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Nizza24 notizie dalla Costa Azzurra martedì 11 marzo
Allerta meteo in Costa Azzurra: pioggia e valanghe in arrivo
Abbiamo decisamente perso il record del numero di giorni di sole, quello che rendeva la nostra zona una delle migliori per l’installazione di pannelli solari: siamo infatti all’ennesima allerta meteo degli ultimi mesi. Questo il bollettino.
Condizioni climatiche avverse sono previste tra il 10 e il 16 marzo nelle Alpi Marittime e nel Var, con piogge intense e temporali che potrebbero causare disagi. Un’allerta gialla è stata emessa per i temporali nelle zone di Grasse, Théoule-sur-Mer e Antibes, dove le temperature oscilleranno tra 6 e 13 gradi. Nei massicci del Mercantour, Haut-Var e Haut-Verdon è scattata un’allerta valanghe di livello 4/5. Diverse strade sono già chiuse per frane, ghiaccio e mareggiate, rendendo gli spostamenti difficili.
Problemi globali per X: migliaia di utenti colpiti da un blackout
Un’interruzione su scala mondiale ha colpito X, la piattaforma nota in precedenza come Twitter, lasciando migliaia di utenti senza accesso. Le difficoltà sono iniziate intorno alle 11:30 ora italiana, con segnalazioni di malfunzionamenti sia su dispositivi mobili che su computer. Downdetector ha registrato oltre 40.000 segnalazioni. Alcuni servizi sono tornati operativi a singhiozzo, ma la causa del guasto non è ancora chiara e X non ha fornito comunicazioni ufficiali.
Cosa è accaduto?
Fin qui l’agenzia di stampa. Trattandosi di giornalisti a busta paga non potevamo certo chiedere che facessero anche lo sforzo di approfondire, magari ponendo una domanda a Grok stesso. Lo abbiamo fatto noi, chiedendo alla IA di X.ai di consultare quindici fonti primarie. Ed ecco la spiegazione:
Ieri, 10 marzo 2025, la piattaforma X e Grok, il chatbot AI sviluppato da xAI, hanno subito interruzioni principalmente a causa di un massiccio attacco informatico. I rapporti indicano che X ha affrontato molteplici ondate di disservizi durante la giornata, con Elon Musk che ha confermato che la piattaforma è stata bersaglio di un attacco informatico insolitamente potente, nello specifico un attacco di tipo Distributed Denial of Service (DDoS). Questo tipo di attacco sovraccarica un sistema con traffico, rendendolo inaccessibile. Le interruzioni hanno colpito migliaia di utenti a livello globale, con oltre 40.000 segnalazioni di X fuori servizio al suo picco, secondo Downdetector. Musk ha suggerito che l’attacco potrebbe aver avuto origine da IP tracciati nella zona dell’Ucraina, anche se la fonte esatta è rimasta non confermata da alcuni resoconti.
L’instabilità di Grok è stata strettamente legata a questi eventi, poiché è integrato nella piattaforma X. Gli utenti hanno segnalato risposte lente, imprecisioni o la completa indisponibilità di Grok, in concomitanza con le interruzioni di X. L’aumento della domanda su Grok dopo il recente aggiornamento a Grok 3, combinato con l’attacco informatico a livello di piattaforma, ha probabilmente messo sotto pressione i server di xAI, aggravando il problema. Sebbene alcuni abbiano ipotizzato che un sovraccarico dei server o problemi tecnici derivanti da nuove funzionalità potessero aver contribuito, la causa principale citata è stata l’attacco informatico che ha colpito l’infrastruttura di X, interrompendo a sua volta la funzionalità di Grok. La situazione si è stabilizzata più tardi nella giornata, quando i team di ingegneri hanno lavorato per mitigare l’attacco e ripristinare i servizi.
Ucraina, Musk garantisce: “Starlink resta attivo”
Elon Musk ha assicurato il 9 marzo che l’Ucraina potrà continuare a utilizzare i satelliti Starlink, nonostante le tensioni politiche. Dopo un confronto tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky, gli Stati Uniti hanno sospeso gli aiuti militari a Kiev, ma Musk, ora a capo del “Doge” per Trump, ha ribadito su X: “Starlink non chiuderà i terminali” (o meglio il servizio fornito dai propri satelliti). La Polonia, che afferma di finanziare il servizio con 50 milioni di dollari l’anno, ha rivendicato il suo ruolo cruciale nel supporto tecnologico, anche se questa affermazione e’ smentita da numerose fonti.
Fact Ceck
La vicenda è particolarmente interessante in quanto il gruppo delle nazioni interessate a investire in armamenti. capitanate dalla presidente della commissione europea e con il forte sostegno della Francia, avevano affermato che l’Europa doveva dotarsi di un sistema alternativo a Starlink visto che “Musk” aveva intenzione di “spegnerlo per gli ukraini”. Addirittura abbiamo letto l’idea di fare prendere il posto a Eutelsat.
Ovviamente la differenza tra pochi satelliti geostazionari a 35.000 KM di altezza e circa 7600 in orbita bassa a attorno ai 400 Km di quota non interessa a questi politicanti: che importano le leggi della fisica di fronte alla fermezza e alla determinazione europea?
Boycott Usa in Francia: una protesta crescente contro i marchi americani
In Francia sta prendendo piede un movimento di boicottaggio dei prodotti e delle aziende americane, alimentato dalla contrarietà alle politiche di Donald Trump, tornato alla ribalta con una linea commerciale aggressiva. L’iniziativa, partita da cittadini e amplificata sui social network, vede gruppi come quello dell’agricoltore dei Hauts-de-France Edouard Roussez, la cui pagina Facebook “Boycott USA: Achetez Français et Européen” conta quasi 19.000 membri, spingere per un’azione concreta contro i simboli del capitalismo statunitense. Tra i bersagli principali figurano colossi come Amazon, Tesla, Airbnb e PayPal, accusati di aver finanziato la campagna di Trump, ma anche giganti della grande distribuzione come Coca-Cola, PepsiCo, Procter & Gamble e Mondelez, che dominano i supermercati francesi con marchi noti come Sprite, Ariel, Oreo e Milka.
Il movimento si estende poi ai servizi digitali dei Gafam (Google, Apple, Facebook, Amazon, Microsoft) e ai prodotti fabbricati negli Stati Uniti, con l’obiettivo di colpire economicamente l’America di Trump. Tuttavia, gli esperti ritengono che l’impatto reale sia destinato a rimanere simbolico. Le aziende americane sono profondamente radicate nell’economia francese: generano miliardi di euro di fatturato – Coca-Cola con 2,3 miliardi, Procter & Gamble con 2 miliardi, Amazon con 10,5 miliardi nel 2022 – e impiegano circa 400.000 persone, soprattutto nell’industria e nei servizi. Inoltre, molte di queste realtà, come McDonald’s o Lu, producono localmente, coinvolgendo agricoltori e lavoratori francesi nella loro filiera.
La protesta, pur raccogliendo consensi tra chi critica la politica commerciale trumpiana, si scontra con la difficoltà di evitare marchi onnipresenti nel quotidiano. Boicottare prodotti high-tech o beni di consumo americani significherebbe rivoluzionare le abitudini di milioni di persone, un’impresa ritenuta quasi impossibile. A ciò si aggiunge il paradosso economico: penalizzare queste aziende rischia di danneggiare l’occupazione e l’industria locale, più che gli interessi statunitensi. Nonostante l’entusiasmo iniziale, il boicottaggio appare quindi come un gesto di dissenso dal forte valore simbolico, ma con scarse possibilità di incidere davvero sull’economia transatlantica.
Monaco accoglie il nuovo showroom Maserati
E terminiamo con la notizia piiu’ importante di tutte: Il 2 marzo 2025 è stato inaugurato a Monaco, in rue des Açores 9, un nuovo showroom Maserati gestito da BPM Exclusive. L’evento ha messo in luce la MCXtrema, supercar da pista prodotta in soli 62 esemplari, simbolo dell’innovazione del marchio. Lo spazio offre un’esperienza di lusso con configurazioni personalizzate, esponendo modelli iconici come MC20, GranTurismo e la gamma elettrica Folgore.
Da Nizza e’ tutto, linea a Milano
Il giro del mondo in un minuto
Vi ricordo che questo notiziario e’ disponibile tramite Alexa (chiedendo di suonare Radio Nizza o Centrale Milano), in versione Podcast , in streaming e on air sui 1575 Khz.
Collisione tra navi al largo della Gran Bretagna, 32 feriti.
Incendio a bordo di una petroliera dopo lo scontro con un cargo nel Mare del Nord. Si teme inquinamento, soccorsi coordinati dalla città di Hull. La Guardia Costiera sta valutando l’impatto ambientale della fuoriuscita di petrolio.
Ciclone Alfred erode la costa australiana
Forti mareggiate e inondazioni sulla Gold Coast. La spiaggia di Surfers Paradise danneggiata, allerta per piogge intense. Le autorità locali hanno predisposto centri di accoglienza per gli sfollati.
Mark Carney nuovo leader dei Liberali canadesi
Sostituirà Justin Trudeau alla guida del partito. Sfida aperta con i Conservatori in vista delle elezioni federali. Carney ha promesso un programma elettorale incentrato su economia verde e inclusione sociale.
Romania: caos dopo esclusione di Georgescu dalle elezioni
Il candidato di estrema destra escluso per violazione delle regole elettorali. Scontri a Bucarest, tensioni con gli Stati Uniti. L’opposizione chiede chiarezza sulla trasparenza del processo elettorale.
Miuccia, whippet italiana, trionfa al Crufts
È la prima volta che un cane italiano vince il prestigioso Best in Show. Il suo handler, Giovanni Liguori, emozionato: “Un sogno che si avvera”. Miuccia ha conquistato i giudici con la sua eleganza e perfetta conformazione.
Meteo
In Costa Azzurra pioggia nella giornata di martedì 11 marzo, venti deboli m allerta gialla di Météo France per rischio moderato per temporali e valanghe in montagna. Temperature minime circa 10 gradi, le massime: Nizza, Cannes e Saint-Tropez 13 gradi, Monaco 14 gradi.
Nuvole e pioggia nel Nord-Ovest italiano. Milano 9 gradi la minima 11 la massima, Torino 8 gradi la minima 12 la massima, Genova 11 gradi la minima 15 la massima.
Almanacco
Sandra Milo in “8 e mezzo” di Fellini
Personaggi illustri nati l’11 marzo:
1544: Torquato Tasso, poeta italiano.
1818: Marius Petipa, ballerino e coreografo francese.
1924: Franco Basaglia, psichiatra e neurologo italiano.
1931: Rupert Murdoch, imprenditore australiano.
1933: Sandra Milo, attrice e conduttrice televisiva italiana.
1952: Douglas Adams, scrittore di fantascienza, sceneggiatore e umorista inglese, autore di “Guida galattica per gli autostoppisti”.
Un fatto storico avvenuto l’11 marzo
L’11 marzo 1904: La Nascita della Metropolitana di New York
Oggi, 11 marzo, ricordiamo un evento che ha cambiato per sempre la vita di milioni di newyorkesi: l’inaugurazione della prima linea della metropolitana di New York, nel lontano 1904. Questa prima linea, la Line 1, collegava City Hall a Harlem, coprendo una distanza di 9,1 km e con 28 stazioni. Fu una rivoluzione per una città che stava crescendo a ritmi vertiginosi. Inizialmente, la metropolitana trasportava circa 150.000 persone al giorno, un numero che, con il tempo, è cresciuto esponenzialmente. Oggi, il sistema metropolitano di New York è uno dei più grandi e complessi al mondo, con oltre 1.000 km di linee e 472 stazioni, servendo ogni giorno circa 5,5 milioni di passeggeri. L’inaugurazione della metropolitana non fu solo una questione di ingegneria, ma anche di grande innovazione sociale, poiché ha reso la città più accessibile e ha contribuito a risolvere i problemi di traffico che affliggevano la crescente metropoli.
Podcast
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Da Nizza Marco Hugo Barsotti, da Milano Marco casa vi augurano una buona giornata.
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