con la Misura PNRR “Attrattività dei borghi” il Ministero della Cultura si è aperto ai territori – Cultura Borghi

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Si è svolto il 4 marzo 2025, presso la sede dell’Associazione CIVITA a Roma, l’evento “Recovery Plan UE nella cultura. La rigenerazione dei borghi italiani” nel corso del quale è stato presentato il nuovo Quaderno CIVITA dal titolo“La cultura nei piani di ripresa e resilienza di Portogallo, Spagna, Francia e Italia. Un confronto sullo stato di avanzamento”.

Ai saluti di benvenuto di Gianni Letta, Presidente Associazione Civita, del Ministero della Cultura rappresentato dal Capo di Gabinetto Valentina Gemignani, e di Tommaso Foti, Ministro per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione, sono seguiti gli interventi di Gaetano Manfredi, Presidente ANCI, Bernardo Mattarella, Amministratore Delegato di Invitalia, Angelantonio Orlando, Direttore Generale Unità di missione per l’attuazione del PNRR – Ministero della Cultura e Valerio Valla, CEO Studio Valla, che hanno preceduto il confronto tra Lino Nicola Gentile, Sindaco del Comune di Castel del Giudice (IS), Antonio Liberati, Sindaco del Comune di Otricoli (TR), Mario Amura, rappresentante di Napex Srl, una delle imprese insediate nel borgo di Tramonti (SA), grazie ai finanziamenti dell’incentivo Imprese Borghi. L’incontro è stato moderato da Simonetta Giordani, Segretario Generale Associazione Civita.

L’analisi presentata ha fatto emergere come l’Italia, nel confronto con Francia, Spagna e Portogallo, si caratterizzi per un utilizzo decisamente efficace dei finanziamenti PNRR nel settore della Cultura, avendo già allocato il 95% dei fondi previsti, mentre la Francia ha utilizzato circa il 75% delle risorse destinate al settore. Il Portogallo, con un tasso di utilizzo dei fondi pari al 93%, ha investito in particolare nella digitalizzazione di cinema e teatri e nella promozione delle tradizioni artigianali, mentre la Spagna, pur avendo avviato progetti di rilievo nel settore audiovisivo, come il Spain Audiovisual Hub, presenta ancora margini di miglioramento nell’implementazione complessiva delle misure culturali previste dal PNRR.

L’incontro è stata anche occasione per rinnovare l’impegno del MiC nei confronti dei borghi italiani e di evidenziare i primi risultati delle scelte strategiche ministeriali nell’utilizzo delle risorse PNRR per la cultura.

In particolare, Angelantonio Orlando, Direttore Generale Unità di missione per l’attuazione del PNRR del Ministero, ha evidenziato come la Misura “Attrattività dei borghi” stia dando l’opportunità al MiC di “aprirsi ai territori, intervenendo su beni non appartenenti al patrimonio dell’Amministrazione centrale”. Un modello di intervento replicato anche in riferimento alle misure su “Parchi e giardini storici” e per l’azione di adeguamento sismico degli edifici di culto “Torri e campanili”.

Una modalità di azione premiante proprio perché prende spunto dai fabbisogni espressi dai territori, come dimostra, ha precisato Orlando, “l’ampissima partecipazione agli Avvisi pubblici promossi dal Ministero della Cultura: 1.800 domande dai Comuni e oltre 4.000 da imprese o aspiranti imprenditori, solo per citare qualche numero relativo alle misure in favore dei borghi, ai quali si aggiungono le oltre 1.000 domande per parchi e giardini storici. La sfida è impegnativa, ma i risultati stanno arrivando, grazie, soprattutto al gran lavoro di squadra che sta coinvolgendo gli uffici del MiC, i Comuni, le Regioni, Ales SpA (società in house del Ministero) e Invitalia, ma anche l’Associazione CIVITA e tutti gli altri partner e stakeholder con i quali ci interfacciamo ogni giorno e grazie ai quali saremo in grado, addirittura, di anticipare il raggiungimento di alcuni target PNRR, come nel caso dei 62 parchi già ultimati o dei 30.000 utenti già formati in digitalizzazione grazie alla collaborazione con la Scuola Nazionale Patrimonio e Attività Culturali.”

Ma il Ministero guarda già al futuro e va oltre l’orizzonte PNRR di giugno 2026, manifestando l’intenzione di intervenire sulle criticità emerse per garantire sostenibilità e durevolezza ai progetti di rigenerazione, auspicando, ad esempio, la costituzione di un tavolo che faccia ulteriore chiarezza sulle regole per la costituzione delle forme di partenariato pubblico-privato, considerato un fattore critico di successo delle iniziative di rigenerazione culturale e sociale avviate sui territori e, in particolare, nei borghi.

Per rivedere il video dell’incontro e scaricare il “Quaderno”, vai al sito dell’Associazione CIVITA



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