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Un recente caso di cronaca, che ha visto due studentesse di 13 anni di Ferrara ricoverate in ospedale per nausea e vertigini, ha ricordato il rischio dell’uso di nicotina in età adolescenziale e tra i più giovani. Tra le mode più dannose c’è quella dell’assunzione della sostanza attraverso lo Snus svedese, vietato in Italia, e i sacchetti di nicotina, la cui vendita è comunque proibita ai minorenni. Vediamo le differenze tra questi due prodotti e i rischi dell’assunzione di nicotina
L’uso di nicotina in età adolescenziale può portare gravi conseguenze. Nelle ultime ore si è tornati a parlare di questo rischio, dell’uso di Snus svedese e di sacchetti di nicotina tra i più giovani. Complice un caso di cronaca che ha coinvolto due studentesse di 13 anni. Le ragazze sono state ricoverate in ospedale dopo aver accusato un malore a seguito dell’assunzione di “Snus”, un tipo di tabacco da masticare ad alta concentrazione di nicotina, vietato ai minori di 18 anni. L’episodio è avvenuto in una scuola media inferiore di Ferrara. A offrire la sostanza sarebbe stato un coetaneo, compagno di classe delle due ragazze. In base alle prime ricostruzioni, il tredicenne si sarebbe presentato a scuola con lo Snus, proponendolo poi alle due compagne. Per le giovani si sarebbe trattato di una sorta di “overdose” da nicotina, sostanza che negli anni dell’adolescenza ha un effetto ancora più potente e che per questo è vietata ai minorenni, come ad esempio avviene per le tradizionali sigarette. Ma cosa sono lo Snus e i sacchetti di nicotina, e che differenze ci sono tra loro?
Che cos’è lo Snus
Lo Snus è una sostanza, diffusa soprattutto nei Paesi nordici, in particolare in Svezia, che contiene elevate quantità di nicotina e può provocare effetti collaterali anche gravi nei più giovani. Come successo alle due studentesse a Ferrara, l’assunzione di tali quantità di nicotina può portare come prime conseguenze a giramenti di testa, vertigini, palpitazioni e nausea. Come riporta il Corriere della Sera, lo Snus commercializzato in Svezia – fatto con tabacco triturato finemente con l’aggiunta di aromi di vario tipo e anche sostanze chimiche – viene fornito sfuso, ovvero pressato all’interno di un contenitore e poi preso dal consumatore con le dita, oppure in bustine già dosate. Nel resto d’Europa tale prodotto è vietato dal 1992.
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Cosa sono i sacchetti di nicotina
I sacchetti di nicotina, legali in Italia e in Europa e introdotti negli ultimi anni, a differenza dello snus non contengono tabacco triturato. Sono composti infatti da una dose di nicotina, varie sostanze chimiche e aromi per renderli più gradevoli al gusto: come per lo Snus, la loro assunzione avviene posizionandoli tra il labbro e la gengiva. Si trovano regolarmente in commercio nelle tabaccherie italiane, ma come previsto per le sigarette normali ed elettroniche sono vietati ai minorenni.
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I danni da nicotina
Nei più giovani, come ricorda ancora il Corriere della Sera, l’assunzione di nicotina ha conseguenze ancora più pesanti rispetto agli adulti. Si tratta di una neurotossina dagli effetti stimolanti, che induce la produzione di adrenalina e causa l’aumento della pressione del sangue, della frequenza cardiaca e provoca la costrizione dei vasi sanguigni. Tra le conseguenze possono esserci anche vomito e nausea. Effetti potenziati per il fisico degli adolescenti, specie con l’uso dei sacchetti di nicotina – che contengono un maggior quantitativo della sostanza rispetto alle sigarette tradizionali o elettroniche – con la possibilità di assumere dosi eccessive e pericolose, oltre a sviluppare un rischio maggiore di dipendenza.
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