Investimenti sostenibili, a Monaco l’International Impact Forum: opportunità e prospettive

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(Teleborsa) – La finanza d’impatto e gli investimenti sostenibili non sono solo una necessità di sopravvivenza per l’economica globale, ma anche una straordinaria opportunità di profitto: è la fotografia scattata nel corso dell’International Impact Forum di Monaco 2025, che ha riunito oltre 300 investitori da tutto il mondo con un occhio puntato sull’Italia, tra cui venture capitalist, startupper e personalità di spicco della finanza, tra cui emersa una consapevolezza sempre più chiara sintetizzata nel claim “The Future of Money is Sustainability” (Il futuro dei nostri soldi è la sostenibilità).

Il settore privato deve integrare nel suo modello di business la sostenibilità non per pura filantropia, ma per una concreta convenienza economica, riconoscendo che la finanza di impatto non è un costo, bensì un motore di crescita e competitività. Numeri alla mano, il mercato globale degli investimenti a impatto ha raggiunto 1,57 trilioni di dollari in asset under management (AUM). In Europa, gli investimenti in asset privati non quotati hanno raggiunto un record di 190 miliardi di euro, con un incremento del 20% tra il 2022 e
il 2023. Inoltre, si prevede che gli investimenti a impatto possano rappresentare fino al 15% degli asset totali entro il 2030.

Luca Zerbini, CEO e Founding Partner di Una Terra Early Grow Fund – il fondo a trazione italiana che insieme alla Fondazione Principe Alberto II di Monaco e Deutsche Nachhaltigkeit ha organizzato l’evento – ha presentato casi concreti che confermano la profittabilità della finanza d’impatto. “Investire nella sostenibilità non è solo un imperativo ambientale, ma una strategia vincente per generare valore a lungo termine. Il nostro approccio si focalizza su settori sottofinanziati ma cruciali, come l’industria, il packaging, la moda e l’alimentare, dove il Made in Italy è già leader e dove l’economia circolare rappresenta il futuro”, ha dichiarato Zerbini. Ha inoltre sottolineato: “Stiamo colmando il divario nell’economia circolare concentrandoci su investimenti in fase di crescita iniziale, rendendo la sostenibilità sia significativa che redditizia”

L’evento ha visto la partecipazione di figure di spicco del mondo della finanza e dell’innovazione. Olivier Wenden, Vicepresidente e CEO della Fondazione Principe Alberto II di Monaco, ha sottolineato: “Il settore privato deve assumere un ruolo centrale nel guidare la transizione ecologica, con investimenti che siano sostenibili e profittevoli. Non si può essere free rider: ognuno di noi deve fare il massimo per adattare questi cambiamenti alla propria vita.” Ha inoltre evidenziato come le aziende di lusso stiano affrontando una crisi di talenti, poiché le nuove generazioni esitano a entrare in realtà con problemi di credibilità in termini di sostenibilità e greenwashing.

Othmar Karas, ex Primo Vicepresidente del Parlamento Europeo, ha ricordato che “L’Europa sta affrontando troppe sfide contemporaneamente – cambiamento climatico, guerre, migrazione, digitalizzazione, IA, COVID – e la tendenza è quella di difendere lo status quo invece di agire. Dobbiamo sostenere gli investimenti, non solo regolamentare, e creare sovranità in Europa. Il momento per essere ambiziosi è ora.”

Torsten Weber docente di innovazione e sostenibilità e consigliere della Federazione Calcio tedesca ha sottolineato un aspetto chiave dell’impact investing: “La sostenibilità non è beneficenza; deve essere guidata dalle opportunità e dalla competitività. Se non genera profitto, non può scalare. Il green deve essere un business case.”

Costas Papaikonomou co-founder di Una Terra Early Growth Fund, ha aggiunto un concetto cruciale per le startup: “L’innovazione deve integrarsi nelle soluzioni esistenti, piuttosto che richiedere un cambiamento radicale delle infrastrutture. Se una soluzione ha bisogno di un intero nuovo sistema per funzionare, difficilmente prenderà piede” Papaoikonomou ha ricordato poi che il settore degli investimenti a impatto ha registrato nel 2024 una crescita significativa. Secondo un sondaggio del Global Impact Investing Network (GIIN), il mercato globale degli investimenti a impatto ha raggiunto 1,57 trilioni di dollari in asset under management (AUM). In Europa, gli investimenti in asset privati non quotati hanno raggiunto un record di 190 miliardi di euro, con un incremento del 20% tra il 2022 e il 2023. Inoltre, si prevede che gli investimenti a impatto possano rappresentare fino al 15% degli asset totali entro il 2030.

Dominic Thiem, superstar del tennis ATP e fondatore di THIEM ENERGY specializzata in comunità energetiche rinnovabili, ha condiviso la sua visione: “Sto portando il mio gioco nella sostenibilità, con soluzioni solari intelligenti per la vita quotidiana.”

Nel campo dell’economia circolare a Monaco ha suscitato grande interesse una storia tutta italiana, quella di Franco Dipietro che con Biova Project ha dimostrato come gli scarti di produzione possano essere trasformati in prodotti di valore e dal grande impatto economico. Biova a Torino ha infatti avviato con successo la produzione di birra e prodotti alimentari dagli scarti di produzione del pane, della pasta e del riso con risultati economici sorprendenti in termini di sostenibilità economica e profitti dall’economia circolare.

Tim Nixdorff, COO di Deutsche Nachhaltigkeit, ha presentato EcoMotion, una start-up innovativa che offre soluzioni automatizzate per il parcheggio e la ricarica di veicoli elettrici. La tecnologia brevettata dal team di Nixdorff consente di aumentare la capacità dei parcheggi fino al 70% in più rispetto ai garage tradizionali e al 30% in più rispetto alle più recenti tecnologie di automazione presenti sul mercato.
Questo incremento è reso possibile grazie all’uso di una tecnologia di parcheggio shuffle alimentata dall’intelligenza artificiale, che ottimizza l’efficienza degli spazi fino al 96%. Inoltre, EcoMotion integra una infrastruttura di ricarica intelligente, garantendo che ogni veicolo parcheggiato venga ricaricato durante la sosta. Questa soluzione non solo riduce i costi operativi e l’impatto ambientale, ma aumenta significativamente il valore delle proprietà immobiliari, aprendo la strada a nuove opportunità di business nel settore del real estate.

Infine, Ole Nixdorff CEO di Deutsche Nachhaltigkeit a conferma della profittabilità dell’impact investig e di quanto il settore abbia grandi potenzialità, ha ricordato che “gli asset ESG globali supereranno i 53 trilioni di dollari entro il 2025, rappresentando oltre un terzo di tutti gli asset gestiti.”

L’Impact Forum 2025 “i è confermato un appuntamento di riferimento per chi desidera investire in un futuro sostenibile e redditizio. Prossime tappe: Francoforte a giugno, seguita da Vienna e Abu Dhabi entro l’anno, con nuove edizioni in programma per gli anni a venire.





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