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L’agritech europeo cresce, passando dall’Italia: xFarm, la scaleup svizzera-italiana che ‘digitalizza’ il lavoro delle aziende agricole, si espande in America Latina con una fusione. L’operazione è con Checkplant, un’agritech brasiliana. Il Ceo di xFarm, Matteo Vanotti, che non svela i dettagli economici della fusione, racconta a Fortune Italia che il merger prevede di fatto la creazione di una ‘filiale’ sudamericana della scaleup.
Già oggi le soluzioni software di xFarm Technologies vengono usate da 500.000 aziende agricole e coinvolgono un ecosistema di oltre cento grandi imprese su una superficie totale di 8,3 milioni di ettari. Con la fusione si arriva immediatamente a coprire più di 12 milioni di ettari in tutto il mondo. Vanotti sottolinea che mentre xFarm ha grande esperienza nel lavorare con aziende agricole di piccole e medie dimensioni e progetti di filiera, il team di Checkplant è molto forte nel lavoro con le aziende agricole da oltre 1000 ettari.
La tempistica per arrivare al merger stata insolitamente breve: le due aziende, racconta Vanotti, si sono conosciute appena un anno fa. “C’era una visione comune su un mercato nuovo e la consapevolezza di quanto siamo più forti insieme”, spiega Vanotti.
“Fin dalle prime conversazioni con il team di xFarm Technologies ho visto le potenzialità di portare questo progetto a un livello superiore, intravedendo opportunità che non eravamo stati in grado di realizzare da soli”, ha infatti commentato André Cantarelli, CEO di Checkplant.
Il Cro di xFarm Matteo Cunial (a destra nella foto in evidenza insieme a Vanotti) dice che “il Brasile è una potenza agricola globale, e ora potremo scalare le nostre operazioni molto più velocemente in questo paese, dove abbiamo l’opportunità di implementare tutto ciò che stiamo facendo sul mercato europeo per aiutare i nostri clienti B2B a coprire l’intera filiera e garantire una maggiore tracciabilità e sostenibilità, anche attraverso pratiche di agricoltura rigenerativa”.
Gli altri dettagli dell’operazione
Il management di Checkplant verrà inglobato, guidando le operazioni Latam. Già prima dell’operazione xFarm Technologies aveva un team brasiliano distribuito in tutto il paese, impegnato in numerosi progetti incentrati su tracciabilità, agricoltura rigenerativa e MRV (Monitoring, Reporting, Verification).
xFarm, quando il prossimo round?
Il percorso di crescita di xFarm è stato rafforzato a ottobre con un round di serie C da 36 mln di euro. Il Ceo di xFarm dice a Fortune Italia che la possibilità di un altro round verrà affrontata nel 2026.
La startup ha già ha una dimensione paneuropea, che ora arriva oltreoceano.
Checkplant opera in aree strategiche per l’agricoltura brasiliana come gli stati di Mato Grosso, Bahia, Paraná e Goias. Vanta un portfolio di grandi aziende agricole tra i suoi clienti, che coprono il 50% della superficie totale delle piantagioni di cotone e l’11% della superficie totale delle piantagioni di soia del Brasile.
L’export agroalimentare del Paese nel 2024 è valso circa 160 miliardi di dollari.
Le due piattaforme
Ma l’operazione di fusione per xFarm ha anche un valore tecnologico. Entrambe le aziende dispongono di piattaforme proprietarie, xFarm e Farmbox, che forniscono DSS (Decision Support Systems), modelli agronomici e una serie di soluzioni che consentono agli agricoltori di prendere decisioni basate sui dati e di tenere traccia di tutte le loro attività.
Una crescita su scala globale
“Ci consideriamo in una fase di scaleup e dobbiamo crescere su diversi fronti. L’espansione geografica è uno di questi e stiamo lavorando in questa direzione”, dice Vanotti.
Inoltre, l’operazione è un passo enorme per quel ruolo da ‘collante di filiera’ che xFarm ha assunto negli ultimi anni tra aziende agricole e “imprese globali”, spiega il Ceo.
Tre grandi aree di sviluppo
Anche a livello tecnologico “c’è ancora tantissimo da fare e vediamo tre grandi direttrici di sviluppo per il nostro business”, dice Vanotti. Tra queste ci sono l’AI e i nuovi servizi, con il prossimo rilascio di nuove soluzioni basate sull’AI per rendere ancora più efficaci i suggerimenti della piattaforma agli utenti, integrando ulteriori dati. L’altra direttrice sono Fintech e assicurazioni. “Il settore dei servizi finanziari e assicurativi rappresenta un’area chiave su cui stiamo investendo”. Il terzo asse è rappresentato da sostenibilità e tecnologie abilitanti. “Stiamo sviluppando strumenti avanzati per il monitoraggio di KPI ambientali fondamentali”, dice Vanotti.
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