Piano Europeo per il rilancio dell’auto

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Ecco quali sono sulla carta le strategie a sostegno dell’automotive, tra incentivi all’elettrico, guida autonoma e zero emissioni. 

​Il 5 marzo 2025, la Commissione Europea ha presentato un atteso Piano d’Azione per il settore automobilistico, con l’obiettivo di sostenere l’industria nella transizione verso una mobilità più sostenibile e competitiva. La crisi del comparto auto, infatti, investe tutte le case automobilistiche e necessita di strategie comuni che vanno oltre l’impegno dei singoli stati.
Per questo sono stati stanziati 2,8 miliardi che puntano soprattutto sulla mobilità elettrica, leasing sociale, incentivi all’acquisto (dal 2026) e sull’innovazione, digitalizzazione e produzione di batterie. Vediamo quali sono le misure principali che sono state messe in campo.

1,8 miliardi per batterie in due anni

Bruxelles metterà a disposizione 1,8 miliardi di euro nei prossimi due anni (2025-2027) “per sostenere la produzione di batterie nell’Ue, mobilitando risorse dal Fondo europeo per l’innovazione”. A riguardo sono già stati stanziati tre miliardi di euro per la produzione di celle e c’è la volontà di abilitare ulteriori strumenti finanziari per dare un “sostegno attivo” alle aziende che operano nel campo della fabbricazione di batterie Made in Europe.
Come riportato da Quattroruote, in più: “si stanno valutando ulteriori iniziative per migliorare la cooperazione industriale nel riciclo dei minerali, aumentare il controllo sulle importazioni sulla massa nera e per promuovere l’economia circolare”.

Decarbonizzazione delle auto aziendali

Si tratta di un aspetto importante in quanto le flotte aziendali da sole rappresentano circa il 60% delle nuove immatricolazioni di auto: renderle più ecologiche rientra quindi negli obiettivi della Ue che sta lavorando a una proposta legislativa ad hoc per decarbonizzare i parchi aziendali.
Intanto ha pubblicato un documento ad hoc con esempi di buone pratiche a riguardo, per esempio riformando i regimi fiscali che favoriscono i veicoli a zero emissioni, come successo in Belgio o con i taxi ad Amsterdam e Amburgo: qui si sta sta anche fornendo supporto finanziario, come sussidi per l’acquisto di veicoli a impatto zero e l’installazione di infrastrutture di ricarica o rifornimento di idrogeno adeguate.

Stop confermato ai nuovi veicoli a benzina e diesel nel 2035

Pur mantenendo gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2, con lo stop nel 2035 ai motori termici, la Commissione propone una maggiore flessibilità per i produttori di auto e furgoni che sarebbero incorsi a pesanti multe. La conformità dei risultati sarà valutata su un periodo triennale (2025-2027) anziché annuale, permettendo alle case automobilistiche di compensare eventuali sforamenti in un anno con migliori performance negli anni successivi. Si tratta di una proposta che deve passare al vaglio del Parlamento e degli Stati membri.

Incentivi per stimolare la domanda di e-cars

La Commissione Europea vuole incoraggiare in diversi modi l’acquisto di auto elettriche: per sostenere i redditi più bassi, promuoverà l’adozione di leasing sociale (a meno di 100 euro al mese) per i veicoli nuovi e usati a zero emissioni: per quanto riguarda le famiglie italiane, potrebbero beneficiarne 2,8 milioni. Per farlo, come scritto dal Corriere della Sera, si “sfrutteranno” soprattutto le risorse del futuro Fondo sociale per il clima, un `tesoretto´ che tra 2026 e 2032 mobiliterà 86,7 miliardi per sostenere la transizione. In più, si punta a una accelerazione nell’installazione di stazioni di ricarica attraverso Corridoi di Trasporto Pulito (Clean Transport Corridor) e una maggiore tutela per i consumatori, con migliori opzioni di riparazione delle batterie.

Last, but not least: innovazione e digitalizzazione

Last, but not least, questo piano d’azione sottolinea il “ritardo delle aziende europee nello sviluppo delle tecnologie chiave“. Per colmare questo divario e favorire la transizione verso veicoli intelligenti, connessi e automatizzati, si prevede la creazione di un’Alleanza Europea per i Veicoli Connessi e Autonomi: un’ iniziativa che riunirà gli attori dell’industria automobilistica per accelerare lo sviluppo della prossima generazione di veicoli, promuovendo la realizzazione di software condivisi e infrastrutture digitali essenziali per la loro implementazione. Per facilitare l’innovazione, verranno istituiti banchi di prova su larga scala e ambienti normativi sperimentali, le cosiddette “sandbox“, che consentiranno agli sviluppatori di testare e ottimizzare le loro tecnologie per la guida autonoma: parallelamente, la Commissione lavorerà a un quadro normativo più strutturato per l’integrazione di questi mezzi nel mercato europeo. Le misure saranno sostenute da un investimento pubblico-privato di circa 1 miliardo di euro, finanziato attraverso il programma Horizon Europe nel periodo 2025-2027.

Articolo Modificato Il:11 Marzo 2025



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