Gruppo SAVE: all’aeroporto di Padova il progetto sperimentale “Sandbox”

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logo save gifIl Gruppo SAVE informa: “Nell’ambito dell’incontro odierno organizzato dalla Regione Veneto in collaborazione con ENAC e SAVE in materia di Mobilità Aerea Avanzata, SAVE ha presentato il progetto “Sandbox” relativo all’utilizzo di droni a idrogeno per il trasporto di merci sanitarie.

Sandbox inteso come “ambiente di prova”, individuato all’interno dell’aeroporto di Padova per la fase sperimentale di un programma del tutto autosufficiente e sostenibile, in quanto comprensivo della produzione di idrogeno verde attraverso l’utilizzo di energia prodotta da pannelli solari dedicati, dello stoccaggio in loco del combustibile e dell’erogazione ai droni.

Il progetto è espressione dell’accordo di collaborazione per lo sviluppo della Mobilità Aerea Avanzata (Advanced Air Mobility) siglato da ENAC, Regione Veneto e Gruppo SAVE il 20 maggio 2024 nel contesto dell’evento Space Meetings Veneto e coinvolge nel gruppo di lavoro anche H2C, azienda attiva nel settore delle infrastrutture energetiche, oltre che Heron Air, società di gestione dell’aeroporto di Padova.

La scelta dello scalo è direttamente collegata alla specificità della città di Padova quale sede internazionale di centri di cure mediche, le cui esigenze di rapidi ed efficienti trasferimenti di materiale sanitario, di medicinali e sostanze biologiche urgenti potranno contare sulla mobilità aerea avanzata realizzata con droni a idrogeno”.

“Si consideri infatti che questa tipologia di velivoli, oltre ai vantaggi ambientali, impiega solo due minuti per il rifornimento, è in grado di percorrere fino a 100 km, trasportando complessivamente 5 kg di materiali e consumando per il volo a pieno carico solo 340 grammi di idrogeno verde ad una velocità massima di 55km/h.

Il periodo di sperimentazione durerà 18 mesi e sarà suddiviso in quattro fasi:

fase 1: attività di sperimentazione a terra relativa al funzionamento del KEB (Key Energy Builder), realizzato da H2C: sistema compatto di produzione, stoccaggio ed erogazione di idrogeno verde alimentato da energia rinnovabile prodotta dai pannelli fotovoltaici;

fase 2: attività di sperimentazione a terra relativa all’interfaccia del KEB con il drone e con i mezzi di movimentazione a terra;

fase 3: attività di sperimentazione del drone a idrogeno in volo all’interno dell’area aeroportuale;

fase 4: attività di sperimentazione del drone a idrogeno in volo al di fuori dell’area aeroportuale Beyond Visual Line Of Sight (BVLOS), in una modalità di volo in cui il pilota non ha contatto visivo con il mezzo ma utilizza strumenti che consentono di mantenerne il controllo”, prosegue il Gruppo SAVE.

Monica Scarpa, Amministratore Delegato del Gruppo SAVE: “Con il progetto Sandbox avviato all’aeroporto di Padova la sperimentazione finalizzata allo sviluppo della mobilità aerea del futuro compie un importante passo avanti in termini di efficienza e sostenibilità. L’utilizzo di idrogeno autoprodotto in loco per il trasporto di merci con droni rappresenta infatti un modello di applicazione di economia circolare sulla quale il nostro Gruppo si sta da tempo concentrando, con progetti già attuati e piani di sviluppo che, all’aeroporto di Venezia, prevedono la realizzazione di due vertiporti. La squadra di lavoro che è stata creata con la Regione Veneto ed Enac, supportata dal fondamentale coinvolgimento di realtà imprenditoriali specializzate, sta portando avanti un lavoro eccellente, che si concretizzerà in un sistema integrato di collegamenti con le aree individuate attraverso il monitoraggio regionale”.

Elisa De Berti, Vicepresidente della Regione del Veneto e Assessore alle Infrastrutture e Trasporti: “In attuazione di quanto previsto dal Piano regionale dei trasporti, il Veneto vuole essere un laboratorio di nuove tecnologie e paradigmi di mobilità. Per questo motivo, fin dal 2023 la Regione ha avviato con Enac un progetto che ha portato ad estendere le attività al principale gestore aeroportuale del Veneto, Save, per lavorare insieme sullo sviluppo del sistema di mobilità aerea avanzata. Tale sinergia ha portato un gruppo di imprenditori veneti ad investire, anche tramite Save, nel progetto sperimentale “Sandbox” che utilizza droni a idrogeno per il trasferimento di merci sanitarie, un fiore all’occhiello a livello nazionale anche per la campagna imprenditoriale che l’azienda ha saputo mettere assieme. L’auspicio è che le attività che stiamo testando diventino, nel prossimo futuro, un importante elemento di potenziamento della mobilità in Veneto, sia nell’ambito della logistica sia in quello del trasporto di persone, con una visione della mobilità sempre più integrata e sostenibile”.

(Ufficio Stampa Gruppo SAVE)

 

 

 

 



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