LUCCA. Sono 19 le persone iscritte a vario titolo nel registro degli indagati con l’accusa di duplice omicidio colposo e crollo di costruzione seguito da incendio in relazione all’esplosione della villetta a Eglio Sassi, nel comune di Molazzana, avvenuta poco dopo le 23,45 di sabato 21 dicembre scorso che causò il decesso di Seetoh Kwok Meng, 68 anni, di Singapore, manager della Motor Image Subaru e della compagna Kai En Chang, 52 anni, originaria di Taiwan.
Conferimento incarico
Le parti offese – la figlia di Seetong, il fratello e i genitori di Kai – attraverso un legale del paese asiatico, hanno nominato l’avvocato Fabio Padovani del foro di Frosinone che sarà in procura martedì 12 marzo per il conferimento dell’incarico, da parte del sostituto procuratore Antonio Mariotti, al medico legale Stefano Pierotti. L’anatomopatologo eseguirà l’autopsia sul cadavere dell’uomo e verrà effettuato un prelievo del dna sui poveri resti della donna. L’avvocato Padovani è in stretto contatto con le ambasciate dei due Paesi d’origine delle vittime e al termine dell’esame peritale e delle indagini dovrà redigere e inviare una relazione alla rappresentanza diplomatica che vuole essere informata sugli sviluppi della vicenda. La nomina del consulente del pm e l’esame necroscopico sono atti irripetibili a cui sono state invitate ad assistere le parti del procedimento che potranno nominare, nel caso, un proprio consulente tecnico.
Informazioni di garanzia
Le hanno ricevute in questi giorni l’amministratore delegato o il legale rappresentante della società della Lucchesia che nel 2019 aveva installato il bombole gpl che alimentava la villetta (o i vertici di quelle eventualmente cedenti o cessionarie che si sono intervallate negli ultimi cinque anni), il responsabile dell’azienda che ha installato la caldaia fuori dall’abitazione, il tecnico che ha eseguito la prima accensione dell’impianto di riscaldamento e l’impresa che riforniva il gpl e aveva la manutenzione del bombolone del gas. Al termine degli esami necroscopici su Seetong Kwok Meng e sulla compagna – il cui riconoscimento era già stato fatto dal fratello arrivato dall’Asia alcuni giorni dopo il ritrovamento – si celebrerà all’obitorio dell’ex Campo di Marte una cerimonia religiosa con rito buddista. Una volta conclusa la funzione avverrà la cremazione e successivamente il trasferimento delle salme nei loro luoghi d’origine in base alla volontà dei familiari.
L’inchiesta
Tanti i punti da chiarire legati all’esplosione della villetta nel comune di Molazzana anche se l’epicentro della detonazione è l’ala dell’edificio dove si trovava la zona cucina. Ma anche il vano caldaia (rimasto intatto) e il bombolone del Gpl, posto dietro l’ingresso della casa acquistata dai coniugi asiatici, sono stati presi in esame dal magistrato almeno in questa prima fase in cui ha fissato la sua attenzione sull’individuazione degli ipotetici soggetti che, in qualche modo, possano avere responsabilità riconducibili all’evento. Al termine dell’esame peritale il magistrato titolare dell’inchiesta dovrà nominare un consulente tecnico (un ingegnere esperto in questo genere di incidenti) per ricostruire la dinamica e le cause della tragedia. A oggi la procura ha acquisito le immagini delle telecamere della zona che registrano il passaggio dell’auto della coppia al momento in cui ha lasciato la villetta sino al momento del rientro. Emerge che la perdita di gas sia stata così importante tanto che l’odore sarebbe stato avvertito anche fuori dall’abitazione per un raggio di una decina di chilometri. L’ipotesi che si fa strada è che la donna, una volta aperta la porta d’ingresso, sia corsa velocemente verso il reparto cottura da dove proveniva l’odore del gas e d’istinto, anziché aprire tutte le finestre, abbia premuto l’interruttore per accendere la luce e capire meglio il punto esatto della perdita. Quello è stato il momento di non ritorno. L’esplosione e il successivo crollo hanno investito in pieno la sventurata. Ci sono voluti due giorni per individuare tracce ematiche nella zona cucina al cane molecolare “Bayla”, dell’unità cinofila dei carabinieri di Bologna.
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