«Un punto di valore, Rovella e Tavares out per precauzione. Castellanos in panchina già giovedì»

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Una Lazio stanca e visibilmente fiacca non va oltre il pareggio per 1-1 con l’Udinese. All’Olimpico i biancocelesti falliscono il soprasso sulla Juventus, che resta al quarto posto. Gli ospiti vanno avanti con Thauvin, i padroni di casa rispondono da calcio d’angolo con Romagnoli, che per la seconda volta in carriera (l’ultima nel 2017 con la maglia del Milan) ha trovato il gol in 2 partite consecutive. Si tratta del tredicesimo gol sugli sviluppi di piazzati diversi dai rigori per la formazione di Baroni, che ha ritrovato Vecino, autore dell’assist della rete del pari. Il bottino all’Olimpico è magro: negli ultimi 105 giorni – da fine novembre – è maturato soltanto un successo tra le mura amiche, quello col Monza fanalino di coda della Serie A. Un campanello d’allarme importante in vista del Viktoria Plzeň, che giovedì alle 18.45 farà visita alla Capitale per il ritorno degli ottavi di finale di Europa League.

LE PAROLE DEL TECNICO – Il consueto commento alla gara è stato affidato a mister Marco Baroni, che ai microfoni di DAZN si è detto comunque soddisfatto del risultato. «Mi fa piacere aver visto la delusione negli occhi dei ragazzi. Oggi non siamo riusciti a dare il nostro ritmo alla gara, ma abbiamo fatto una partita di tenuta fisica e mentale. Siamo mancati nella qualità delle rifiniture, nella lucidità dell’ultimo passaggio. Era importante dare tutto contro una squadra che veniva da 4 vittorie e un pareggio a Napoli. Avremmo dovuto uscire fuori con più rapidità, non era semplice contro una squadra molto fisica». Il dato del trend casalingo preoccupa. «Una vittoria nelle ultime 7 sfide casalinghe? Abbiamo avuto tante assenze, un momento delicato. Quando riavremo tutti i ragazzi, avremo più rotazioni». A proposito, le assenze di Rovella e Nuno Tavares non sembrano gravi, anche se il centrocampista dovrà saltare il giovedì europeo per squalifica. «Rovella e Tavares sono stati fermi precauzionalmente, abbiamo 3 partite in 6 giorni e avevamo bisogno di farli rifiatare, era la partita più a rischio per entrambi. Ora dobbiamo recuperare energie, giovedì è una gara importantissima, aperta, da non sbagliare. Ci faremo trovare pronti. Ma stasera il nostro è un punto di valore».

LA CONFERENZA – L’allenatore della Lazio si è presentato poi in sala stampa per la conferenza di rito.

La squadra è sembrata lunga e poco compatta nel primo tempo. Lo condivide?

«Io non ho visto questo. Come al solito abbiamo calciato poco, potevamo farlo di più e attaccare maggiormente la profondità. Alcuni dei miei calciatori hanno questa giocata: avremmo dovuto innescare meglio Tchaouna nel primo tempo, Noslin nella ripresa.

La squadra ha messo in campo una prestazione di grande temperamento, tenuta mentale e fisica. Loro hanno avuto una settimana per prepararla e hanno tanta corsa. I miei ragazzi l’hanno interpretata bene. Avremmo potuto essere più lucidi in avanti, ma sono gare che si decidono sugli episodi».

Ancora una volta un 4-2-3-1, perché non ha giocato col centrocampo a tre? Nel finale abbiamo visto addirittura Patric a centrocampo…

«Ancora con questo 4-3-3…Vecino sa andarsi a prendere lo spazio dietro agli attaccanti, noi oggi siamo partiti col 4-2-3-1, era difficile essere più offensivi. Ma perché andate a guardare il granellino? Non avendo a disposizione un vertice basso in panchina, ho preferito mettere Patric. Parlate sempre del 4-3-3, ma anche se giocassero Guendouzi, Vecino e Rovella, non giocheremmo comunque col 4-3-3, perché per caratteristiche Vecino va sulla trequarti. Venite dal 4-3-3 con un maestro (Sarri, ndr), e sapere che è difficile farlo se non hai le mezzali che si buttano in area e fanno gol. Io cerco di darvi delle spiegazioni: alleno sempre la costruzione con 2 mediani, e Guendouzi sta facendo il miglior campionato in carriera. Per non parlare di Rovella, che lo scorso anno non giocava tantissimo e quest’anno sta facendo grandi cose. Questo è uno dei miei princìpi: quando una cosa funziona, non la cambio».

Come sta Vecino?

«Sono contento, perché ha fatto quasi 70 minuti dopo la mezz’ora in Repubblica Ceca. Ci è mancato tanto, ha tenuta fisica e qualità. Dele-Bashiru non sta bene, aveva un fastidio e non si sentiva di entrare, per Rovella vale lo stesso discorso».

Come stanno gli infortunati?

«Io conto di recuperare Castellanos per giovedì, dalla panchina. Dele-Bashiru sta migliorando ma ha ancora fastidio nel movimento interno e devo cercare di preservarlo. Io preferisco sempre perdere una partita che perdere un giocatore, devo tutelare i miei. In 3 giorni potrà essere più pronto. Nuno Tavares e Rovella erano affaticati, e molto. Ho deciso di non rischiare infortuni in questa fase della stagione».

La costruzione con due mediani l’ha spiegata, ma ci dice perché non gioca Belahyane?

«Reda è un cucitore di gioco, deve migliorare nelle aperture e nei lanci lunghi. Ragazzo giovane, ha dei margini di miglioramento. Oggi è stato un po’ timido, avrebbe potuto portare una maggiore pressione. Ho detto alla squadra che siamo arrivati qui tutti insieme e che dobbiamo finire la stagione tutti insieme. Ho grande fiducia in questi ragazzi, in primis in Tchaouna, Noslin, Belahyane».

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