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Dopo averlo annunciato al CES 2025, Zepp ha portato Amazfit Active 2 sui mercati internazionali un paio di settimane fa, con un evento dedicato al quale abbiamo partecipato. Lo abbiamo tenuto al polso per un paio di settimane, durante le quali lo abbiamo messo alla prova per scoprirne pregi e difetti.
Abbiamo provato la versione standard, visto che la premium, con vetro zaffiro e NFC, arriverà più avanti. L’interesse era davvero tanto, soprattutto dopo averlo messo a confronto, almeno sulla carta, con Amazfit Balance (qui trovate la nostra recensione completa), e dopo averlo indossato giorno e notte per più di due settimane, è arrivato il momento di parlarvene in maniera dettagliata nella nostra recensione completa.
Una scheda tecnica (quasi) impeccabile
A vederlo dal vivo sembra quasi impossibile che Amazfit Active 2 possa avere un prezzo così competitivo. E nell’uso quotidiano la sensazione di aver fatto un ottimo affare si rafforza ogni giorno, a partire dal cinturino sportivo in silicone che non ha causato alcun arrossamento. Merito del design traforato che permette alla pelle di traspirare, e di materiali di alta qualità. Anche la lunetta in acciaio, stesso materiale utilizzato per i due pulsanti laterali, conferisce un aspetto premium che fa pensare a uno smartwatch che costi almeno il doppio.
Il vetro 2,5D fa sembrare quasi più piccolo lo smartwatch, andando a fondersi in maniera molto gradevole con la lunetta. Nella versione Premium il vetro è sostituito da un vetro zaffiro, molto più resistente ai graffi. Va detto che in questi giorni di prova non lo abbiamo certo trattato coi guanti di velluto eppure non abbiamo trovato un solo graffio né sul vetro né sulla lunetta.
Lo schermo è sicuramente l’elemento che ci ha maggiormente convinti, è una unità AMOLED da 1,32 pollici con risoluzione di 466 x 466 pixel e una luminosità massima di ben 2.000 nit. Lo abbiamo trovato sotto alla luce diretta del sole, anche in qualche attività sportiva di cui vi parleremo a breve, e la leggibilità è sempre stata ineccepibile, senza che la luce del sole rendesse difficoltosa la lettura dei dati.
La dotazione dei sensori è davvero notevole, a partire dal BioTracker 6.0 che si occupa di misurare il battito cardiaco e di rilevare il livello di ossigeno del sangue. Come per gli altri modelli del brand, anche Amazfit Active 2 è decisamente preciso nella rilevazione, soffre solamente con le variazioni repentine di frequenza, ma è un comportamento più che accettabile. Troviamo anche accelerometro, giroscopio, sensore di temperatura, sensore di luce ambientale, sensore geomagnetico e altimetro barometrico.
Niente da segnalare da questo punto di vista, con l’accelerometro che rileva in maniera molto precisa le rotazioni del polso per riaccendere lo schermo, e gli altri sensori che non hanno mai perso un colpo. La connettività è limitata al Bluetooth 5.2, manca quindi il supporto al WiFi per poter scaricare gli aggiornamenti, ma è una funzione a cui non è particolarmente difficile rinunciare. Per quanto riguarda il posizionamento è presente un’antenna polarizzata circolare con supporto ai cinque principali sistemi di posizionamento, GPS, GLONASS, BeiDou, Galileo e IRNSS, con un aggancio dei satelliti molto rapido e una precisione, di cui parleremo meglio tra poco, decisamente soddisfacente.
Molto comoda la presenza di speaker e altoparlante, per poter rispondere alle chiamate ricevute sullo smartphone parlando direttamente al polso. Lo speaker è utilizzato anche per gli annunci relativi agli aggiornamenti e, insieme al microfono, anche per interagire con Zepp Flow, l’assistente vocale presente anche su questo smartwatch.
Ottima dotazione tecnica dunque, al netto dell’assenza della tecnologia NFC (presente solo sulla versione Premium), con una batteria da 270 mAh delle cui prestazioni però parleremo in seguito.
Prestazioni ineccepibili
Amazfit Active 2 il primo smartwatch di Zepp Health a utilizzare Zepp OS 4.5, con novità limitate ma decisamente interessanti. Ci è piaciuta la possibilità di poter utilizzare Zepp Flow per rispondere agli SMS, e quando lo abbiamo collegato a un iPhone abbiamo potuto utilizzare l’assistente vocale anche per rispondere ai messaggi di WhatsApp. Ovviamente non è una funzione che potrete utilizzare ovunque, in riunione o in ambienti silenziosi sarà meglio usare i metodi tradizionali, ma chi ama i comandi vocali apprezzerà di sicuro questa novità.
Molto apprezzata la rinnovata tastiera, che offre un maggior numero di emoji e caratteri speciali, senza dover fare acrobazie per rispondere ai messaggi. Il Centro Notifiche è leggermente migliorato ma non così tanto da rappresentare una grossa differenza rispetto alle versioni precedenti.
Zepp OS resta comunque un sistema operativo ben godibile, ricco di funzioni ma sempre fluido, senza mai uno scatto, un impuntamento o una incertezza. Troviamo tutte le funzioni presenti sui più recenti smartwatch del brand, con una enorme quantità di quadranti per personalizzare il proprio dispositivo e un numero crescente di app che rendono questo orologio molto utile in parecchie situazioni.
Abbiamo indossato questo Active 2 insieme a un Balance che usiamo da oltre un anno, così da avere un confronto sui dati raccolti, sia durante la giornata sia per quanto riguarda il sonno. Dobbiamo dire che Active 2, merito anche del nuovo sensore BioTracker, ci è sembrato più preciso nel conteggio dei passi e nella misurazione della frequenza cardiaca (comparata con un misuratore professionale), e in linea con l’illustre predecessore per quanto riguarda il sonno.
È possibile personalizzare le funzioni richiamabili con i due tasti, la reattività dell’orologio al movimento del polso e attivare l’Always on Display, che incide in maniera significativa sui consumi. Leggermente fastidiosa la vibrazione, forse Zepp ha leggermente risparmiato con un motorino che il più delle volte risulta fastidioso, anche se abbiamo risolto in parte il problema abbassando l’intensità della vibrazione. Sa questo punto di vista Amazfit Balance è sicuramente migliore.
La misurazione con un tocco offre in appena 45 secondi la frequenza cardiaca, il livello di stress, il livello di ossigeno nel sangue e la frequenza respiratoria, permettendoci di avere molto rapidamente un quadro generale delle condizioni fisiche. La visualizzazione delle notifiche è rapidissima, a volte ci è capitato di leggerle prima sullo smartwatch che sullo smartphone, e potete impostare il sistema affinché scenda lo schermo a ogni notifica ricevuta, così da poterla visualizzare immediatamente. Ovviamente questa funzione va a incidere sui consumi, ma se ricevere un numero abbastanza normale di notifiche quotidiane (fino a un centinaio circa), non ve ne accorgerete nemmeno.
Utilissima anche la misurazione della temperatura corporea, che vi aiuta a capire se ci sono alterazioni mostrandovi lo scostamento rispetto alla temperatura abituale. In questo periodo è molto comoda per capire se vi state prendendo qualche malanno e se quel dolorino alle ossa è in realtà sintomo di una influenza più o meno leggera.
Autonomia e sport
Uno smartwatch che si chiama Active non può che essere ricco di funzioni dedicate alle attività sportive. Noi lo abbiamo provato solo con camminata, corsa e ciclismo, ma Amazfit Active 2 è in grado di tracciare oltre 10 modalità di allenamento, con la possibilità di tracciare i percorsi seguiti grazie al sistema di posizionamento satellitare. Potete utilizzarlo anche per sport invernali, come sci e snowboard, ma anche per sport più tradizionali, come il nuoto. Lo smartwatch può reggere fino a 5 atmosfere, permettendovi di immergevi senza problemi e di tenerlo al polso anche durante gli allenamenti di nuoto, così da tracciare l’attività svolta.
La traccia GPS è decisamente precisa, ma non è una sorpresa vista la crescente qualità dei sistemi di posizionamento utilizzati da Amazfit. La misurazione della distanza, così come del dislivello, sono molto vicini ai dati reali, con una variazione inferiore all’1% (dai nostri test su una serie di distanze fisse e note). Va detto che lo abbiamo sempre utilizzato in spazi molto aperti, con qualche passaggio in mezzo a dei boschi che non ha peggiorato la ricezione. In città le misurazioni potrebbero peggiorare leggermente, restando comunque molto attendibili.
Da segnalare la presenza della modalità gara HYROX, esclusiva per i prodotti Amazfit, e del rilevamento delle attività in palestra, con oltre 25 tipi di esercizi riconosciuti e registrati. Al termine degli allenamenti potrete trovare l’analisi dettagliata delle prestazioni all’interno dell’app Zepp, da installare sullo smartphone Android o iOS.
Come per gli altri modelli più costosi della linea Amazfit, anche Active 2 permette di scaricare le mappe per la navigazione offline, sia quelle base che quelle dedicate allo sci. È sufficiente aprire l’app Zepp, selezionare Mappe nelle Impostazioni dello smartwatch e inquadrare l’area di cui volete scaricare la mappa nel rettangolo di selezione, Nella parte inferiore potete scegliere se scaricare solo la mappa base, quella dello sci o quella altimetrica, anche tutte e tre insieme. In questo modo è possibile esplorare nuovi sentieri o strade senza timore di perdersi, e farsi indicare la strada di casa dallo smartwatch . Allo stesso modo potete usare le mappe per seguire un determinato percorso, magari in bici on un nuovo trail in montagna, con la certezza di raggiungere la metta prefissata.
Se volete un valido aiuto per rimettervi in forma potete sempre affidarvi a Zepp Coach, capace di creare allentamenti personalizzati che vengono adattati alle prestazioni e ai tempi di recupero. Noi lo stiamo utilizzando da qualche settimana per rimetterci in forma dopo i bagordi invernali, e i primi risultati non sono tardati ad arrivare, soprattutto per quanto riguarda le prestazioni sulla corsa.
Solo sufficiente l’autonomia, ma d’altra parte con una batteria da 270 mAh era difficile fare meglio. Con la modalità AoD attiva 15 ore al giorno, rilevamento continuo dei parametri vitali, anche durante il sonno, e circa 150 notifiche al giorno, abbiamo faticato a raggiungere i 5 giorni con una singola carica. Disattivando l’AoD le cose sono migliorate decisamente, tanto che siamo riusciti a raggiungere i 10 giorni, lasciando attivata comunque l’attivazione dello schermo con rotazione del polso.
Utilizzando il GPS per lo sport, l’autonomia scende, ma con tre allenamenti a settimana di un’ora circa siamo riusciti a raggiungere senza particolari problemi una settimana. La ricarica richiede poco più di 90 minuti, e avviene tramite una basetta (la stessa di Amazfit Cheetah Pro) priva del filo ma dotata di una porta USB-C. Una scelta apprezzabile perché offre una maggiore libertà di ricarica e riduce il numero di cavi presenti sulla nostra scrivania.
Risultati buoni ma inferiori rispetto ai modelli top di Amazfit, Balance e Amazfit T-Rex 3, ma decisamente validi per uno smartwatch in questa fascia di prezzo.
Considerazioni finali
Al prezzo di listino che parte da 99,90 euro, Amazfit Active 2 non ha assolutamente rivali e rischia di mettere in ombra anche Amazfit Balance, lo smartwatch più apprezzato del brand. Peccato solo per l’assenza della tecnologia NFC, ma se per voi i pagamenti in mobilità sono una necessità, vi consigliamo di puntare sulla versione Premium, in arrivo a breve. Per il resto siamo di fronte al solito, ottimo, smartwatch Amazfit, una garanzia in ogni campo.
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