Vacanze Primavera 2025 Particolari: dove andare di nuovo

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Conto e carta

difficile da pignorare

 


Dormire sotto lo stesso tetto di Agatha Christie e soffermarsi nelle stanze dove le sorelle Brönte hanno concepito i loro oltraggiosi romanzi. Ammirare i gioielli di Jane Austen e perdersi nell’idilliaco giardino progettato da Edith Wharton. Le dimore delle scrittrici più amate, sempre in luoghi di grande fascino paesaggistico, sono diventate musei che consentono d’immergersi nella vita quotidiana – e nel processo creativo – delle donne che hanno cambiato la storia della letteratura.

Virginia Woolf – Monk’s House, Inghilterra

Luci e ombre, come ci ha abituato la scrittrice inglese, aleggiano su Monk’s House. Un cottage del XVII secolo inghiottito nella campagna del Sussex dove Virginia Woolf (1882-1941) ha vissuto con il marito Leonard la maggior parte della sua vita. A Monk’s House, Virginia ha scritto La signora Dalloway (1925) e Gita al faro (1927) e ha discusso di vita e arte con gli amici del Bloomsbury Group; nelle acque del fiume Ouse, a una passeggiata da Monk’s House, ha annegato se stessa e le sue angosce il 28 marzo del 1941. Una dependance immersa nel verde del giardino, il Writing Lodge, era il rifugio dove l’autrice si isolava a scrivere. Guardando il mondo da quella prospettiva si penetra nell’intimo della sua poetica: “Tra la vita e lei correva una specie di transazione in cui ciascuna delle due parti tentava di soverchiare l’altra” (da Gita al faro). Oggi, Monk’s House è gestita dal National Trust, prestigiosa charity che si occupa della tutela del patrimonio artistico e naturale della Gran Bretagna.

pinterest
©National Trust Images/Andreas von Einsiedel

La scrivania di Virginia Woolf nel Writing Lodge.

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

Agatha Christie – Greenway House, Inghilterra

Affidata al National Trust anche la casa-museo di Agatha Christie (1890-1976), dimora nel Devon della regina del Giallo, che qui trascorreva le estati (quando non impegnata in un viaggio sulle carrozze dell’Orient-Express o in una crociera lungo il Nilo). Pezzo forte della bianca mansion in stile georgiano, un appartamento al suo interno che può essere preso in affitto. E dalle finestre ammirare, propio come faceva la Christie, l’estuario del fiume Dart, contribuito liquido alla definizione che la scrittrice dava della sua Greenway: semplicemente, “il posto più bello al mondo”.

aerial view of greenway, devon, the holiday home of agatha christie. the garden and woodland drifts down the hillside towards the dart estuary.pinterest
©National Trust Images/James Dobson

Veduta aerea di Greenway, dimora estiva di Agatha Christie.

Jane Austen’s House, Inghilterra

Quest’anno ricorrono i due secoli e mezzo dalla nascita di Jane Austen (1775-1817), l’autrice che ha traghettato la letteratura dal romanticismo al realismo. Buon alibi per un pellegrinaggio nella casa dell’Hampshire, sudest dell’Inghilterra, dove ha scritto tutti e sei i suoi romanzi. Giusto per citarne la metà, Ragione e sentimento (1811), Orgoglio e pregiudizio (1813), Persuasione (pubblicato postumo nel 1818). All’interno della casa-museo, oltre alle prime edizioni dei suoi lavori, sono conservati i suoi gioielli e abiti, come uno scialle ricamato dalla stessa Jane. Magari proprio dopo aver scritto uno degli incipit più celebri di sempre: “È una verità universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di un buon patrimonio debba necessariamente cercare una moglie” (Orgoglio e pregiudizio).

cucina storica casa di jane austenpinterest
Courtesy of Jane Austen’s House

La cucina di casa Austen.

The Brontë Parsonage, Inghilterra

Charlotte (1816-1855), Emily (1818-1848) e Anne (1820-1849), aka le sorelle Brontë, hanno vissuto a lungo in questo rigoroso edificio in mattoni nel villaggio di Haworth, Yorkshire, dove il loro padre era il ministro della chiesa anglicana. Tutt’intorno, la selvaggia brughiera che fa da sfondo all’altrettanto selvaggia storia d’amore tra Heathcliff e Catherine, protagonisti di Cime tempestose (Emily Brontë, 1848). Tra le mura della casa di Haworth, Charlotte e Anne hanno scritto rispettivamente Jane Eyre (1847) e Agnes Grey (1847), romanzi che la critica dell’epoca definì “grossolani e brutali”. Tanto da essere diventati dei cult. All’interno del museo, solo pezzi originali come mobili, lettere e abiti delle tre indomite sorelle.

casa sorelle bronte yorkshirepinterest
Connie Rout

The Brontë Parsonage, la casa delle sorelle Brontë nello Yorkshire.

Maison George Sand, Francia

Nata come Amantine Aurore Lucile Dupin (1804-1876), universalmente nota con lo pseudonimo di George Sand: una delle più celebri scrittrici francesi ha trascorso gran parte della sua vita nella faraonica tenuta di famiglia a Nohant, nella regione del Centro Valle della Loira. A tenerle compagnia, prima la cavalla Colette con la quale scorrazzava per la campagna; poi il suo amante, il musicista Fryderyk Chopin che proprio a Nohant ha riempito molti pentagrammi componendo la sua musica. Di contro, la Sand qui ha confezionato i suoi “romanzi campestri”, come La palude del diavolo (1846). Calcolare un’ora per esplorare i giardini; mentre per visitare la villa si può partecipare a tour guidati compresi nel prezzo del biglietto. Visto che si è fatto il nome Colette: un centinaio di chilometri più a nord, nella cittadina di Saint-Sauveur-en-Puisaye, è aperta al pubblico la Maison Colette, casa-museo dell’autrice di L’ingenua libertina (1909) e Gigi (1944).

Karen Blixen – Rungstedlund, Danimarca

Appena riportata agli antichi splendori dopo un accurato restyling, la tenuta della scrittrice danese si trova lungo la costa, un’ora a nord di Copenhagen. A Rungstedlund, Karen Blixen è cresciuta e qui è tornata dopo la totalizzante parentesi africana raccontata ne La mia Africa (1937). Il luogo da lei più amato nella casa danese: il giardino, che ruota attorno allo stagno sormontato dall’iconico ponte bianco.

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

wooden bridge in a lush green landscapepinterest
@Annemette-Kuhlmann

Il giardino di Rungstedlund, tenuta danese di Karen Blixen.

Edith Wharton – The Mount, Massachusetts

La prima donna a vincere il Pulitzer – con L’età dell’innocenza nel 1921 – Edith Warthon (1862-1937) la sua casa se l’è costruita da sola. Per sfuggire agli obblighi sociali di Newport, rifugio dei vip nel Rhode Island, acquista un pezzo di terra nella campagna del Massachusetts e crea The Mount. Così la scrittrice commenta il suo lavoro di architetto e paesaggista: “Sono stupita dal successo dei miei sforzi. Decisamente, sono un giardiniere migliore che uno scrittore di romanzi”. The Mount oggi, oltre a conservare gli eleganti ambienti concepiti dalla Worthon, è un attivo centro culturale che propone reading, concerti e mostre.

Katherine Mansfield House & Garden, Nuova Zelanda

Sono stati i racconti – brevi, audaci e tormentati come la sua vita – a consacrare Katherine Mansfield (1888-1923) tra le penne più influenti della sua generazione. Uno su tutti, Preludio (1918), pubblicato per la prima volta dalla Hogarth Press dell’amica Virginia Woolf. Prima di trasferirsi in Inghilterra, Katherine ha vissuto nella grande casa gialla di famiglia a Wellington, capitale neozelandese e sua città natale. Sottoposta a un meticoloso restauro dalla Katherine Mansfield Birthplace Society, la dimora in stile coloniale conserva gli arredi originali e organizza corsi e workshop. Che tengono alto il mantra della scrittrice: “Voglio essere tutto ciò che sono capace di diventare”.

sala da pranzo katherine mansfieldpinterest
Jason Mann

La sala da pranzo di casa Mansfield.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Source link