“Il 54% dei giovani donatori è donna”

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Montemurlo, 8 marzo 2025 – Sono giovani e sono donne. E donano sangue e plasma, più dei loro coetanei. La componente femminile rappresenta infatti il 54% dei soci donatori di Avis Toscana nella fascia d’età 18-25 anni, che nel 2024 ha registrato complessivamente 67.050 soci donatori, di cui 7.698 nuovi (dati aggiornati ad oggi). Sono alcuni degli aspetti emersi in occasione della 19esima edizione del Forum Donne, appuntamento annuale promosso da Avis Toscana per sensibilizzare sulla solidarietà e sulla donazione di sangue e plasma attraverso una prospettiva al femminile. L’edizione 2025, “Essere Donne, che Impresa! Lavoro e solidarietà al femminile”, tenutasi al Teatro Sala Banti di Montemurlo in provincia di Prato, ha affrontato il tema della disparità di genere nei luoghi di lavoro. Prima con uno spettacolo teatrale, poi con uno spazio di confronto e dialogo, aperto al pubblico, con rappresentanti del mondo sindacale e datoriale..Lo spettacolo teatrale “Per soli uomini. Bugiardino per maschi inconsapevoli” di Anna Meacci, Daniela Morozzi e Chiara Riondino, con la regia di Matteo Marsan, prodotto dall’Associazione teatrale “Lo Stanzone delle Apparizioni”, ha affrontato con ironia il tema delle discriminazioni di genere nel contesto lavorativo, offrendo spunti di riflessione per un cambiamento culturale..A seguire, la conversazione con Giacomo Buonomini, Cna Toscana Centro, Francesco Gadaleta, Confindustria Toscana Nord, Alessandro Giorgetti, Fp Cgil Toscana, Laura Menconi, Uil Toscana. Le conclusioni sono state affidate all’assessora regionale alle Pari Opportunità Alessandra Nardini. Hanno portato i propri saluti Gianpietro Briola, presidente di Avis Nazionale, Agostino Genduso, presidente di Avis Montemurlo, Luigi Paccosi, presidente di Cesvot, Alessandra Campagnano, presidente Admo Toscana, Simona Carli, direttrice del Centro regionale sangue, Simone Calamai, sindaco del Comune di Montemurlo e Presidente della Provincia di Prato, oltre che esponenti delle istituzioni e del mondo sanitario e del terzo settore.

“Il mondo dell’associazionismo resti inclusivo – è l’appello della presidente di Avis Toscana, Claudia Firenze -. La donazione è un gesto gratuito di vera solidarietà e generosità. E’ un’esperienza che richiama l’essenza del valore civico ed etico, che risiede dentro tutti noi. Inoltre, dedicare questa edizione del Forum donne di Avis al mondo del lavoro al femminile è stata una cosa naturale, vista la necessità di mettere in pratica azioni concrete per affrontare le problematiche emerse”..“Il dato che vede le giovani donne protagoniste della donazione in Avis Toscana è un segnale di grande valore, che racconta di un impegno concreto e di una sensibilità profonda verso la comunità – dice il presidente nazionale di Avis Gianpietro Briola–. Le donne non solo donano con generosità, ma sono anche promotrici di una cultura del dono che si basa su inclusione, responsabilità e attenzione al prossimo. Questo ci ricorda quanto sia fondamentale continuare a lavorare per una società più equa, capace di valorizzare ogni contributo e di garantire pari opportunità, nella donazione come in ogni ambito della vita sociale”.

“È un grande onore poter ospitare a Montemurlo la 19esima edizione del Forum delle donne in una data così simbolica come la Giornata internazionale della donna. – dice il sindaco del Comune di Montemurlo, Simone Calamai – Una giornata che ha messo insieme il tema della solidarietà attraverso la donazione del sangue con quello del lavoro e delle pari opportunità nel mondo del lavoro e nel diritto alla conciliazione dei tempi di vita. Una rete che ha visto riflettere e lavorare insieme Avis, istituzioni e associazioni di categoria. Serve un vero cambiamento culturale per costruire insieme un mondo più giusto contro stereotipi e discriminazione di genere” “Ancora una volta emerge quanto sia fondamentale il contributo delle donne allo sviluppo e alla coesione della nostra società. L’importanza di questi numeri è ancora più preziosa se si guarda al fatto che molte di queste donne sono giovani donne, sono ragazze – commenta l’assessora regionale alle Pari opportunità Alessandra Nardini -. Sono felice e onorata di aver partecipato oggi, 8 marzo, Giornata internazionale della donna, momento di impegno e di lotta, al forum regionale donne dell’Avis”, aggiunge l’assessora, tenendo a sottolineare la scelta dell’associazione di “sollecitare, anche attraverso il linguaggio del teatro, una riflessione che mette insieme l’importanza della cultura del dono e la necessità di superare le disuguaglianze e le discriminazioni che le donne ancora oggi continuano a vivere in molti ambiti, come in quello lavorativo”. “Continueremo a impegnarci assieme ad Avis – conclude l’assessora – nel sostenere il valore della donazione di sangue, impegnandoci a coinvolgere sempre di più le giovani generazioni e, proprio a partire da loro, anche a cambiare la cultura patriarcale della nostra società, educando al rispetto delle differenze, tutte, e alla parità, destrutturando stereotipi e ruoli di genere. Infine, sono orgogliosa di ricordare che la collaborazione con Avis Toscana, proprio in questi mesi, si è arricchita di un Protocollo per stimolare e facilitare la scelta di donare sangue e plasma da parte di lavoratrici e lavoratori”. “Pochi mesi fa la giunta regionale – ricorda il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani – ha dato il via libera ad un protocollo per facilitare ed accrescere le donazioni di sangue, plasma e piastrine. L’abbiamo fatto nella consapevolezza che il mondo del lavoro può dare un contributo determinante a rafforzare la diffusione della cultura della donazione, ma non sempre i lavoratori conoscono i permessi retribuiti per chi dona od altri istituti contrattuali pensati per conciliare lavoro e donazione. La Toscana – aggiunge Giani – anche nel 2024 si conferma tra le regioni più virtuose per la donazione di sangue, plasma e piastrine, autosufficiente pure nei mesi più critici. Donare sangue è un gesto di generosità che fa bene al sistema sanitario nel suo complesso, ma costituisce anche uno strumento di medicina preventiva per la salute dei singoli”.  

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