Oltre 2.500 presenze già attese in città tra atleti, staff, addetti ai lavori e tecnici. Ma anche troupe televisive, giornalisti e tifosi. Quasi 20mila metri lineari di transenne brandizzate lungo il circuito a protezione dei circa 12 chilometri di strade cittadine e 300 stendardi posizionati su tutti i lampioni del centro storico di Lecce, illuminati di rosa. E poi la cena di gala per 500 ospiti nel cuore del Barocco e una rivista-memoriale distribuita in 15mila copie in tutta la provincia. In vista della tappa leccese del Giro d’Italia in programma il prossimo 13 maggio la macchina di Palazzo Carafa e del comitato tecnico presieduto da Salvatore Bianco ha già acceso i motori.
Le prime iniziative – con relativi costi di realizzazione e gestione – di un evento sportivo che nel capoluogo manca da 22 anni sono state dettagliate nella brochure “Fai parte del Giro”. Un opuscolo in formato digitale di 12 pagine realizzato anche allo scopo di intercettare sponsor e privati che intendano sostenere le iniziative collaterali del comitato – la convenzione con Rcs vieta infatti sponsorizzazioni e merchandising “non ufficiali” lungo il circuito – che in premessa dettaglia i grandi numeri del Giro. A partire dall’impatto economico sul territorio in termini di ritorno d’immagine e ricadute turistiche.
Un “giro” d’affari milionario per i territori che ospitano la carovana rosa. Almeno stando ai numeri di Banca Ifis che ha certificato in 620 milioni di euro la ricaduta immediata sui territori attraversati (frutto della spesa di chi ha assistito dal vivo al passaggio della corsa rosa e di quella relativa al ciclo organizzativo) e in 1,4 miliardi la ricaduta differita, comprendente la spesa di chi soggiornerà in quei posti per fini turistici e l’eredità originata dagli investimenti infrastrutturali. In particolare, sono stati calcolati 575 milioni spesi da coloro che dopo aver assistito al Giro d’Italia sono tornati in quella località, 830 milioni spesi invece dai turisti che hanno seguito in tv in Giro e poi hanno scelto come posto per le vacanze una delle città attraversate dai ciclisti..
In relazione all’impatto turistico alla tappa leccese del Giro, la spesa media giornaliera stimata sulla base del numero di presenze dovrebbe aggirarsi sui 121 euro e il numero degli “ospiti” al seguito della carovana rosa dovrebbe incidere sui pernottamenti complessivi nella misura del 34%.
Lampioni rosa e cena di gala per 500 ospiti
Ma sulla città barocca il 13 maggio saranno puntati i riflettori di tutto il mondo. Rsc Sport, organizzatore dell’evento, lo scorso anno accreditò alla 107esima edizione dell’evento 1.387 media di cui 1.063 giornalisti e 324 fotografi rappresentativi di 688 testate internazionali, nazionali e locali. Numeri destinati a essere confermati anche quest’anno. Stesso dicasi per i mezzi di trasmissione: 48 in tutto tra auto, moto elicotteri e aerei ponte.
Una vetrina mondale per la città che è già pronta a tingersi di rosa. E dopo la prima “istantanea” dello scorso 29 gennaio quando a illuminarsi dei colori del Giro fu Porta Napoli, ora toccherà ai centro cittadino. L’intenzione dell’amministrazione di Adriana Poli Bortone è quella di posizionare su tutti i lampioni – illuminati di rosa – . stendardi brandizzati con il logo del Giro, per un costo complessivo dell’operazione pari a 60mila euro. Tra le iniziative più esclusive, la proposta di una cena di gala per 500 invitati il cui costo complessivo ammonta a 50mila euro. Il responsabile del comitato organizzatore Bianco sta lavorando all’ipotesi di realizzare l’evento nel chiostro di Palazzo dei Celestini, ma c’è da superare il parere della Soprintendenza sull’utilizzo dello spazio. A celebrare l’evento anche una rivista prodotta e distribuita in 15mila copie in tutta la provincia. Il “Memoriale del Giro d’Italia a Lecce” conterrà articoli con interviste a istituzioni, ciclisti in gara e al vincitore di tappa oltre a una gallery fotografica. Una pubblicazione i cui costi per gli inserzionisti oscillano tra i 5mila e i 30mila euro.
Lungo il circuito 20mila metri di transenne
Ma prima degli eventi e delle iniziative c’è da pensare alla tappa. Un circuito di circa 12 chilometri complessivi da ripetersi per due volte che vedrà gli atleti pedalare lungo via Taranto, su viale dell’Università, viale Gallipoli, viale Otranto, via Don Minzoni e sulla circonvallazione e in direzione dello stadio “Via del Mare” tramite viale Giovanni Paolo II. Poi il rientro in città da viale della Libertà e il passaggio dalla Villa Comunale, prima di affrontare il secondo giro. Uno dei punti cruciali sarà viale De Pietro, dove si prevede l’inizio della volata finale che si concluderà in via Calasso. Un percorso protetto da quasi 20mila metri lineari di transenne brandizzate i cui costi – tra montaggio e smontaggio e banner pubblicitari stampati – oscillano tra i 12.500 e 25mila euro per metro lineare.
Cifre tutto sommato irrisorie se messe a confronto con i 2,5 milioni di euro necessari all’amministrazione di Palazzo Carafa per rifare i 12 chilometri di strade del circuito. Risorse di cui l’amministrazione comunale al momento non dispone e che il sindaco ha chiesto al governo di Giorgia Meloni. Un’istanza sulla quale il ministro dello Sport, Andrea Abodi ha avviato un approfondimento. E dall’esito dell’istruttoria potrebbero dipendere le sorti dell’istruttoria potrebbero dipendere le sorti della tappa.
[RIPRODUZ-RIS]© RIPRODUZIONE RISERVATA
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link