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[Korazym.org/Blog dell’Editore, 12.03.2025 – Vik van Brantegem] – Proseguiamo con il racconto del 65° viaggio di solidarietà e speranza in Kenya, che ha come motto una citazione di Papa San Giovanni XXIII: Non consultarti con le tue paure, ma con le tue speranze e i tuoi sogni, di Mons. Luigi (Don Gigi) Ginami, Presidente delle Onlus Associazione Amici di Santina Zucchinelli e Fondazione Santina. Il suo quinto report è in verità un lungo messaggio WhatApp che Maria Blanca Casillas Sillo, Membro dell’Associazione Amici di Santina Zucchinelli Onlus, gli ha inviato oggi. Don Gigi dice: “Lei ha ben conosciuto Elisha e mi ricordo che a Selvino, Serina e Cenate Sopra aveva commosso molto”.
Report 65/5. Caramella
Ho appena finito di leggere il report che riguarda Janet, la mamma di Elisha, il bambino a cui mi sono affezionata nel viaggio di solidarietà in Kenya lo scorso anno. Mi sono profondamente commossa.
Io sono Mormona e noi pratichiamo molto il digiuno e la preghiera, ma vorrei solo comunicarvi qui da Bergamo una cosa bellissima. Il Report 65/4 [QUI] mi ha fatto capire molto meglio la generosità del bimbo orfano di padre.
Se vedete, nelle manine di Elisha vi è una caramella morbida, che si può condividere facilmente riducendola a pezzettini. Ho inviato io il pacco di caramelle per la festa e sapete perché? Ecco il fatto che vi racconto.
Giungiamo all’ orfanotrofio con don Gigi e Jimmy ed il piccolino di otto anni apre la mia portiera e mi offre la sua manina. Questo fatto mi commuove, non solo apre la portiera, ma mi offre la sua piccola manina. Sento la sua manina entrarmi nel cuore. Ha più o meno l’età dei miei nipotini. Ed io come nonna orgogliosa frugo nelle tasche e vi trovo solo una caramella. Il bimbo con un bacio scappa via e si mette a giocare con i suoi amici.
Ma il fatto singolare avviene ora: Elisha prima di iniziare a giocare apre la carta della caramella, guarda attorno e la divide pezzo per pezzo con altri 4 bambini. Finisce a rimanere senza la caramella proprio lui. Guardo la scena da lontano e mi dico, guarda quanto è generoso questo bimbo, non ha tenuto niente per sé, ma ha voluto regalare tutto agli altri.
Sono tornata in Italia con la commozione nel cuore e durante gli incontri che facciamo nei paesi di Bergamo per promuovere l’opera di Fondazione Santina, insieme agli altri soci mi commuovo ancora e spesso mi metto a piangere.
Ma torniamo a Janet. Mentre lentamente leggevo dal mio telefonino questa storia, la mia anima si riempiva di luce. Ora capisco perché Elisha ha dato la sua caramella ad altri bambini, perché la sua mamma Janet gli ha dato un meraviglioso esempio. Immaginiamoci Elisha e Janet sotto l’albero in cui Don Gigi ci ha detto vivevano. È sera e tutti sono affamati. Janet cucina la polenta che chiamano uguali, e poi? Distribuisce uguali a tutti. I piatti sono pieni di povertà e la fame è come la notte piena di stelle, nessuno ha mangiato nulla da più di un giorno. I piccoli sono affamati, guardano la mamma che recita la preghiera e poi la meravigliosa donna lentamente divide in piccole parti la sua porzione di ugali, ogni bimbo felice riceve una porzione in più ed il nostro Elisha guarda il magro volto della mamma, negli occhi della donna una luce come quella delle stelle in cielo.
Elisha immagino domanda: “Mamma grazie, ma tu non mangi?” E la donna probabilmente risponde: “No io non mangio perché digiuno ed il digiuno offerto a Dio ti lascia lo stomaco vuoto, ma ti riempie l’anima di Dio: Elisha, impara anche tu a riempire la tua anima di Dio offrendo agli altri il necessario del cibo che ti viene posto davanti, sarà Gesù Cristo a riempire di gioia e pace la tua vita e la pace di Dio è più importante del cibo”.
Bene cari amici, con la mia caramella il mio Elisha si è privato dell’unica caramella che aveva, ma donandola ai suoi amici che la bramavano, è rimasto a stomaco vuoto, ma con l’anima colma di Dio.
Con i suoi due occhi meravigliosi mi ricordo di lui sempre e mi sono portata a casa dal Kenya la sua orribile strappata maglietta, che è la fotografia più bella di questo piccolo, che non ha da mangiare ed offre agli altri il necessario… e ha solo otto anni.
Scappo devo andare a fare i mestieri in una famiglia. Grazie Don Gigi per il bel racconto di Janet e ricordati di dare un bacio al mio piccolo. So che non hai la minima voglia di tornare, ma tutti noi ti aspettiamo. Ti ricordi che lunedì prossimo devi andare a Zogno con gli amici per predicare il corso di esercizi spirituali della Quaresima alla comunità che ti aspetta? Stammi bene: Jambo.
Maria Blanca
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