Il matrimonio selargino tra tradizione e simbolismo

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Scopri le fasi e i momenti più significativi del matrimonio tradizionale di Selargius, un viaggio nella cultura sarda che unisce simboli, riti e folklore.

Un matrimonio che racconta la storia di Selargius attraverso i suoi riti più emblematici
Il matrimonio selargino è una delle tradizioni più affascinanti e significative della Sardegna. Ogni anno, Selargius, un piccolo comune situato nell’area metropolitana di Cagliari, ospita questo evento che celebra l’amore, la comunità e la cultura sarda.

Cosa rappresenta il matrimonio in questo evento unico?

Il matrimonio non è solo un momento personale per la coppia, ma un evento collettivo che coinvolge l’intera comunità, riscoprendo e tramandando tradizioni che affondano le radici nella storia locale.

Tutto ha inizio con la selezione della coppia di sposi. La Pro Loco di Selargius, l’associazione che organizza l’evento, sceglie ogni anno i futuri sposi tramite una votazione popolare, dove diversi candidati partecipano al processo. La scelta non è mai casuale: ogni coppia rappresenta un simbolo della continuità della tradizione e dell’unione della comunità.

Sa Cantada a Is Piccioccas: il preludio romantico della festa

Le celebrazioni prendono il via tradizionalmente il giovedì o il venerdì con un momento che segna il preludio romantico del matrimonio: Sa Cantada a Is Piccioccas. In questa fase, il futuro sposo, accompagnato da un gruppo di ragazzi in abiti tradizionali, si dirige su un carro decorato verso la casa della sua amata.

Qui, sotto la finestra della sposa, intona una serenata, un gesto che unisce il romantico alla tradizione. Ma a differenza delle serenate tradizionali, il canto è corale: un intero coro folkloristico, che rappresenta la comunità, intona il canto rivolgendosi non solo alla futura sposa, ma anche ad altre donne affacciate dalle finestre delle case campidanesi.

Questa scena è ricca di emozioni, in quanto la musica e le voci si fondono con il paesaggio di Selargius, creando un’atmosfera che richiama il passato e le radici profonde della cultura sarda. Ogni nota di questa cantata non è solo un inno d’amore, ma anche un invito alla partecipazione collettiva a un evento che appartiene a tutta la comunità.

Su Trasferimento de Is Arrobas: un trasloco festoso

Il sabato è il giorno dedicato a Su Trasferimento de Is Arrobas, un momento simbolico che rappresenta il trasporto del corredo della sposa. Un carro maestoso, trainato da buoi e seguito da una processione di persone in abiti tradizionali, trasporta gli oggetti che comporranno la futura casa coniugale.

Questo evento non è solo un “trasloco”, ma una vera e propria festa, che coinvolge tutta la comunità. La scena si anima con canti tradizionali, suoni delle launeddas, strumenti tipici della musica sarda, e una partecipazione calorosa delle persone che, lungo il percorso, animano il corteo con danze e risate.

Questa fase del matrimonio rappresenta quindi l’unione delle famiglie e la comunità che celebra insieme l’ingresso della coppia nella nuova vita coniugale. La partecipazione collettiva trasforma questo momento in un rito di buon auspicio per la coppia e per la prosperità della loro nuova casa.

La domenica: la cerimonia religiosa e il rito del matrimonio

La domenica è il cuore del matrimonio selargino, il giorno clou della celebrazione. Gli sposi perciò si preparano per il grande momento con la vestizione, indossando i tipici abiti nuziali selargini, arricchiti da gioielli antichi, simbolo di un patrimonio culturale che si tramanda di generazione in generazione.

La cerimonia religiosa si svolge nella Chiesa della Santissima Vergine Assunta, ed è completamente in lingua sardo-campidanese, mantenendo viva la lingua e la tradizione sarda.

Uno dei momenti più emozionanti della cerimonia è sa cadena, la catena nuziale composta da 66 anelli d’argento che lega simbolicamente le mani degli sposi, un gesto che rappresenta l’amore eterno. Dopo il rito religioso, gli sposi sono accolti con applausi e un volo di colombe, segno di buon auspicio.

Il corteo si dirige poi verso la Chiesa di San Giuliano, dove la coppia quindi scrive le proprie promesse matrimoniali, che saranno custodite e lette dal loro primogenito durante il 25° anniversario di matrimonio.



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