Studenti, un calo record: alle superiori meno 12%

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Conto e carta

difficile da pignorare

 


CREMONA – Il futuro è quanto mai grigio, il segno è rosso: calano gli studenti, nelle scuole di ogni ordine e grado, con diversa intensità a seconda dei territori. Il segno positivo è un miraggio, in termini assoluti. Ci sarà bisogno di riscrivere la geografia scolastica del territorio. I segnali sono inequivocabili e sono certificati dalle iscrizioni alle classi prime per il prossimo anno scolastico 2025/2026, comunicati dalle singole istituzioni scolastiche dall’Ufficio Scolastico Territoriale.

CLICCA QUI PER INGRANDIRE

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

PRIMARIE

Il calo sull’intero territorio provinciale di iscritti alla prima elementare è pari all’1%. Dai 2.495 iscritti dell’anno in corso, si scende ai 2.479 del 2025/2026. Per le primarie i tre distretti territoriali – Cremona, Crema, Casalmaggiore – hanno un andamento demografico ben differente. Cremona e i paesi limitrofi calano in maniera molto evidente. In termini percentuali la maggiore flessione viene registrata dall’Istituto comprensivo Cremona 2, con una diminuzione pari al 33%, seguito da Sospiro, con un meno 30%. Chi tiene le posizioni, pur calando, è Pizzighettone, con una diminuzione pari al 4%. Gli iscritti alle classi prime quest’anno erano 989, il prossimo saranno 861, con un calo del 15%. Del tutto ribaltata è la realtà di Crema e del Cremasco, che cresce dell’8%; i ‘remigini’ passano da 1.210 a 1.311, un balzo in avanti che attende una spiegazione demografica e che senza dubbio rappresenta il dato positivo per eccellenza rispetto alle proiezioni per il prossimo anno scolastico. Il Casalasco mantiene le posizioni, con un segno positivo dell’1% e l’aumento di due iscritti.

MEDIE

Mal comune, mezzo gaudio per le medie inferiori. Il calo è generalizzato su tutto il territorio provinciale. Si passa così dai 3.002 iscritti in prima media dell’anno in corso ai 2.886 del prossimo con una diminuzione pari al 4%. La flessione del 4% è la risultante di un andamento demografico molto diversificato. Nel caso delle medie è Casalmaggiore col suo territorio a segnare una débâcle significativa. L’asticella degli iscritti cala dell’11%, passando da 334 ‘primini’ a 301. Crema e il suo territorio calano del 4%: si passa da 1.450 a 1.393 studenti. Cremona e dintorni tengono botta, concedendosi una flessione si soli due punti percentuali, passando da 1.218 iscritti ai futuri 1.192 ‘debuttanti’ alle medie.

SUPERIORI

L’analisi dei dati delle iscrizioni alle superiori deve fare i conti con calo netto di 353 studenti, una perdita netta che rischia di riproporsi ogni anno e che è destinata a mettere in discussione l’organizzazione dell’istruzione media superiore. Il calo si assesta su un importante e preoccupante 12%, che rischia di essere il primo gradino di una scala in costante discesa. Nella classifica di chi sale e chi scende, di chi acquista e chi perde, gli unici istituti ad avere un segno positivo sulla globalità dei futuri ‘primini’ sono il Ghisleri con un +1%, il Pacioli di Crema con un +4%, mentre tengono le posizioni il Munari di Crema e il Manin di Cremona. La percentuale di massima decrescita spetta al polo scolastico Romani, che perde oltre la metà degli iscritti alle classi prime. Fra gli istituti tecnici lo Stanga cala del 18%, un dato che fa riflettere, se lo si pensa legato all’unica scuola di scienze alimentari e agrarie che ha sedi disseminate su tutto il territorio. Forse il dato più interessante riguarda quello legato alle tipologie di percorsi di istruzione: professionali, tecnici e liceali. L’analisi e il raffronto — elaborato dagli uffici dell’Ust — mette in evidenza le percentuali che caratterizzano i diversi percorsi di istruzioni. Per quanto riguarda l’istruzione professionale, saranno 479 i ‘primini’, pari al 15,7% del totale, superiore al 14,02% regionale e al 12,69% nazionale. Ma è sull’istruzione tecnica che il territorio primeggia con 1.206 iscritti alle classi prime per un totale del 39,6%, valore ben superiore sia a quello regionale (36,35%) che a quello nazionale (31,32%). Coloro che hanno scelto i licei sono 1.362, in numero assoluto più degli altri due indirizzi per una percentuale pari al 44,7%, ma la percentuale cremonese è lontana da quelle regionale (49,64%) e da quella nazionale: oltre la metà degli studenti italiani sceglie un liceo (55,99%).





Source link

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link