ecco cosa cambierà nelle bollette per tutti

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Il servizio elettrico nazionale non esiste più, o meglio non nella forma nel quale è stato attivo ed effettivamente impiegabile dalla maggior parte dei cittadini per tantissimo tempo. Questo è infatti dovuto ad una serie di decisioni incentivate dall’Unione Europea per modificare in modo teoricamene equilibrato un contesto come quello delle forniture di energia.

Da diverso tempo infatti molti paventano una differenziazione nelle bollette effettive, il che comporta o meglio ha già comportato un cambio sia pratico che effettivamente evidente sulle bollette, con anche diversi cittadini che si sono effettivamente lamentati in merito ad importi sulle bollette sostenbilmente più elevati rispetto agli anni precedenti.

Cosa è successo quindi al Servizio Elettrico Nazionale? A dispetto di ciò che sostengono diversi elementi, il servizio che fa parte di una società concepita quasi 20 anni fa da Enel, non è stato sospeso, la società esiste ancora ma ha ridotto e modificato il proprio tipo di distribuzione di energia elettrica. Quali sono i motivi e cosa cambia?

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Cos’è il Servizio Elettrico Nazionale?

Cos’è il Servizio Elettrico Nazionale? Risale al 2007 la creazione di questa società di fatto una privata ma che è stata eredel del tradizionale servizio elettrico unico del nostro paese, che ha configurato nelle decadi addietro di fatto la fornitura “base” per la stragrande maggioranza di cittadini, sia privati che aziende, in diverse tariffe.

Con l’arrivo del mercato libero dell’energia anche in Italia e con la conseguente liberalizzazione per legge in merito alle forniture di energia elettrica e gas naturale. Per questo motivo il fornitore nazionale, legato allo stato come in precedenza, non è stato più possibile da identificare ed il Servizio Elettrico Nazionale è stata la risposta.

Basilarmente ne hanno fatto parte tutti coloro che dal 2008 in poi, anno di attuazione al 100 per cento del mercato libero dell’energia non hanno mai cambiato fornitore. In questo caso sono rimase legate le tariffe basilari simili, inflazione permettedo a quelle precedenti. Tuttavia negli ultimi anni per stabilire un concetto di libera scelta, anche il Servizio Elettrico Nazionale è stato soggetto ad una sorta di “depotenziamento”.

Chi fa parte del Servizio?

Ne hanno infatti fatto parte fino allo scorso anno esclusivamente coloro che sono entrati a far parte del regime di maggior tutela, ossia una particolare categoria di clienti / cittadini di particolari categorie, che corrispondono anche al requisito evidenziato poco prima ovvera coloro che non hanno mai aderito al mercato libero.

Dalla metà del 2024 infatti tutti i clienti non vulnerabili sono divenuti gli unici ancora effettivamente parte delle forniture del Servizio Elettrico Nazionale, rientrano in questa categoria chi ha almeno 75 anni, chi percepisce particolari forme di bonus economici legate ad un reddito particolarmente basso, chi vive in case di emergenza e/o in seguito a calamità.

Anche i disabili rientrano nella categoria come anche coloro che necessitano di particolari apparecchiature e macchinari per la sopravvivenza. dal 2025 per ancora due anni coloro che fanno parte di queste categorie viene permesso di far parte del servizio a tutele graduali, una sorta di sezione creata dad ARERA, ovvero l’Autorità di Regolazione per Energia Reti ed Ambiente per il passaggio al mercato libero.

Cosa cambia in bolletta?

Questo avviene attraverso una forma di passaggio dove a cadenza graduale, per coloro che nel frattempo non si sono ancora legati ad un fornitore del mercato libero spontameamente. Chi non sceglie di farlo, viene progressivamente associato ad un fornitore stabilito dalla città e dall regione (o dalla municipalità) entro un determinato arco temporale.

Naturalmente è sempre possibile cambiare senza una particolare condizione o difficoltà il fornitore in questione; chi invece fa parte ancora del mercato tutelato quindi rientra tra i vulnerabili non subirà alcuna differenziazione e le bollette continueranno a risultare recanti la dicitura del Servizio Pubblico Nazionale che di fatto resta attivo.

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Allo stesso modo se abbiamo aderito ad una qualsiasi forma di società per le forniture elettriche del mercato libero, non dobbiamo fare nulla: la fine del mercato tutelato per la maggior parte dei cittadini infatti riguarda esclusivamente coloro che non fanno ancora parte del contesto del mercato libero dell’energia che si appresta ad entrare in una nuova fase.

Cosa cambia nel prezzo?

Diversi hanno evidenziato che le tariffe che riguardano quello che è ancora il mercato tutelato restano sensibilmente più basse. Chi è passato già al mercato libero non può ritornare a far parte di quello tutelato, anche se ha fatto parte o fa ancora parte di un contesto di vulnerabili, ma può sempre scegliere liberamente il fornitore in un secondo momento.

In nessun caso comunque è prevista la sospensione della fornitura di energia elettrica, ciò che effettivamente cambia solo il fornitore e le condizioni contrattuali che sono specificate in caso di cambiamento da un allegato presente sulle documentazioni obbligatorie in relazione al primo contratto, sia digitalmente parlando che in forma tradizionalmente cartacea.



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