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L’Umbria si conferma una destinazione d’eccellenza per il turismo sostenibile e culturale. In vista del Giubileo e degli anniversari francescani, la Regione punta su iniziative come “Cammini Aperti 2025” per promuovere il turismo lento e spirituale. Al contempo, eventi internazionali come il World Tourism Event 2026 e l’uso di tecnologie immersive nei siti archeologici rafforzano l’attrattività del territorio. L’Assessore al Turismo, Simona Meloni, racconta le strategie in atto per rendere l’Umbria sempre più accessibile e competitiva sul mercato turistico globale.
Cammini Aperti 2025 rappresenta un’importante iniziativa per valorizzare il turismo lento e spirituale. Quali strategie state adottando per rendere questi percorsi sempre più accessibili e attrattivi anche per un pubblico internazionale?
“Cammini Aperti 2025″ rappresenta un’importante iniziativa per valorizzare il turismo lento e spirituale, coordinata dalla Regione Umbria in occasione del Giubileo e degli anniversari francescani. Il nostro obiettivo principale è rafforzare il ruolo dell’Umbria come meta di riferimento per il turismo spirituale e sostenibile, promuovendo in modo unitario i cammini religiosi che includono la Via di Francesco, il Cammino di San Benedetto e la Via Lauretana. Un aspetto fondamentale dell’iniziativa è l’inclusività e la sostenibilità, con un’attenzione particolare all’accessibilità dei percorsi e delle esperienze. Per raggiungere questo obiettivo, stiamo implementando diverse strategie chiave: miglioramento delle infrastrutture esistenti, manutenzione regolare dei sentieri e creazione di punti di sosta attrezzati. Collaboriamo con le comunità locali per offrire esperienze autentiche, tra cui workshop, eventi culturali e degustazioni di prodotti tipici. Infine, per attrarre un pubblico internazionale, investiamo in campagne di marketing digitali e contenuti informativi multilingua, oltre a facilitare la prenotazione di pacchetti turistici completi.”
L’Umbria è da tempo impegnata nella promozione del suo patrimonio UNESCO. In vista del World Tourism Event 2026, quali nuove iniziative verranno lanciate per rafforzare il legame tra turismo culturale ed economia locale?
Stiamo sviluppando iniziative mirate a valorizzare il patrimonio culturale e naturale dell’Umbria, creando sinergie con l’economia locale. Un evento chiave sarà ‘Umbria, le Giornate del Patrimonio UNESCO’, in programma dal 26 al 28 settembre, che offrirà un’opportunità unica per esplorare i beni UNESCO della regione e le risorse del Lago Trasimeno. Il Comune di Assisi organizzerà un educational tour per buyer e giornalisti, promuovendo il sito seriale Longobardi e il Tempietto del Clitunno. Queste iniziative includono esperienze legate alla natura e all’enogastronomia, con l’obiettivo di stimolare nuove forme di accoglienza e itinerari sostenibili, rafforzando il turismo esperienziale e il suo impatto sull’economia locale.
Il progetto “Tiber-Pallia” punta su tecnologie immersive per valorizzare il patrimonio archeologico. Crede che l’uso di realtà aumentata e podcast possa diventare un modello replicabile per altre aree della regione?
Tiber-Pallia è un progetto innovativo che collega cinque siti etrusco-romani dell’Orvietano, offrendo esperienze immersive con realtà aumentata, smartglass e un sistema di podcast multilingua. Crediamo che possa diventare un modello replicabile in altre aree dell’Umbria, ma è essenziale trovare un equilibrio tra il virtuale e il reale. L’evoluzione di questa relazione richiederà collaborazione tra tecnologi, esperti di turismo e comunità locali per garantire esperienze autentiche e sostenibili. L’obiettivo è far sì che la tecnologia arricchisca l’esperienza turistica, senza sostituire l’emozione della visita fisica ai luoghi storici.
L’evento “Screenings” di Rai Com porterà a Spoleto 70 buyer internazionali. Quanto è strategico per l’Umbria il connubio tra audiovisivo e turismo e come si intende capitalizzare questa opportunità per attrarre nuove produzioni e visitatori?
Il connubio tra audiovisivo e turismo è estremamente strategico per l’Umbria. Eventi come ‘Screenings’ di Rai Com attraggono buyer internazionali e promuovono la regione come set cinematografico. L’Umbria ha già ospitato film e serie TV di grande successo, come ‘Don Matteo’. Per capitalizzare questa opportunità, intendiamo potenziare la Film Commission regionale e creare pacchetti turistici dedicati alle location cinematografiche. Collaboriamo con enti locali e operatori del settore per sviluppare eventi che mettano in rete turismo e audiovisivo, attirando nuove produzioni e visitatori.
L’Umbria vanta un’offerta culturale ampia, dai festival musicali agli eventi dedicati al giornalismo e alla letteratura. In che modo la Regione intende promuovere questi appuntamenti in sinergia con le altre esperienze turistiche per rendere l’offerta sempre più integrata?
La Regione Umbria sta lavorando per integrare la sua offerta culturale con esperienze turistiche complementari. Stiamo sviluppando pacchetti tematici che combinano eventi culturali con soggiorni in strutture ricettive, visite a siti storici e tour enogastronomici. Puntiamo su alleanze tra organizzatori di eventi, operatori turistici e amministrazioni locali, e sull’uso di piattaforme digitali per promuovere l’offerta in modo mirato. Progetti come ‘Perugia, città dei Festival’ e il biglietto unico per i musei del capoluogo sono esempi concreti di questa strategia di integrazione culturale e turistica.
Giuseppe Focone
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