Pietro Orlandi sulla nomina di Pignatone a procuratore di Roma: “Per gli ex magistrati Palamara e Ingroia è stato voluto affinché risolvesse il caso di Emanuela e quello di Mafia Capitale”. E su Falcone e Borsellino che si sarebbero potuti salvare se… – MOW

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 


Pietro Orlandi ha rivelato nuovi dettagli in merito all’ex Procuratore di Roma Giuseppe Pignatone, e poi Presidente del Tribunale Vaticano. Orlandi ha parlato di un incontro risalente a circa tre anni fa, durante il quale Luca Palamara e Antonio Ingroia discutevano di Pignatone e della sua gestione dei casi di Emanuela Orlandi e Mafia Capitale. I due magistrati avrebbero confermato che la nomina di Pignatone a Roma fosse mirata a risolvere questi due casi, che avrebbero poi favorito la sua “promozione” al Tribunale Vaticano. Il fratello della quindicenne cittadina vaticana scomparsa nel 1983 si interroga su quanto tempo ci vorrà prima che le persone coinvolte parlino apertamente…

L’ex Procuratore di Roma Giuseppe Pignatone, che nel 2017 archiviò l’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, è indagato con l’accusa di aver ostacolato le indagini su Mafia Appalti, un’inchiesta che, nelle sue ramificazioni, portò alla morte del giudice Paolo Borsellino nel 1992. Il collegamento tra le due vicende è tanto drammatico quanto complesso. La chiusura dell’indagine su Emanuela Orlandi, da parte di Pignatone, arriva a pochi anni dall’assassinio del giudice Borsellino, che, come ha al tempo ricordato l’ex pubblico ministero Antonio Ingroia, avrebbe potuto collegare l’inchiesta Mafia Appalti a figure di spicco legate al crimine organizzato, tra cui i Ferruzzi e i clan di Cosa Nostra. Dopo aver fatto riaprire la tomba di Enrico De Pedis, boss della Banda della Magliana, e aver archiviato l’inchiesta sulla scomparsa di Orlandi, sembra che il magistrato abbia avuto un incontro decisivo con la mafia, allontanando chi voleva far luce sul caso. Le accuse si sono intensificate anche dopo una registrazione in cui la moglie di De Pedis, in una conversazione con Monsignor Vergari, al tempo rettore della Basilica di Sant’Apollinare dove sia Emanuela frequentava le lezioni di musica e sia dove è stato sepolto De Pedis, suggerisce che Pignatone avrebbe archiviato l’inchiesta e silenziato chi stava continuando a cercare la verità, tra cui Pietro Orlandi, fratello della ragazza scomparsa. Le voci di un legame sospetto tra Pignatone e figure mafiose non sono nuove, come confermato da Antonio Ingroia. L’ex pm, che ha lavorato con Paolo Borsellino, ha rivelato che Giovanni Brusca, uno dei mafiosi più temuti, gli aveva detto che Pignatone avesse avuto rapporti con Cosa Nostra. Dettagli, tra cui l’acquisto di appartamenti da parte della famiglia Pignatone a prezzi irrisori da imprenditori mafiosi coinvolti in Mafia Appalti, gettano un’ombra sempre più inquietante sul magistrato.

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

Ora, a più di un anno dall’apertura delle indagini su Pignatone, Pietro Orlandi ha parlato di nuovi scenari che vedrebbero coinvolto sempre l’ex procuratore di Roma che, al termine dell’incarico, fu “promosso” a presidente del Tribunale Vaticano: “Nei giorni scorsi ho avuto un incontro con una persona e sono venuto a conoscenza di un fatto, rilevante ai fini della ricerca della verità, avvenuto circa tre anni fa nel periodo in cui Pignatone era già Presidente del Tribunale Vaticano. Ci fu un incontro in un locale di Roma tra quattro persone, una giornalista, un collaboratore dell’AISE (ex sismi) esperto di sicurezza nelle telecomunicazioni e due personaggi noti, Luca Palamara (ex magistrato ed ex membro del Consiglio Superiore della Magistratura) e Antonio Ingroia (ex magistrato sostituto procuratore presso la Procura di Palermo). La conversazione, oltre argomenti riguardanti il CSM, aveva toccato punte interessanti come ad esempio essere a conoscenza del fatto che qualcuno, nel 1992, non volle far installare un noto sistema di Sicurezza sulle auto di Falcone e Borsellino e la loro scorta, già usato sulle auto di un altro magistrato, che avrebbe impedito e bloccato il segnale del telecomando collegato all’esplosivo e di conseguenza salvato le vite dei due magistrati e le persone che morirono con loro. Ad un certo punto la conversazione tra Palamara e Ingroia tocca un altro punto: Pignatone ed Emanuela Orlandi. I due parlano e ricordano le motivazioni del trasferimento di Pignatone da Reggio Calabria alla Procura di Roma, con frasi del tipo “ti ricordi perché l’hanno voluto insistentemente alla Procura di Roma no?”-“sì, sì certo”. I due fanno riferimento alla volontà di “qualcuno” di portare assolutamente Pignatone a Roma affinché risolvesse due situazioni, il caso di Emanuela Orlandi da archiviare e il caso di Mafia Capitale che ha portato poi all’arresto di Carminati”. E ancora: “Tutto ciò, sempre secondo la conversazione tra Palamara e Ingroia, avrebbe portato poi Pignatone, risolte queste due situazioni, a ricoprire il ruolo di presidente del Tribunale Vaticano al termine del suo mandato a Capo della Procura di Roma (cosa che avvenne nel 2019). Queste due persone Palamara e Ingroia non parlavano di supposizioni ma fatti dei quali erano a conoscenza, infatti appena insediato alla Procura di Roma Pignatone ha preso in carico il caso di Emanuela e l’altro caso a seguire è stato Mafia Capitale. Naturalmente avrei anche potuto virgolettare, qui ora, tutta la loro conversazione ma lascio questo, qualora volessero approfondire, alla Procura di Roma, alla Commissione Parlamentare e all’Inchiesta Vaticana. Naturalmente mettendo a loro disposizione i nominativi delle altre due persone presenti all’incontro. Sono passati troppi anni da quel 22 Giugno e mi domando “ma quanto tempo deve passare ancora affinché tutte le persone che sanno qualcosa si decidano a parlare?” Ce lo domandiamo anche noi…





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link