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DAZI E INCUBO RECESSIONE, WALL STREET BRUCIA MILLE MILIARDI
LUNEDÌ NERO IN BORSA, TESLA -15% TRASCINA A PICCO LE BIG TECH
Lunedì nero per le Borse. I timori di una guerra commerciale e di una recessione negli Stati Uniti alimentati anche da Trump innescano una reazione a catena che da Wall Street investe l’Europa. Il Dow Jones -2,08%, il Nasdaq perde il 4% e vede andare in fumo 1.000 miliardi di dollari di capitalizzazione. Il tonfo è legato alle Magnifiche 7, spinte al ribasso da Tesla che perde il 15%, il calo maggiore dal 2020, anche per il crollo delle vendite in Cina a febbraio. In Europa maglia nera è Francoforte con un calo dell’1,7%, seguita da Madrid in perdita dell’1,3%. In ribasso finale dello 0,95% anche Milano, seguita dai listini azionari di Londra, Amsterdam e Parigi che cedono lo 0,9%. La Casa Bianca minimizza: ‘C’è una forte divergenza tra il mercato azionario e ciò che stiamo vedendo svilupparsi nelle aziende’. Musk denuncia un cyberattacco a X da una serie di indirizzi Ip dell’Ucraina.
ATTACCO CON DRONI SULLA RUSSIA, ABBATTUTI 337 VELIVOLI
ZELENSKY VEDE BIN SALMAN, ‘L’UCRAINA PRONTA A UNA TREGUA’
Un attacco con droni è stato lanciato nella notte sulla Russia. Le forze armate russe hanno abbattuto 337 droni ucraini in diverse zone, tra cui 91 nella regione di Mosca (dove c’è stato anche un morto). L’Ucraina è intanto pronta ad un cessate il fuoco parziale con Mosca sugli attacchi di droni e missili e sulle operazioni nel Mar Nero. La proposta, riferita dal Financial Times, sarà messa sul tavolo dei negoziati di domani a Riad tra la delegazione americana e quella ucraina ed ha già ricevuto il plauso del segretario di Stato Usa Rubio. Il presidente ucraino Zelensky ha incontrato a Gedda il il principe ereditario saudita bin Salman. Il premier britannico Starmer convoca invece per sabato una nuova riunione – questa volta in video – fra i leader della cosiddetta ‘coalizione dei volenterosi’.
SCIOLTA LA PROGNOSI PER IL PAPA, ‘MIGLIORAMENTI CONSOLIDATI’
MA IL QUADRO RESTA COMPLESSO, CONTINUA LA TERAPIA IN OSPEDALE
Sciolta la prognosi per il Papa. Al venticinquesimo giorno di ricovero al Gemelli per una broncopolmonite bilaterale, i medici hanno fatto sapere che la situazione resta complessa, ma Francesco non è più in pericolo di vita e che i miglioramenti della sua salute si sono ‘ulteriormente consolidati’ come hanno confermato ‘sia dagli esami del sangue che l’obiettività clinica e la buona risposta alla terapia farmacologica, che dovrà comunque ‘continuare, per ulteriori giorni, in ospedale’. Anche questa notte inoltre Bergoglio passerà all’ossigeno con ventilazione meccanica non invasiva con la maschera.
L’UE PUNTA AGLI HUB PER I RIMPATRI E AL MODELLO ALBANIA
ARRIVA IL NUOVO REGOLAMENTO, DISPOSIZIONI UNICHE PER I 27
Arriva la proposta di regolamento della Commissione europea sui rimpatri con regole uniche per i 27 che introduce la possibilità di rimpatriare le persone nei confronti delle quali è stata emessa una decisione di rimpatrio verso un Paese terzo con il quale esiste un accordo o un’intesa di rimpatrio. L’articolo 10 prevede l’istituzione del ‘divieto d’ingresso’ nel territorio dell’Ue alla persona che ‘non collabora con il processo volontario’ di rimpatrio, non lascia lo Stato membro ‘entro la data indicata’ oppure si sposta in un altro Stato membro ‘senza autorizzazione’. Il divieto – che arriva ad un massimo di 10 anni – scatta poi anche in base all’articolo 16, per chi pone ‘un rischio alla sicurezza’ dei Paesi Ue. Il gruppo S&D boccia gli hub per i rimpatri: ‘Il modello Italia-Albania ha fallito’.
COLLISIONE NEL MARE DEL NORD, ALLARME INQUINAMENTO
PETROLIERA A FUOCO AL LARGO DELLE COSTE BRITANNICHE
Inferno di fuoco e di veleni nel mare del Nord, dove una collisione fra una petroliera e una portacontainer (con a bordo anche cianuro) ha fatto scattare una drammatica emergenza a
poche miglia dalle coste dell’Inghilterra nordorientale: innescando lo spettro di una catastrofe ambientale la cui entità resta da definire. L’incidente ha coinvolto un cargo tedesco battente bandiera portoghese, il Solong, e una petroliera svedese battente bandiera americana, la Stena Immaculate, carica di carburante destinato a jet militari Usa.
DAI SOCI DI FERRAGNI VIA LIBERA ALL’AUMENTO DI FENICE
SISTERHOOD PRONTA A SOTTOSCRIVERE OLTRE LA PROPRIA QUOTA
Via libera in assemblea all’aumento di capitale di Fenice, la società titolare dei marchi di Chiara Ferragni. La delibera, con i termini posposti dall’amministratore unico Claudio Calabi, è passata con il voto favorevole di Sisterhood e di Alchimia. In particolare Sisterhood si è detta ‘pronta a sottoscrivere l’aumento di capitale in proporzione alla quota detenuta’ ed eventualmente anche per la parte che non fosse sottoscritta dagli altri soci, per consentire a Fenice di ‘proseguire con successo la propria attività’.
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