Caserta, multe elevate da K-City: il caso in commissione

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Il caso delle multe fuori dal protocollo siglato dal Comune elevate dagli ausiliari della sosta di K-City è diventato un caso politico con l’interessamento della prima commissione Affari Generali. Il gruppo, guidato dal consigliere Nicola Gentile (Noi Campani), ha approfondito la questione su impulso dei cittadini e richiesto nuovamente di interloquire con il legale rappresentante del consorzio della mobilità, Giuseppe Morelli.

Nel mirino della commissione non ci sono, però, solo le multe elevate in difetto di potere (gli ausiliari possono multare esclusivamente per infrazioni relative agli spazi a pagamento e alle strisce gialle o in caso di impedimento all’uso degli stalli) ma anche la mancata apposizione dell’avviso di contestazione sul parabrezza della vettura (accade anche che vengano messi sui lunotti posteriori, dunque non subito visibili dagli automobilisti). In questo modo gli utenti multati scopriranno di dover pagare solo a seguito del ricevimento della notifica alla propria abitazione, ovviamente con l’impossibilità di versare la sanzione ridotta e l’aggravio per il recupero delle somme.

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«Dopo la elevazione della contravvenzione – si legge nella nota inviata anche al Consorzio – non lasciano alcun avviso agli utenti per notiziarli dell’infrazione commessa e quindi della possibilità di contestare immediatamente se non allorquando riceverà la raccomandata con aggravio di spesa».

Il focus

Nel mirino della commissione anche le motivazioni addotte per giustificare le multe. Molti cittadini hanno protestato di fronte all’indicazione fornita dagli ausiliari, come quella del “fuori stallo“, e la prima commissione ha preso atto che «tale motivazione è molto generica» e che «appare violatrice della libertà dei cittadini di poter parcheggiare i loro veicoli in spazi utili esistenti non designati da strisce blu». La preoccupazione dei consiglieri resta quella di evitare un aumento del contenzioso legale del Comune che, in caso di errori commessi dagli ausiliari, non solo non incasserebbe le percentuali delle multe ma potrebbe anche essere costretto a pagare le spese legali ai ricorrenti aggravando le precarie condizioni della contabilità comunale.

Ricorsi che vengono presentati anche per le multe elevate per la sosta sulle strisce pedonali (comportamento da stigmatizzare), potere che compete solo agli agenti della polizia municipale. Di certo, va chiarito agli ausiliari una volta per tutte quali sono le violazioni sanzionabili e non lasciarli a interpretazioni soggettive e spesso divergenti tra gli stessi dipendenti di K-City.

I parcheggi

Ma il problema della sosta non si limita solo a quello delle multe come dimostra la discussione avvenuta ieri in seconda commissione Lavori Pubblici, presieduta dal consigliere Pasquale Antonucci (Caserta al Centro). Il gruppo si è attivato dopo l’annuncio, da parte dell’amministrazione, dei numerosi eventi che si svolgeranno in città in occasione della rassegna “Comunalia“. Di fronte al rinnovato obiettivo di fare di Caserta un polo attrattivo, gli eletti hanno convocato l’assessore all’Urbanistica Massimiliano Rendina per ottenere un confronto con lui sulle possibili soluzioni alla carenza di aree di sosta e sul destino dei due principali parcheggi cittadini, quello ospitato nella ex casermaPollio” (è stato bloccato l’affidamento alla società Adeka Parking) e quello interrato di piazza IV Novembre.

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Proprio in merito alla “Pollio“, considerato il perdurare del contenzioso con la società prende sempre più corpo l’opzione che possa essere K-City a occuparsi della gestione, come comunicato dagli uffici ai consiglieri. Nel mirino della commissione, però, c’è anche l’accoglienza che la città può offrire nelle frazioni dove è atteso, con l’arrivo della primavera, l’assalto di scolaresche e visitatori. L’attenzione maggiore è rivolta a San Leucio e Casertavecchia per cui sono attese nuove scene di caos a Pasquetta. La soluzione proposta è quella di procedere allo strumento dell’esproprio per attrezzare aree di sosta ma la fattibilità dell’idea dovrà essere sottoposta agli uffici comunali per evitare contenziosi con i proprietari.





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