“Ci sono da spendere 2,4 miliardi di euro già stanziati”

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Su sollecitazione della parlamentare forlivese Rosaria Tassinari, il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare Nello Musumeci ha fornito un aggiornamento sulla ricostruzione delle aree colpite dall’alluvione del 2023 in Emilia-Romagna. “Dai dati ufficiali emerge che, a fronte di uno stanziamento complessivo di 2,7 miliardi di euro, ad oggi sono stati erogati 303 milioni di euro per 6.440 interventi, mentre restano ancora da impiegare 2.400 milioni di euro – è stato spiegato -. Il meccanismo di erogazione prevede che i fondi siano distribuiti in base alle richieste degli enti locali, che a loro volta devono liquidare le fatture delle imprese esecutrici dei lavori”.

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“Sul fronte della difesa idrica, il Governo ha stanziato 540 milioni di euro per 508 interventi, ma finora sono stati erogati solo 27 milioni di euro, un dato che evidenzia la necessità di accelerare l’attuazione degli interventi per la sicurezza del territorio – è stato chiarito -. Uno dei principali problemi emersi nella fase di ricostruzione è stata la frammentazione della gestione tra diversi livelli istituzionali, con il rischio di sovrapposizioni, lentezze burocratiche e mancato utilizzo delle risorse disponibili”.

“Per rispondere a queste criticità, il Governo ha introdotto una gestione unificata della ricostruzione, con un approccio centralizzato che punta a semplificare le procedure e garantire un migliore coordinamento tra gli enti locali e la struttura commissariale guidata da Fabrizio Curcio – è stato chiarito -. Questa soluzione nasce dalla necessità di superare gli ostacoli che hanno rallentato l’impiego dei fondi già disponibili. Dai dati ufficiali emerge che, in molti casi, le risorse sono ferme non per mancanza di stanziamenti, ma per ritardi nella capacità amministrativa degli enti locali di tradurle in progetti concreti”.

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Tassinari: “Garantire risposte rapide ai cittadini”

Nel suo intervento, Tassinari ha sottolineato come “la ricostruzione sia una priorità che deve vedere tutte le istituzioni impegnate in uno sforzo congiunto per garantire risposte efficaci ai territori colpiti. Il Governo ha messo a disposizione risorse ingenti, ora è fondamentale che tutti gli enti coinvolti lavorino con efficienza e rapidità per accelerare la realizzazione degli interventi e assicurare ai cittadini e alle imprese il sostegno necessario”.

“L’importante è lasciare da parte le polemiche e concentrarsi sulle soluzioni, affinché i fondi disponibili vengano utilizzati nel migliore dei modi – ha aggiunto -. La gestione unificata introdotta dal Governo è un passo avanti in questa direzione e può rappresentare uno strumento decisivo per dare nuova spinta ai lavori di ricostruzione”.

La deputata ha poi evidenziato le difficoltà che incontrano i piccoli comuni, spesso privi del personale tecnico necessario per gestire progetti così complessi. “Proprio per questo motivo, sono stati incaricati due enti di supporto con il compito di affiancare anche le comunità più piccole, aiutandole a superare le difficoltà burocratiche e garantire un uso efficace dei fondi disponibili”, è stato rimarcato.

Buonguerrieri (FdI): “Governo vicino ai cittadini”

“Plaudo una volta di più all’ennesima prova di vicinanza al territorio da parte del Governo Meloni e ringrazio contestualmente il Ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, per le importanti informazioni e conferme fornite in aula – commenta la parlamentare di Fratelli d’Italia, Alice Buonguerrieri -. Allo stato attuale, a fronte delle importanti risorse stanziate, sono state richieste dai soggetti attuatori (Province, Comuni, Unioni dei Comuni, Agenzia regionale di Sicurezza territoriale e Protezione civile, e Consorzi di bonifica) ed erogate risorse pari a circa 303,2 milioni di euro. Tale importo è relativo a 6.444 interventi, di cui 3.106 per interventi di somma urgenza (per un importo di circa 237,3 milioni di euro) e 3.338 per interventi urgenti (per un importo di circa 65,9 milioni di euro). Per la difesa idraulica, in relazione a 508 interventi, su un importo allocato di quasi 540 milioni di euro è stata richiesta ed erogata una somma di quasi 28 milioni di euro, a dimostrazione del fatto che le risorse stanziate superano di gran lunga quelle ad oggi richieste, il che smentisce ancora una volta le critiche pretestuose della sinistra”.

“A queste risorse si aggiungono, poi, quelle previste per l’evento sismico del settembre 2023 – ricorda la parlamentare -. Il Governo, dopo aver dichiarato lo stato di emergenza per i Comuni di Brisighella in provincia di Ravenna, di Castrocaro Terme e Terra del Sole, di Modigliana, di Predappio, di Rocca San Casciano e di Tredozio in provincia di Forlì-Cesena, e stanziato nell’immediatezza 6.000.000 di euro, ha nominato il commissario delegato competente a fare la ricognizione dei danni e dei fabbisogni più urgenti in relazione ai quali sono stati considerati ammissibili finanziamenti per 7.350.000 euro. Ciò per quanto afferisce solo alle misure emergenziali di protezione civile, poiché per quanto concerne la ricostruzione è in corso il disegno di legge quadro in materia di ricostruzione post-calamità, è già stato approvato dalla Camera dei deputati ed è all’esame del Senato della Repubblica. Questi sono provvedimenti e risorse concrete per i nostri cittadini in difficoltà. Alle parole, noi di Fratelli d’Italia facciamo seguire i fatti”.

La replica della Regione

“Spiace che il ministro Musumeci e a ruota, purtroppo, anche l’onorevole Tassinari preferiscano la sterile polemica alla collaborazione istituzionale nell’interesse dei cittadini – afferma la sottosegretaria alla Presidenza della Regione, con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini -. Forse pensano ancora di essere in campagna elettorale, per altro conclusa da mesi e non bene per la loro parte politica, e non si siano accorti dello sforzo che tutte le istituzioni hanno profuso, lavorando insieme Governo, Regione e commissario per la ricostruzione, Fabrizio Curcio, affinché la messa in sicurezza del nostro territorio avvenga il prima possibile”.

“Quello che sostengono Musumeci e Tassinari non corrisponde assolutamente al vero – chiarisce Rontini -: non ci sono fondi disponibili non utilizzati e richiesti, tutt’altro, perché a oggi i fabbisogni non coperti da finanziamento per l’alluvione 2024 ammontano a 233 milioni di euro. E non lo diciamo con senso polemico, anche perché il Governo, a quel che sappiamo anche dagli organi di stampa, sta lavorando a un decreto che dovrebbe risolvere questa criticità”.

Rontini sottolinea anche i risultati del dialogo di questi mesi: “E’ molto proficuo, a partire dal lavoro insieme alla struttura commissariale per il decreto che prevede l’unificazione delle emergenze legate agli eventi di maggio 2023 e dello scorso autunno, che ci permetterà di ottimizzare tempi e risorse per coprire gli interventi”.



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