Washington, agenzia ICE e ASI portano 22 imprese al summit globale dei satelliti – Agipress – Agenzia di stampa nazionale

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AGIPRESS – Prosegue la marcia delle eccellenze italiane dell’industria aerospaziale negli Stati Uniti, in quello che si conferma un trimestre del tutto strategico per il made in Italy del settore. Dopo gli appuntamenti a Orlando (SpaceCom) e League City (ASCENDxTexas), l’ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane e l’ASI (Agenzia Spaziale Italiana) hanno guidato la delegazione nazionale alla Satellite Conference & Exhibition, evento di primaria importanza appena conclusosi a Washington D.C. All’interno del Padiglione Italiano, organizzato dall’Ufficio ICE di Houston in collaborazione con l’ASI, ha trovato spazio un gruppo selezionato di aziende rappresentative del know-how e delle competenze del Paese: CelabAlma SistemiConnex ItalianaDTMIngeniArsLeaf SpaceStellar ProjectGestione SiloIntellaLLS TitaniumNurjana TechnologiesRevolv Space. Oltre a loro sono presenti alla manifestazione anche AikoArgotecCospal Compositese-CosmicImpulso SpaceNew Production ConceptOptecPicosatsSicilsat CommunicationsThales Alenia Space. Organizzata ogni anno nella capitale americana, la Satellite Conference & Exhibition è considerata un appuntamento chiave per tutta l’industria della connettività e dei servizi spaziali, proprio in virtù della sua vicinanza alle sedi degli enti governativi statunitensi. Agenzia ICE è anche partner dell’evento DC Space Industry Happy Hour, organizzato da Payload Space – una delle principali piattaforme multimediali e di networking specializzate nell’innovazione spaziale. L’evento, che si è tenuto il 12 marzo, ha visto la presenza di centinaia di stakeholder del settore, creando così un’ulteriore occasione per le imprese italiane di incontrare nuovi interlocutori e avviare collaborazioni. Con la presenza alla Satellite Conference & Exhibition – che riunisce i player più importanti nei campi delle telecomunicazioni, della difesa, dell’automotive, dell’healthcare e di altri settori connessi alla tecnologia satellitare – l’Italia rafforza il posizionamento delle sue imprese su scala globale, favorendo allo stesso tempo nuove opportunità di business grazie a incontri B2B mirati e momenti di networking.

Gli eventi-chiave negli Stati Uniti

Quello in corso è un trimestre strategico per l’industria aerospaziale italiana negli Stati Uniti, per la presenza ravvicinata di alcuni dei più importanti appuntamenti per il settore. A fine gennaio la SpaceCom di Orlando in Florida ha riunito l’intera filiera dell’ecosistema spaziale, compresi i principali settori governativi statunitensi, dalla NASA al Dipartimento della Difesa (DoD), fino alla Space Force. L’Italia, con ICE e ASI, era presente con una selezione di 9 aziende di primo piano nel panorama nazionale dell’aerospazio. Il 26 e 27 febbraio a League City, in Texas, si è tenuto ASCENDxTexas, un summit organizzato dall’American Institute of Aeronautics and Astronautics (AIAA) – di cui fa parte anche ICE – che riunisce la comunità spaziale per condividere strategie innovative e opportunità nel mercato globale. Lo Space Symposium, in programma dal 7 al 10 aprile a Colorado Springs, completerà il programma con una delegazione sempre guidata dall’ICE in partnership con ASI. Si tratta di uno dei forum più importanti in cui aziende, opinion leader e decisori provenienti da tutto il mondo si incontrano e stringono relazioni.

 Lo space tech italiano negli USA

Il settore aerospaziale italiano ha registrato complessivamente risultati importanti nel 2024, con un fatturato di 18 miliardi di euro e un contributo all’export di circa 8 miliardi. Le esportazioni italiane di prodotti aerospaziali verso gli Stati Uniti hanno registrato nel 2024 un’accelerazione senza precedenti, raggiungendo un valore complessivo di 3,17 miliardi di dollari, con un incremento del 27,37% rispetto ai 2,49 miliardi di dollari del 2023 (dati Trade Data Monitor elaborati dall’Ufficio ICE di Houston). Questo tasso di crescita è più che doppio rispetto alla crescita complessiva delle importazioni aerospaziali degli Stati Uniti dal mondo, che si è attestata a 10,15%. Sotto questo aspetto, l’Italia si posiziona tra i paesi che hanno registrato le migliori performance. Il Canada, principale fornitore del mercato statunitense, ha visto una crescita più contenuta dell’8,68%, mentre la Francia ha incrementato le proprie esportazioni solo del 4,92%. Allo stesso tempo il Regno Unito, pur crescendo del 4,04%, ha subito un calo della propria quota di mercato dal 10,44% al 9,85%, mentre il Giappone, con una crescita del 9,77%, ha mantenuto stabile la propria posizione nel ranking dei fornitori aerospaziali degli USA. Parallelamente, le esportazioni statunitensi verso l’Italia sono aumentate del 18,31%, toccando 1,28 miliardi di dollari, segno di una crescente sinergia tra le due economie nel settore aerospaziale.

Il comparto in Italia

L’occupazione nel comparto conta quasi 60mila addetti, in crescita rispetto agli anni precedenti. Il settore è composto da grandi imprese affiancate da una rete di pmi specializzate nella produzione di componenti come materiali compositi, elettronica avionica e sistemi di propulsione. La produzione aerospaziale si suddivide in tre aree principali: l’aeronautica, che rappresenta il 55% del totale, con velivoli militari e civili e forniture per Airbus e Boeing; lo spazio, che costituisce il 30%, con capacità nella costruzione di satelliti e moduli spaziali per missioni internazionali; la difesa, pari al 15%, con sviluppo di velivoli senza pilota e sistemi di sicurezza integrati. Le principali aree industriali includono Lombardia, Piemonte, Campania, Lazio e Puglia, ciascuna caratterizzata da specifiche competenze, dalla produzione di sistemi avionici e radar alla costruzione di strutture aeronautiche e satelliti. I principali mercati di destinazione dell’export sono l’Unione Europea (40%), gli Stati Uniti (25%) e il Medio Oriente (15%). L’industria sta inoltre esplorando opportunità in mercati emergenti come India, Cina e Sud-est asiatico, trainata dalla crescente domanda di tecnologie aerospaziali. Agipress



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