“app e chiavette illegali sempre pi� accessibili”

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Oggi, in Italia, accedere illegalmente a contenuti protetti da copyright è estremamente semplice. Bastano pochi secondi per scaricare un’app che permette di guardare gratuitamente un film o una partita di calcio, violando le regole e danneggiando l’intero settore audiovisivo. Oppure, con un semplice clic, si può acquistare un dispositivo di streaming pirata su una piattaforma online e riceverlo comodamente a casa. Una situazione allarmante, che ogni anno costa all’economia italiana miliardi di euro.

A denunciarlo è stato Massimiliano Capitanio, commissario dell’AGCOM, intervenuto nel corso del convegno “Tra tutele e innovazione”, organizzato dall’Autorità a Roma.

“La situazione è drammaticamente e empiricamente constatabile. L’Italia perde due miliardi di ricavi ogni anno per colpa dei ladri, delle associazioni criminali, della pirateria”.

L’intervento di Capitanio dal min 2:18:25

APP PIRATA FACILMENTE ACCESSIBILI

Capitanio ha illustrato in modo chiaro quanto sia semplice, ancora oggi, aggirare le leggi sul diritto d’autore grazie alla diffusione incontrollata di applicazioni che consentono la visione gratuita e illegale di contenuti audiovisivi.

“È possibile andare sullo store di Google e scaricare in 30 secondi un’applicazione che dopo due minuti ci consentirà di vedere una partita o un film gratuitamente, violando il copyright e rubando il contenuto”.

Si tratta di app che, spesso mascherandosi da strumenti innocui, permettono di accedere a eventi sportivi in diretta o a film e serie TV normalmente disponibili solo su piattaforme a pagamento. Queste applicazioni si diffondono rapidamente grazie a forum, gruppi Telegram e social network, con un giro d’affari parallelo che penalizza duramente il mercato legale.

Uno dei punti critici evidenziati da Capitanio è la scarsa capacità delle grandi piattaforme di distribuzione di arginare il fenomeno. Il fatto che simili applicazioni siano disponibili su store ufficiali, senza particolari ostacoli, dimostra che i sistemi di controllo non sono ancora adeguati alla velocità con cui si evolve la pirateria digitale.

CHIAVETTE PIRATA A POCHI EURO

Ma il problema non si ferma alle app. Capitanio ha raccontato un episodio significativo per dimostrare la facilità con cui è possibile acquistare dispositivi per lo streaming illegale.

“Due settimane fa ho comprato in tre secondi sulla piattaforma cinese Alibaba, a 9,99 dollari, una chiavetta di una nota piattaforma di condivisione di contenuti sportivi, tra l’altro ricevendola presso la sede dell’Autorità”.

Il riferimento è alle chiavette IPTV illegali, piccoli dispositivi che, collegati a una TV o a un computer, permettono di accedere gratuitamente a interi palinsesti di canali sportivi, cinematografici e di intrattenimento. Questi dispositivi vengono venduti online senza alcuna difficoltà, spesso con descrizioni fuorvianti per eludere i controlli, e sono spediti direttamente ai consumatori senza restrizioni doganali significative.

Si tratta di un mercato parallelo estremamente redditizio per le organizzazioni criminali, che operano sfruttando la scarsa regolamentazione del commercio elettronico internazionale. L’episodio raccontato da Capitanio dimostra come non ci siano barriere reali all’acquisto di strumenti di pirateria e come la diffusione di questi dispositivi sia ormai capillare.

I SOCIAL NETWORK E LA PIRATERIA IN DIRETTA

Un altro fenomeno allarmante riguarda i social network, in particolare TikTok, dove utenti e influencer trasmettono eventi sportivi senza alcuna autorizzazione.

“Abbiamo parlato prima di TikTok, che sta facendo un’azione meritoria nella tutela dei minori e nella rimozione dei contenuti inappropriati, ma è ancora possibile guardarsi una partita di calcio tramite gli streamer e i tiktoker”.

Le dirette pirata su TikTok e su altre piattaforme di streaming live stanno diventando un nuovo canale di diffusione della pirateria, spesso sfuggendo ai controlli grazie alla rapidità con cui vengono aperti e chiusi nuovi account. Questo fenomeno, sommato alla diffusione di app e dispositivi pirata, sta erodendo sempre di più il mercato legale.

AI COME STRUMENTO DI CONTROLLO

Nonostante il quadro critico, Capitanio ha evidenziato come l’intelligenza artificiale potrebbe rappresentare una risorsa fondamentale nella lotta alla pirateria.

“Credo che l’intelligenza artificiale possa darci una grande mano nell’estirpare questo cancro”.

Secondo il commissario AGCOM, strumenti basati su AI potrebbero essere impiegati per individuare in tempo reale i contenuti illegali e rimuoverli rapidamente, rendendo molto più difficile la diffusione della pirateria online. Tuttavia, ha avvertito che il progresso tecnologico non può prescindere da regole chiare e da un sistema che garantisca la tutela del diritto d’autore.

“Se non c’è fiducia e riconoscibilità del prodotto, si rischia, soprattutto nel campo dell’intelligenza generativa, di perderne l’utilizzabilità, l’usufruibilità e quindi anche il mercato”.

LE AZIONI DI AGCOM

AGCOM è già intervenuta in modo deciso introducendo il sistema delle ingiunzioni dinamiche, una misura innovativa che consente la rimozione rapida dei contenuti illegali.

“Abbiamo ordinato la rimozione di contenuti prima nel settore dei diritti sportivi, adesso recentemente anche nel settore dell’audiovisivo”.

Tuttavia, per contrastare efficacemente la pirateria, non basta agire a livello normativo e tecnologico: è fondamentale investire nella consapevolezza e nella formazione. Per questo, AGCOM ha avviato un protocollo con il Ministero dell’Istruzione per promuovere l’educazione digitale e sviluppare il senso critico degli studenti fin dalle scuole.

“L’intelligenza artificiale è un’opportunità, ma va maneggiata come quando venne scoperto nella preistoria il fuoco”, ha sottolineato Capitanio, evidenziando la necessità di educare le nuove generazioni a un uso responsabile delle tecnologie.

AGCOM sta lavorando anche alla regolamentazione degli influencer creati con l’intelligenza artificiale, per evitare problemi legati al furto di identità e alla proprietà intellettuale.

“Abbiamo previsto che le regole vadano estese anche agli influencer creati con l’intelligenza artificiale”.

Una mossa che dimostra come l’Autorità stia cercando di anticipare le nuove sfide del mercato digitale, ponendo attenzione non solo ai contenuti, ma anche alle figure che li producono e li diffondono.

EQUILIBRIO TRA INNOVAZIONE E TUTELA DEI DIRITTI

Secondo il Commissario, l’innovazione tecnologica offre opportunità straordinarie, ma senza adeguate garanzie rischia di trasformarsi in una minaccia per la tutela del diritto d’autore. La pirateria digitale continua a rappresentare un problema diffuso, reso ancora più insidioso dalla facilità di accesso a contenuti illeciti.

Capitanio ha lanciato un monito sulle sfide future: “Oggi fare business rubando i contenuti in rete è molto semplice”, ha concluso, evidenziando la necessità di risposte concrete per regolamentare il settore. Il vero obiettivo, ha sottolineato, è trovare un equilibrio tra progresso e protezione, affinché la tecnologia non diventi uno strumento di abuso, ma un mezzo per garantire il rispetto delle regole e dei diritti.



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