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L’INPS ha ufficializzato i nuovi requisiti per il pensionamento anticipato. Ecco cosa cambia con la Legge di Bilancio 2025 per Quota 103, Opzione Donna e APE Sociale.
La pensione anticipata 2025 porta importanti novità per chi desidera ritirarsi dal lavoro prima dell’età prevista per la pensione di vecchiaia. Con la circolare n. 53 del 5 marzo 2025, l’INPS ha chiarito i criteri aggiornati per Quota 103, Opzione Donna e APE Sociale, oltre agli incentivi per le lavoratrici madri.
Le modifiche si concentrano su nuovi requisiti anagrafici e contributivi, sul calcolo degli assegni e sulla cumulabilità con il reddito da lavoro. In particolare, viene prorogata Quota 103, che consente il pensionamento a 62 anni con 41 anni di contributi, ma con limiti nell’importo dell’assegno. Anche Opzione Donna e APE Sociale vengono confermate, con requisiti leggermente ritoccati per alcune categorie di lavoratrici.
Ecco tutte le novità da conoscere se si vuole anticipare l’uscita dal mondo del lavoro.
Quota 103: requisiti e limiti per il 2025
Chi può accedere alla pensione anticipata con Quota 103
Per il 2025, i requisiti per accedere alla pensione con Quota 103 restano invariati rispetto allo scorso anno:
- 62 anni di età
- 41 anni di contributi versati
Tuttavia, l’assegno sarà calcolato con il metodo contributivo, il che potrebbe comportare una riduzione dell’importo rispetto al sistema misto.
Limiti di importo e cumulabilità con il reddito da lavoro
- L’importo massimo della pensione sarà pari a quattro volte il trattamento minimo INPS, ossia 2.413,60 euro mensili nel 2025.
- Non è possibile cumulare la pensione con redditi da lavoro ad eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale, fino a 5.000 euro annui.
Quando decorre il trattamento pensionistico
Chi matura i requisiti nel 2025 potrà ricevere il primo assegno dopo un periodo di attesa:
- 7 mesi per i lavoratori privati e gli autonomi
- 9 mesi per i dipendenti pubblici
Opzione Donna: proroga e conferma dei requisiti
Età e contributi richiesti per il 2025
Anche per il 2025 Opzione Donna resta valida, ma con condizioni stringenti:
- 61 anni di età (ridotti a 60 anni con un figlio, 59 anni con due o più figli o se si è state licenziate o si lavora in aziende in crisi).
- 35 anni di contributi maturati entro il 31 dicembre 2024.
A chi è riservata Opzione Donna
Solo alcune categorie di lavoratrici possono accedere:
- Lavoratrici licenziate o dipendenti di aziende con tavolo di crisi aperto.
- Donne con una disabilità pari o superiore al 74%.
- Caregiver che assistono un familiare convivente con disabilità grave da almeno sei mesi.
Il calcolo della pensione avverrà esclusivamente con il metodo contributivo, che potrebbe ridurre sensibilmente l’importo dell’assegno rispetto al sistema retributivo.
Finestre mobili per l’accesso alla pensione
Le finestre di decorrenza per Opzione Donna restano:
- 12 mesi di attesa per le lavoratrici dipendenti
- 18 mesi di attesa per le lavoratrici autonome
APE Sociale: proroga fino al 31 dicembre 2025
Requisiti per accedere all’APE Sociale
L’APE Sociale è stato prorogato fino al 31 dicembre 2025, mantenendo i seguenti requisiti:
- 63 anni e 5 mesi di età
- Non aver ancora maturato i requisiti per la pensione di vecchiaia
- Appartenere a una delle seguenti categorie:
- Lavoratori con mansioni gravose
- Invalidi civili con almeno il 74% di invalidità
- Disoccupati che hanno terminato la NASpI
- Caregiver che assistono da almeno 6 mesi una persona disabile convivente
Contributi minimi richiesti per l’accesso
- 30 anni di contributi per disoccupati, caregiver e invalidi civili
- 36 anni di contributi per i lavoratori con mansioni gravose
- Riduzione del requisito contributivo per le lavoratrici madri, pari a 1 anno per ogni figlio (fino a un massimo di 2 anni).
L’APE Sociale non è cumulabile con redditi da lavoro (sia dipendente che autonomo), salvo quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale fino a 5.000 euro annui.
Ulteriori agevolazioni per le lavoratrici madri
Riduzione dell’età pensionabile per le madri di quattro o più figli
La Legge di Bilancio 2025 prevede un aumento del beneficio per le lavoratrici madri con quattro o più figli. Il limite massimo della riduzione dell’età pensionabile passa da 12 a 16 mesi.
Nel 2025 aumenta di 8 euro mensili l’importo della maggiorazione sociale del trattamento pensionistico, mentre il limite reddituale massimo per ottenerla cresce di 104 euro annui.
Consigli dell’esperto
Chi sta pensando di accedere alla pensione anticipata nel 2025 deve considerare tre fattori chiave:
- Simulare l’importo dell’assegno: le pensioni anticipate prevedono il calcolo contributivo che potrebbe ridurre l’importo.
- Verificare la cumulabilità con altri redditi: in particolare per Quota 103 e APE Sociale, che limitano la possibilità di lavorare dopo il pensionamento.
- Presentare domanda nei tempi giusti: per evitare di perdere finestre di accesso vantaggiose.
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