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La figura del padre è in continua evoluzione, stretta tra modelli tradizionali sempre meno rilevanti e nuove modalità genitoriali ancora in via di definizione. Per rispondere a questa trasformazione nasce Parola ai Padri, un evento che si terrà il 5 aprile 2025 al Cinema Fulgor di Rimini con l’obiettivo di esplorare, definire e talvolta ridefinire il punto di vista dei padri nella società contemporanea.


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“Parola ai Padri nasce dalla mia esperienza di padre gemellare, iniziata il 22 giugno 2017 con l’arrivo di Emma e Corrado – racconta Carlo Crudele, ideatore e organizzatore dell’evento -. Vivere quotidianamente le gioie e le difficoltà di una paternità attiva – dalla sfida di farsi riconoscere sul lavoro alle barriere culturali, passando per le tensioni familiari che si creano quando si sceglie di riposizionarsi come padre – mi ha spinto a dire: c’è bisogno di un punto d’incontro, di una piattaforma da cui partire per ripensare la paternità e proiettarla verso il futuro”.

Il programma

L’evento si articolerà in quattro panel tematici che affronteranno diverse sfaccettature della paternità contemporanea: adolescenza, inclusione, scuola e gender gap. Ogni panel metterà a confronto esperti di settori affini alla genitorialità con “padri pubblici”, personaggi che hanno messo la propria esperienza paterna al centro del proprio percorso personale e professionale. Tra gli ospiti ci saranno Matteo Bussola, scrittore e fumettista autore di numerosi libri sulla paternità, Luca Trapanese, primo single in Italia ad aver adottato una bambina con sindrome di Down, Chiara Saraceno, sociologa di fama internazionale e Daniele Novara, pedagogista e direttore del Centro Psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti.

La scelta di Rimini e del Cinema Fulgor come location non è casuale: “Rimini ha un cuore comunitario e un’anima adolescente che la rendono profondamente family friendly. Il Cinema Fulgor, con la sua storia e il suo fascino felliniano, è il palcoscenico ideale per raccontare una paternità gioiosa e consapevole, che non è solo un accessorio al lavoro ma il vero piatto forte della vita”, sottolinea l’organizzatore.

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Il manifesto per una paternità diversa

Durante l’evento verrà presentata una ricerca esclusiva sulla paternità, realizzata per l’occasione dalla piattaforma di voice customer NeosVoc: “I dati raccolti – commenta Crudele – ci forniscono uno spaccato reale di una realtà sfuggente, in continua evoluzione, con padri divisi tra modernità e retaggi, tradizioni e aspirazioni“. A coronamento dell’evento, gli organizzatori presenteranno un “Manifesto per la nuova paternità”, sintesi di dati e opinioni raccolte attraverso vari canali fino al 5 aprile.

Secondo Crudele, uno dei problemi principali che affrontano i padri oggi è la mancanza di strumenti concreti, sia normativi che aziendali: “Credo che il ritardo demografico con cui molti papà italiani affrontano la genitorialità derivi dalla mancanza di strumenti concreti e da una diffusa incertezza sul futuro. Se valorizzassimo maggiormente il ruolo paterno e lo rendessimo protagonista, lavorando sugli uomini stessi e sulla società, libereremmo le donne da una gestione esclusiva e castrante della famiglia e potremmo accrescere la fiducia. Di riflesso, inoltre, contrasteremmo il declino delle nascite”. Altro tema focale dell’evento è la difficile conciliazione tra lavoro e famiglia: “Essere padre mi ha insegnato che il mondo del lavoro, nonostante la pandemia ci abbia offerto spunti ineludibili per ridefinire le priorità, non è pronto a supportare una genitorialità condivisa e consapevole. Scontando una visione miope e di brevissimo periodo, troppi C-level mettono il micromanagement davanti al work-life balance e al benessere dei dipendenti”.

Il progetto futuro

L’evento del 5 aprile rappresenta solo l’inizio di un progetto più ampio: “L’evento è in realtà solo un primo mattoncino del nostro percorso progettuale: l’idea è proseguire stimolando il dibattito e il dialogo con eventi online e offline. Ci sarà dunque un sito dedicato alle news sull’argomento e un appuntamento estivo dalla formula differente; stiamo inoltre ragionando su un podcast e sul coinvolgimento delle istituzioni per un discorso di network con le scuole e con le associazioni civiche”, conclude Crudele.



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