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Il Georgian PEN Center e la Georgian Book Association hanno lanciato un appello ad Adam Ridgway e David Roche, rispettivamente direttore e presidente della London Book Fair, per richiede un’azione concreta contro la rappresentanza ufficiale georgiana presente in fiera, sospetta di allineamento con il governo autoritario.
La controversia sulla Writers’ House of Georgia
Al centro della lettera c’è la denuncia della partecipazione alla London Book Fair della Writers’ House of Georgia, guidata da Ketevan Dumbadze, ex parlamentare del partito al governo che ha votato a favore della Legge sugli agenti stranieri.
Questa legge obbliga le organizzazioni georgiane finanziate dall’estero per più del 20% a registrarsi come «agenti stranieri», subendo controlli e stigmatizzazione. Modellata sull’analoga legislazione russa utilizzata per limitare l’attività dei media critici verso il governo, ha provocato ampie proteste in Georgia, con la partecipazione di migliaia di cittadini, giornalisti, accademici, intellettuali e artisti.
Gli autori della lettera sottolineano che, dalla nomina di Dumbadze nel 2023, molti editori (rappresentanti oltre il 70% del mercato librario georgiano), scrittori e traduttori hanno boicottato la Writers’ House, accusata peraltro di aver tenuto il silenzio sui numerosi casi di scrittori, traduttori e giornalisti detenuti e maltrattati durante le proteste contro la Legge sugli agenti stranieri, come la giornalista Mzia Amaglobeli in carcere da oltre due mesi.
Il contesto politico
La lettera si colloca in un momento di grave crisi politica e sociale in Georgia. Dopo l’adozione della controversa Legge sugli agenti stranieri nel maggio 2024, il governo georgiano ha approvato ulteriori leggi restrittive, tra cui quella sui Valori familiari e la protezione dei minori nel settembre 2024. Questa legge promuove una definizione tradizionale della famiglia, riconoscendo ufficialmente solo le unioni tra uomo e donna, vieta la diffusione di contenuti relativi a orientamenti sessuali diversi e identità di genere non tradizionali nei media e nell’istruzione, e stabilisce sanzioni amministrative e penali per chi viola queste disposizioni.
L’adozione di queste normative hanno segnato un netto allontanamento della Georgia dai valori fondamentali dell’UE di pluralismo, libertà di espressione e stato di diritto, minando direttamente il percorso di integrazione europea perseguito dal 2014.
Le contestate elezioni del 26 ottobre 2024 hanno ulteriormente aggravato la situazione: il partito al governo, Sogno Georgiano, ha infatti dichiarato vittoria nonostante l’evidente sospetto di brogli elettorali. La successiva sospensione dei colloqui ufficiali di adesione all’UE, annunciata il 28 novembre, ha scatenato massicce proteste popolari che continuano tuttora.
La lettera descrive le risposte violente delle autorità verso i manifestanti, con centinaia di arresti, episodi di percosse e torture, e l’imposizione di multe esorbitanti. La situazione ha spinto diversi Paesi europei, incluso il Regno Unito, a sospendere le relazioni bilaterali e imporre sanzioni economiche e restrizioni sui visti per alcuni funzionari georgiani di alto rango.
L’appello
Il Georgian PEN Center e la Georgian Book Association chiedono agli organizzatori della London Book Fair di prendere posizione a sostegno del popolo georgiano nella sua lotta per la sovranità e le libertà fondamentali. Sostengono che la Writers’ House of Georgia, essendo allineata con le politiche oppressive del governo, «non ha alcun diritto morale di rappresentare gli scrittori e gli editori georgiani in alcun forum internazionale che valorizzi la dignità umana e le libertà fondamentali».
La lettera si conclude con un appello alla solidarietà internazionale, richiamando i valori condivisi di libertà, democrazia e stato di diritto.
L’autore: Alessandra Rotondo
Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi sono responsabile del contenuto editoriale del Giornale della Libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.
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