliance, avvisi bonari, avvisi di accertamento, ecc.).

Per la motivazione dell’accertamento all’amministratore di fatto, è sufficiente il rinvio per relationem al pvc notificato alla società. L’atto notificato all’ente, infatti, è conoscibile dal soggetto che, seppure in difetto di una formale investitura, esercita i poteri di gestione.

L’impugnazione diretta dell’estratto di ruolo è possibile solo in presenza di un interesse ad agire concreto e specifico, riconducibile alle ipotesi tassativamente indicate dalla legge, tra cui non figura l’iscrizione di un fermo amministrativo sul veicolo. La disciplina, anche quella ampliativa dei casi di impugnazione del 2024, si applica anche ai giudizi pendenti.

L’Agenzia delle Entrate ha attivato un nuovo servizio online che consente ai cittadini di eleggere un domicilio digitale, ovvero un indirizzo certificato presso il quale ricevere atti, avvisi e comunicazioni fiscali. La novità, introdotta in attuazione del D.Lgs. n. 13/2024, ha l’obiettivo di semplificare le modalità di ricezione delle comunicazioni, migliorando la sicurezza e l’efficienza nella gestione dei documenti fiscali.

Con l’Interpello 72/2025, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti fondamentali sulle condizioni necessarie per accedere al nuovo regime fiscale agevolato per i lavoratori impatriati, introdotto dall’art. 5, D.lgs. n. 209/2023. Il quesito riguarda un contribuente che, dopo aver lavorato all’estero per oltre cinque anni all’interno di un gruppo multinazionale, intende rientrare in Italia come lavoratore autonomo nel 2025.