Effettua la tua ricerca
More results...
VIBO VALENTIA Una «tappa intermedia» per ribadire l’impegno e l’assunzione di responsabilità del Partito democratico sul tema della sanità calabrese. Ha presentato così la conferenza di stamattina il consigliere regionale Raffaele Mammoliti, che insieme al segretario provinciale Enzo Insardà e a vari sindaci del territorio ha incontrato la stampa e i cittadini per ridiscutere dell’emergenza sanitaria nel Vibonese. Un incontro che segue la visita del gruppo regionale del Partito democratico, guidato dal senatore Nicola Irto, all’interno dei locali dell’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia. A margine del sopralluogo il segretario regionale dem si era detto «esterrefatto» per le condizioni in cui aveva trovato il nosocomio vibonese. Alla conferenza stampa di stamattina, oltre a Mammoliti e Insardà, hanno partecipato anche il sindaco del capoluogo Enzo Romeo, di Briatico Lidio Vallone, di Francavilla Giuseppe Pizzonia.
Le criticità sanitarie nel Vibonese
Un’iniziativa, quella di oggi, «per reiterare le nostre critiche, la nostra denuncia, che non era certamente contro gli operatori e non è astratta, ma è una critica basata sul merito, sulle valutazioni che noi facciamo sul sistema sanitario» ha detto il consigliere Mammoliti. Diverse le criticità individuate dal Partito democratico, come «la carenza di posti letto, la carenza di personale, la difficoltà ad avere una risposta nel territorio con la medicina di prossimità». A tal proposito era stato avviato dal partito un confronto con la terna commissariale dell’Asp, con la quale era stato individuato un piano per il miglioramento dell’offerta e dei servizi. «Noi – continua Mammoliti – vogliamo sapere a che punto è l’elaborazione di questo piano per ridare a Vibo la dignità di un territorio provinciale e rendere esigibili i contenuti del Dca».
L’importanza della medicina di prossimità
Focus, in particolare, sulla medicina di prossimità e sulle case di comunità, assenti nel Vibonese e che «prenderebbero in carico persone con un approccio multidisciplinare per evitare i ricoveri pressi il pronto soccorso». Su questi temi «che noi abbiamo denunciato rilevando le criticità vogliamo interloquire con una collaborazione positiva con la terna commissariale e il commissario regionale. Se le risposte non arriveranno, continueremo con il nostro impegno e il nostro lavoro per realizzare una grande mobilitazione presso la Cittadella».
«Lo stato di emergenza sancisce il fallimento della narrazione degli ultimi mesi»
«Lo stato di emergenza – continua Mammoliti – sancisce il fallimento della narrazione che si stava facendo in questi mesi e in questi anni, che tutto stesse procedendo per il meglio con i tempi previsti, quando invece ci sono dei ritardi notevolissimi sia sulla realizzazione delle infrastrutture sanitarie e territoriale sia sulla costruzione del nuovo ospedale». Restano, dunque, le criticità secondo il consigliere regionale dem, mentre la priorità resta il nuovo ospedale: «Doveva essere costruito con ordinanze di protezione civile 20 anni fa, oggi siamo ancora al progetto esecutivo. È chiaro che sono stati realizzati alcuni lavori preliminari e dopo la nomina del commissario con poteri di protezione civile la struttura vera e propria si alzerà, ma noi vogliamo vedere proprio l’inaugurazione di una struttura fondamentale non solo per affermare la legalità e la supremazia dello Stato in questo territorio, ma anche e soprattutto per dare risposte adeguate e rendere esigibili i livelli essenziali di assistenza che non sono garantiti».
«Disponibili a collaborare»
«La sanità – ha aggiunto il segretario provincia Insardà – non è una questione di destra o di sinistra, ma si tratta di dare diritti ai cittadini che non devono essere abbandonati. Noi specialmente nelle fasce più deboli vediamo un abbandono completo in cui l’unica possibilità che hanno per potersi curare è andare fuori regione verso privati. Non tutti hanno la possibilità economica di poterlo fare». Al commissario «chiediamo di venire e dirci le soluzioni senza propaganda ma cercando di fare una riforma seria della sanità. Lo stato di emergenza certifica che la Calabria è messa male, c’è un disastro totale e nessun governo di centrodestra è riuscito a risolverlo». (ma.ru.)
Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link