Può un bambino con difficoltà deambulatorie percorrere 1,3 km a piedi?

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È quanto si chiede la mamma di un bambino, alunno di una quinta classe del primo Circolo Didattico di Nocera Superiore, che vuole partecipare a gita scolastica

Una storia che lascia riflettere quella che accade a un alunno con difficoltà deambulatorie di Nocera Superiore. Un bambino di una quinta classe del primo Circolo didattico di Nocera Superiore, da poco promosso a istituto comprensivo, è finito suo malgrado in una vicenda già nota agli interessati, e quindi per tutela del minore, non è necessario ulteriormente aggiungere dettagli personali.

LA STORIA
Il bambino, a detta della madre, sarebbe stato escluso dalla gita scolastica a Roma, tra l’altro in prossimità del Natale. Ora, il 14 marzo, è stata organizzata un’uscita didattica a cinema, la Sala Roma di Nocera Inferiore, da raggiungere in treno e poi a piedi. Un percorso da compiere a piedi per un totale di 1300 metri.

LA RICHIESTA DELLA MAMMA DELL’ALUNNO
Il 6 marzo 2025, la mamma dell’alunno ha comunicato al dirigente scolastico che il figlio, per farlo viaggiare con gli altri bambini, sarebbe salito sul treno e, alla stazione di Nocera Inferiore, e lei sarebbe andata a prenderlo con la sua auto per portarlo al cinema e viceversa.
«Speravo che il Dirigente si attivasse per trovare una soluzione che garantisse la partecipazione di mio figlio senza la necessità che fossi io ad occuparmi del trasporto», ha commentato la madre.

LA RISPOSTA DEL DIRIGENTE
Il dirigente scolastico ha risposto alla lettera della madre: «Gentile signora, con riferimento all’uscita didattica programmata il 14/03/2025 e alle difficoltà di suo figlio … a coprire a piedi la distanza dalla stazione ferroviaria alla Sala Roma, lo Scrivente La invita a far pervenire a questa Istituzione scolastica la motivazione dell’impedimento, anche mediante idonea certificazione medica.
Si precisa che, allo stato attuale, agli atti di questa Istituzione scolastica è rinvenibile solo un verbale di commissione medica per l’accertamento dell’handicap datato 17/01/2023, a Revisione Gennaio 2024, e, quindi, ampiamente scaduto. Tale aggiornamento è anche necessario per continuare a beneficiare dell’esenzione dal Pagamento del contributo di partecipazione all’uscita didattica».

IL COMMENTO DELLA MADRE
Scrive la madre: «Il Dirigente sta forse mettendo in dubbio il riconoscimento di un documento ufficiale che attesta la disabilità grave di mio figlio? L’articolo 3, comma 3 della Legge 104/1992 non è un’opinione, non è una richiesta generica: è un documento ufficiale rilasciato da una Commissione Medica dello Stato che certifica in modo inequivocabile la gravità della condizione di mio figlio e le sue difficoltà motorie». Insomma la mamma evidenzia che non ci sarebbe bisogno di una nuova certificazione.

LA REPLICA DELLA MADRE AL DIRIGENTE
La madre scrive nuovamente al dirigente scolastico: «Gentile Dirigente, in riferimento alla sua richiesta di ulteriore certificazione medica per attestare l’impedimento di mio figlio a percorrere a piedi la distanza tra la stazione ferroviaria e la Sala Roma, desidero precisare che egli è già in possesso del riconoscimento ai sensi dell’art. 3, comma 3 della Legge 104/1992, che certifica una condizione di disabilità grave. Tale riconoscimento è sufficiente a comprovare le sue difficoltà motorie senza necessità di ulteriore documentazione. Inoltre, ai sensi dell’art. 3, comma 2-bis del D.L. 90/2014, convertito in L. 114/2014, il verbale di accertamento dell’handicap rimane valido fino alla convocazione a visita di revisione da parte dell’Inps, anche se la data di revisione è scaduta. Il verbale di mio figlio ha scadenza gennaio 2025, ma, come stabilisce la normativa, fino a quando la commissione medico-legale dell’INPS non effettua convocazione a visita di revisione, il precedente verbale resta valido in tutto e per tutto».

IL COMMENTO DI RTALIVE
RTAlive si chiede se un disagio che mette a dura prova le famiglie oltre che un bambino possa essere risolto solo burocraticamente. Se non sia più utile, invece, nell’interesse supremo dell’alunno, aiutare facendo il possibile la famiglia e il bambino che chiede solo di partecipare assieme ai suoi compagni di scuola ad una gita scolastica e risolvere i problemi burocratici senza penalizzare il piccolo, anche se si dovesse trattare di una mancanza nell’incartamento.

Il Comune di Nocera Superiore è dotato di un’auto sociale: può effettuare un servizio di trasporto anche se a Nocera Inferiore, per far fare una parte del viaggio al bambino assieme ai suoi compagni di scuola? Un’auto non per tutto il viaggio, sennò si vanificherebbe quello spirito di far rimanere per la maggior parte del viaggio tutti gli alunni insieme.

In questi casi, evocare carte bollate, documenti, fascicoli rischia di chiarire con tempi lunghi chi ha ragione e chi ha torto, ma di lasciare sul campo il destino di un bambino. Visto che qualsiasi scuola deve avere il percorso formativo dell’alunno come priorità umana ancor prima che giuridica. Facciamo di tutto perché il bambino possa partecipare alla gita scolastica, e, ovviamente, il tutto si sblocchi in tempo utile per la gita

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