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12 Mar 2025 11:04
In piena pandemia, quando il mondo sembrava essersi fermato, il desiderio di tornare a vivere all’aria aperta e in armonia con la natura si faceva sempre più forte. Da quel sogno è nato RimboschiAmo, un progetto di rigenerazione urbana condiviso, che oggi, a distanza di quattro anni, ha dato vita al primo parco urbano attrezzato di Scicli, un’area pubblica in cui praticare sport, incontrarsi e respirare nella natura. Un giardino di quartiere in cui sono stati messi a dimora 160 tra piante e arbusti.
Tutto ha avuto inizio grazie all’idea di Giorgio Agolino e del gruppo RimboschiAmo, che hanno trasformato un’area comunale abbandonata in un luogo di incontro e biodiversità. Il percorso è stato lungo e ha coinvolto istituzioni, scuole, imprese e cittadini, dimostrando che la collaborazione è la chiave per costruire un futuro più sostenibile.
Un percorso di crescita collettiva
Nel 2021, il Comune di Scicli ha concesso in adozione i terreni in Via Brancati, permettendo l’avvio del progetto. Gli alunni dell’Istituto Comprensivo Don Milani di Jungi sono stati tra i primi protagonisti, immaginando e disegnando il loro “parco sotto casa”. A seguire, è arrivato il supporto di importanti realtà locali che hanno sostenuto il progetto.
Negli anni successivi, il coinvolgimento si è ampliato, abbracciando tutti e tre gli Istituti comprensivi di Scicli, l’Amministrazione Comunale e numerose associazioni. Dal 2022 al 2024, eventi come la “staffetta verde”, corsi di potatura e arboricoltura urbana, momenti di educazione ambientale nelle scuole e costanti attività di cura del verde hanno cementato l’impegno della comunità.
Marzo 2025: il sogno diventa realtà
Oggi, ciò che era solo un’idea ha preso forma. Tra le piante autoctone piantate e curate con costanza, il nuovo parco urbano di Scicli è finalmente realtà: “Quando le buone pratiche portano a risultati concreti e condivisi, a guadagnarci è l’intera collettività”, sottolineano i promotori di RimboschiAmo. Il progetto dimostra come la collaborazione tra enti pubblici, imprese e cittadini possa generare cambiamenti significativi, non solo a livello urbano ma anche sociale.
E ora? Il prossimo sogno è nelle mani di tutti
Il prossimo obiettivo? Mantenere e rispettare questo spazio, affinché possa continuare a essere vissuto e valorizzato da tutti. “La vita del parco dipende dai nostri comportamenti”, concludono i promotori, che continueranno a fare la loro parte affinché questo angolo di verde rimanga un patrimonio comune per la città.
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