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“Una volta si regalava ai bambini battezzati i simboli delle tre virtù teologali – fede speranza e carità – e la speranza è simboleggiata dall’àncora. Per noi l’àncora è Cristo, è lui il nostro porto sicuro. Ecco la forma del carro della Bruna, come una barca che attraversa i mari in tempesta della nostra umanità: se noi saliamo su questa barca, che è la chiesa di Cristo, abbiamo la certezza di essere condotti a riva, in un porto sicuro.” È un paragone efficace e al tempo stesso suggestivo quello di Don Francesco Di Marzio, delegato vescovile dell’Associazione Maria SS. della Bruna, durante l’incontro con i giornalisti nella Fabbrica del Carro per illustrare le principali novità del 2 Luglio 2025.
Tra queste, la visita nei mesi di aprile e maggio dell’effige di Gesù Bambino, quella portata in braccio dalla Madonna della Bruna, nei plessi delle scuole dell’infanzia di Matera: “Gesù Bambino – afferma Don Francesco – andrà tra virgolette all’asilo, sarà accolto dai suoi coetanei e svolgerà le attività che svolgono i nostri bambini durante le ore scolastiche. Sarà un momento molto intimo, le maestre si stanno già preparando”.
Inoltre, è stato firmato un contratto con una nuova ditta per le luminarie: “È un’azienda, la De Filippo, di respiro nazionale. – spiega il presidente dell’Associazione Maria SS. della Bruna Bruno Caiella – Il progetto è ambizioso e molto più ricco rispetto alle annate precedenti.
Per le nuove corone per la Sacra Effigie di Maria Santissima della Bruna e del Bambinello, andremo a Vicenza per assicurare la nostra presenza durante la fusione dell’oro raccolto. Mi auguro che la cittadinanza sia ancora più sensibile, l’investimento è di una certa importanza ma ci troviamo di fronte a una vera e propria opera d’arte, un progetto epocale che speriamo sia apprezzato dai materani. Insieme alle nuove corone, la statua della Madonna della Bruna posizionata sul carro avrà un nuovo abito, anche questo donato per l’anno giubilare dallo stilista Michele Miglionico.
Ci sarà infine un evento del tutto nuovo, mai preso in considerazione in passato, una sorpresa che piacerà molto alla famiglie, una parentesi di spensieratezza che sveleremo in futuro e coinvolgerà sia i piccoli sia gli adulti.”
Altra novità: da quest’anno chi realizza il carro avrà poi quattro mesi di tempo per prepararne la miniatura in scala 1:10 che rimarrà nella Fabbrica; il desiderio dell’associazione è infatti renderla un luogo che possa parlare 365 giorni all’anno della festa della Bruna. “Dobbiamo difendere questo luogo da pressioni esterne, qui dobbiamo narrare e raccontare il 2 Luglio. – sottolinea Don Francesco – Vogliamo realizzare un museo che intrecci tradizione e innovazione. Anche chi, ad esempio, da turista viene a Matera a novembre e vuole immergersi nella nostra festa, deve avere la possibilità di farlo”.
Sembra a un punto di svolta la candidatura della Festa in onore di Maria SS. della Bruna quale Patrimonio culturale immateriale dell’umanità – Unesco: “Il procedimento sarà gestito dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e speriamo possa essere andare avanti in maniera più spedita. – dice Caiella – Sempre con la Fondazione Matera Basilicata 2019 è stato sottoscritto dall’Associazione Maria SS. della Bruna un protocollo finalizzato alle attività del 2026, l’anno di Matera capitale del dialogo Mediterraneo.
I LAVORI PER LA REALIZZAZIONE DEL CARRO
Sono entrati nel vivo i lavori per realizzare il manufatto sul tema «”Mio Signore e Mio Dio”, tu mia Speranza (cfr. Gv20, 19-31)», un passo evangelico che richiama l’incredulità di San Tommaso.
Per l’artista Francesca Cascione, la Fabbrica del Carro è diventata ormai una seconda casa: “Per i lavori nella sede, abbiamo iniziato a lavorare un po’ più tardi rispetto allo scorso anno ma ci siamo subito messi in carreggiata. La struttura, realizzata da mio compagno Domenico Fittipaldi, è terminata e adesso dobbiamo rivestirla con la cartapesta. Le teste delle statue sono pronte, in carta, e andranno lavorate. Intanto sto realizzando altri stampi nuovi e sto modellando l’argilla per alcuni elementi. Il prossimo step sono i corpi delle statue”.
Accanto a lei e al compagno, mamma Paola Lamacchia, il figlio Michele Plasmati, e le sorelle Anna Bruna e Maria Teresa.
Come ha aggiunto Fittipaldi, la struttura risponderà a criteri di sicurezza ma gli elementi del carro potranno essere presi dagli assalitori senza troppi problemi: “Per la metodologia adottata mi sono ispirato al compianto Angelo Chico. L’unica modifica apportata riguarda la trave della porta per posizionare la statua della Madonna che da quest’anno non dovrà essere inclinata. Avrà una corona nuova ed è indispensabile utilizzare molte cautele”.
I RINGRAZIAMENTI DEL PRESIDENTE CAIELLA
Il presidente ha evidenziato “la sensibilità dell’Amministrazione commissariata sia aumentando il contributo nei nostri confronti, come quota sociale sia con un gesto straordinario, anticipando, per la prima volta, il contributo 2024 della Regione. Se non fosse accaduto, l’Associazione avrebbe avuto problemi seri sulla gestione finanziaria. Ringrazio il commissario prefettizio per la solerzia nel venirci incontro”.
In merito al piano di sicurezza, Caiella ha affermato che “sia la Questura sia la Prefettura hanno elogiato il lavoro che è stato fatto della società alla quale abbiamo affidato il compito di redigerlo”.
Presenti mattinata anche Mariarita Iaculli, subcommissario al Comune di Matera e il dott. Fabrizio Perrone, componente della commissione che ha valutato i bozzetti per il manufatto in cartapesta.
Rossella Montemurro
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