Eni Versalis, le dichiarazioni del sindaco Peppe Cassì

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Ragusa

Il primo cittadino riepiloga gli aspetti salienti e assicura che si vigilerà affinchè gli accordi vengano rispettati

di Chiara Scucces

A margine dell’incontro al Mimit sulla Vertenza Eni Versalis, arrivano le considerazioni del sindaco di Ragusa Peppe Cassì; proprio su Ragusa la Cgil aveva avanzato delle perplessità al punto che non aveva firmato il protocollo siglato invece da tutti gli altri attori al tavolo delle consultazioni.

Il protocollo, lo ricordiamo,  prevede un indirizzo strategico chiaro per Ragusa, tramite la conversione della struttura esistente in un centro polifunzionale di alta specializzazione che possa sviluppare nuovi business e soluzioni innovative per favorire la creazione ed il consolidamento di nuovi mercati in ambito circolare e bio, all’interno di un quadro di insieme ben strutturato. Il piano, che prevede un investimento complessivo di 2 miliardi di euro, è costituito da tre macro-obiettivi: sostenibilità sociale, con impegni sulla salvaguardia occupazionale del personale diretto e dell’indotto; sostenibilità ambientale, con lo sviluppo di nuove e avanzate piattaforme a basso impatto ecologico: sostenibilità economica, con garanzie tanto sugli investimenti quanto sui tempi.

“Entrando più in dettaglio, spiega il sindaco Cassì, il Polo di Ragusa si porrà da ponte tra Gela e Priolo, da un lato supportando le filiere della bioraffineria e dall’altro sviluppando nuovi business in ambito bio, puntando cosi a valorizzare le competenze tecniche del personale e le peculiarità del territorio.

Il nuovo centro polifunzionale sarà costituito da:  un agri-hub per la produzione di oli vegetali per alimentare le bioraffinerie di Priolo e Gela, provenienti da coltivazioni locali predisposte su terreni degradati o in rotazione con le colture alimentari, con valorizzazione del panello di estrazione da destinare alla filiera zootecnica; un centro sperimentale di riciclo meccanico avanzato delle plastiche, finalizzato sia al recupero delle plastiche riciclabili, sia della parte non riciclabile, per via meccanica che sarà destinata al riciclo chimico di Priolo; un centro di competenza per l’alta formazione in ambito manutenzione al servizio delle attività industriali di Eni in Italia e all’estero;  un acceleratore per la realizzazione di infrastrutture fisiche e/o digitali, associato al

nuovo incubatore per lo sviluppo di start up in mercati a maggiore potenziale.

Il piano prevede di avviare le nuove attività tra la fine del 2027 e l’9;inizio del 2028, con 11 personale dello stabilimento di Ragusa che sarà intanto impiegato nelle attività di chiusura e di costruzione delle nuove unità produttive, e verrà coinvolto in specifici piani formativi.

“Comincia adesso la delicata fase della trasformazione, dice Cassì, con una serie di tasselli che dovranno incastrarsi in tempi certi e con garanzie forti. Continueremo per questo a seguire da vicino la vicenda: Ragusa ha dato tanto a Eni Versalis ed è doveroso che questa non lasci indietro i nostri lavoratori e la nostra comunità”.






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