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Il Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, ha risposto all’interrogazione dell’on. Rosaria Tassinari riguardo alla situazione della frazione di Traversara, nel comune di Bagnacavallo, colpita dall’alluvione di settembre 2024. Il dibattito ha acceso i riflettori sulla gestione dei fondi destinati all’emergenza, con il ministro che ha evidenziato la mancanza di richieste per l’erogazione delle risorse già disponibili.
Fondi stanziati ma non ancora richiesti
Nel corso della sua risposta, il ministro Musumeci ha chiarito che per il Comune di Bagnacavallo sono stati stanziati 7 milioni e 187 mila euro, ma ad oggi il Ministero non ha ricevuto alcuna richiesta per l’erogazione di tali fondi.
«Le risorse ci sono, sono state stanziate e sono disponibili, ma affinché possano essere utilizzate è necessario che gli enti locali avanzino le richieste previste. Ad oggi, però, per il Comune di Bagnacavallo il Ministero non ha ricevuto alcuna istanza di erogazione» ha dichiarato Musumeci, sottolineando l’importanza di attivare tempestivamente le procedure necessarie.
L’impegno del Governo per l’emergenza in Emilia-Romagna
Il ministro ha inoltre ricordato il sostegno del Governo nell’affrontare l’emergenza che ha colpito l’Emilia-Romagna lo scorso autunno.
«Abbiamo stanziato 47 milioni di euro in tre diverse tranche. Il 24 settembre, il vicepresidente della Regione ha inviato una proposta per un primo stralcio di 20 milioni di euro, che è stata approvata. Successivamente, il 27 dicembre, la struttura commissariale per la ricostruzione ha inviato alla Regione una proposta di adeguamento degli interventi e delle necessità, ma ad oggi siamo ancora in attesa di una risposta da parte della Regione su conferme o modifiche agli interventi richiesti».
Tassinari (Forza Italia): “La Regione acceleri le procedure”
L’on. Rosaria Tassinari, esponente di Forza Italia, ha espresso preoccupazione per i ritardi nella gestione dei fondi, evidenziando la necessità di un’azione più incisiva da parte della Regione Emilia-Romagna.
«Ringrazio il Governo per l’attenzione dimostrata e per le risorse messe a disposizione, ma non posso non denunciare la latitanza della Regione» ha dichiarato la deputata. «Nonostante la situazione di emergenza, la Regione non si è ancora mossa con la dovuta determinazione per avviare gli interventi concreti. È inaccettabile».
Tassinari ha poi ricordato i finanziamenti destinati alla Regione nel corso degli anni: «Dal 2014 al 2024, la Regione ha ricevuto dal Governo 260 milioni di euro per 134 interventi, oltre a 18 milioni per il programma Casa Italia. Se si considerano tutti gli stanziamenti effettuati in questo decennio, il totale ammonta a 968 milioni di euro, a cui si aggiungono 100 milioni provenienti dal PNRR. Non si può dire che manchino i fondi: quello che manca è la volontà di agire con tempestività ed efficacia».
“I soldi ci sono, necessario sbloccare le risorse disponibili”
La deputata ha infine rivolto un appello alle istituzioni regionali affinché accelerino le procedure per mettere le risorse a disposizione delle comunità colpite. «I soldi ci sono, ma bisogna muoversi. La Regione ha il dovere di sbloccare le risorse disponibili e metterle a disposizione dei territori in difficoltà. Non si può perdere altro tempo».
I fondi stanziati ammontano a 2,7 miliardi di euro
Tassinari ha poi presentato un’ulteriore interrogazione al Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare che ha fornito un aggiornamento sulla ricostruzione delle aree colpite dall’alluvione del 2023 in Emilia-Romagna.
Dai dati ufficiali emerge che, a fronte di uno stanziamento complessivo di 2,7 miliardi di euro, ad oggi sono stati erogati 303 milioni di euro per 6.440 interventi, mentre restano ancora da impiegare 2.400 milioni di euro. Il meccanismo di erogazione prevede che i fondi siano distribuiti in base alle richieste degli enti locali, che a loro volta devono liquidare le fatture delle imprese esecutrici dei lavori.
Introdotta una gestione unificata della ricostruzione per semplificare le procedure e migliorare il coordinamento tra struttura commissariale ed enti locali
Uno dei principali problemi emersi nella fase di ricostruzione è stata la frammentazione della gestione tra diversi livelli istituzionali, con il rischio di sovrapposizioni, lentezze burocratiche e mancato utilizzo delle risorse disponibili.
Per rispondere a queste criticità, il Governo ha introdotto una gestione unificata della ricostruzione, con un approccio centralizzato che punta a semplificare le procedure e garantire un migliore coordinamento tra gli enti locali e la struttura commissariale guidata da Fabrizio Curcio.
Questa soluzione nasce dalla necessità di superare gli ostacoli che hanno rallentato l’impiego dei fondi già disponibili.
Tassinari: “Ora basta polemiche, serve impegno comune per garantire risposte rapide ai cittadini”
Nel suo intervento, l’onorevole Rosaria Tassinari ha sottolineato come la ricostruzione sia una priorità che deve vedere tutte le istituzioni impegnate in uno sforzo congiunto per garantire risposte efficaci ai territori colpiti.
«L’importante è lasciare da parte le polemiche e concentrarsi sulle soluzioni, affinché i fondi disponibili vengano utilizzati nel migliore dei modi. La gestione unificata introdotta dal Governo è un passo avanti in questa direzione e può rappresentare uno strumento decisivo per dare nuova spinta ai lavori di ricostruzione», ha aggiunto.
L’onorevole ha poi evidenziato le difficoltà che incontrano i piccoli comuni, spesso privi del personale tecnico necessario per gestire progetti così complessi. Proprio per questo motivo, sono stati incaricati due enti di supporto con il compito di affiancare anche le comunità più piccole, aiutandole a superare le difficoltà burocratiche e garantire un uso efficace dei fondi disponibili.
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