Riorganizzazione della Polizia Municipale e revoca del Comandante “Migliorini”: il sabotaggio istituzionale della destra prima in commissione e poi in consiglio

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Siamo di fronte ad un vero e proprio sabotaggio istituzionale da parte della destra. Non possiamo definire altrimenti il comportamento della maggioranza che sostiene il Sindaco Conti in merito ai temi della riorganizzazione della Polizia Municipale e in particolare del “caso Migliorini”, in cui alla nomina a Comandante della Polizia Municipale fatta dal Sindaco Conti è seguita dopo pochi giorni la revoca.

Per questa ragione ieri abbiamo lasciato la seduta del consiglio comunale per protesta a fronte dell’ennesima operazione della destra di impedire la discussione sulla nostra relazione, e quella delle altre forze di opposizione, su questi argomenti. Infatti, quando doveva iniziare la discussione FdI ha chiesto di saltare la discussione su questi documenti e passare direttamente ad una loro mozione.

Tutto questo dopo che in Prima Commissione di Controllo e Garanzia la maggioranza non ha presentato alcuna relazione, come invece prevede il Regolamento del consiglio comunale e bocciando le altre, lavorando così sistematicamente perché non resti nessuna traccia di quanto accaduto.

Da settembre 2023 a novembre del 2024 questi argomenti hanno, infatti, impegnato la Commissione con numerose sedute. È gravissimo che su una vicenda così delicata e cruciale per un Comune che riguarda la Direzione che ha più dipendenti si impedisce che il Consiglio comunale ne parli e che non si restituisca l’attività di controllo di una commissione e dei consiglieri comunali.

Non era mai avvenuto, infatti, in consiglio comunale che una maggioranza, dopo un anno di lavori di una commissione, non presentasse alcun documento di ricostruzione dei fatti e verifica, neanche una difesa d’ufficio del proprio operato.

Infatti i rappresentanti del centro-destra da un lato non hanno depositato alcun documento e dall’altro hanno bocciato la nostra relazione e quella del centrosinistra in modo che risulti che la commissione non ha mai approvato nulla sulla verifica degli atti del caso “Migliorini”. Si tratta di un fatto, politicamente assai grave, con un obiettivo ben preciso: sfuggire da ogni responsabilità come confermato dal comportamento ieri della destra in consiglio comunale.

Entrando nel merito delle questioni, sulla base di una ricostruzione fondata sui fatti e sugli atti, nelle conclusioni del nostro documento si esprime un giudizio negativo in merito alle modifiche della macrostruttura nel Regolamento del corpo della Polizia Municipale approvate dalla Giunta e dal Consiglio comunale per quanto di competenza – anche alla luce dei rilievi delle organizzazioni sindacali, della complessità della direzione coinvolta e del numero di dipendenti comunali che afferiscono alla stessa – non ritenendo in alcun modo adeguato il declassamento da Dirigente ad Elevata Qualificazione per il Comandante della Polizia Municipale motivato esclusivamente in base al principio dell’economicità.

Inoltre si evidenzia che, nonostante gli espliciti quesiti posti al Sindaco nel corso della sua audizione in Commissione, non vi è stata alcuna risposta sul se e come l’onorevole Ziello, come da sua dichiarazione stampa, abbia “promosso” la nomina a Comandante del Dottor Paolo Migliorini, dichiarazione mai smentita dallo stesso Ziello e che richiederebbe ulteriori approfondimenti che non spettano a questo punto alla commissione, ma ad altra autorità.

Per quanto riguarda invece nomina e successiva revoca del Dottor Paolo Migliorini da Comandante della Polizia Municipale, si sono evidenziate criticità ed anomalie su cui riteniamo che il Consiglio comunale debba fare un percorso di approfondimento: 1) avendo la Prefettura di Pisa valutato e comunicato al Comune a novembre 2022 che non sussistevano più i presupposti per il mantenimento della qualifica di Agente di Pubblica Sicurezza, occorre appurare come è stato possibile che dal novembre del 2022 fino alla nomina come E.Q./Comandante della PM nel dicembre del 2023 il Dottor Migliorini abbia svolto incarichi apicali all’interno della Polizia Municipale guidando anche il Nucleo Operativo Sicurezza Urbana (NOSU; 2) Occorre appurare perché la comunicazione della Prefettura del venir meno dei presupposti della qualifica di Agente di Pubblica Sicurezza abbia portato l’amministrazione comunale alla revoca dell’arma ma non abbia avuto effetti sul trattamento economico percepito dallo stesso Migliorini per l’intero 2023; su questo aspetto il nostro gruppo consiliare ha inviato una segnalazione alla Corte dei Conti; 3) Occorre appurare come sia stato possibile che lo stesso dottor. Migliorini abbia potuto partecipare alla selezione indetta dal Comune di Pisa per Comandante presso l’Ufficio Autonomo di Rilevante Complessità denominato “Ufficio Comandante Polizia Municipale – Sicurezza Urbana” nonostante fosse noto all’Ente che lo stesso non fosse in possesso del requisito specifico della qualifica di Agente di Pubblica Sicurezza dal novembre 2022, ben un anno prima della valutazione; 4) Occorre appurare come sia stato possibile che il Sindaco abbia nominato il dottor Migliorini Comandante il 6 dicembre, prima della revoca, se questi non era più in possesso della qualifica di Agente di Pubblica Sicurezza dal Novembre del 2022.

Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista





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