Vale quanto uno spareggio: Salernitana-Modena è la prima di dieci finali per difendere la Serie B. Se ai granata riuscisse il miracolo tutto intero, sarebbe molto meglio: vincere oggi è la condizione necessaria, il primo passo per la salvezza diretta.
La situazione
Però la Salernitana penultima deve mettere pure in conto di dover scomodare una data che fino a questo momento è stata fiabesca: 22 maggio, la notte della Serie A, quest’anno è stata scelta come ritorno dei playout. Vale tutto, Breda non esclude questo scenario: «Siamo a -4».
Salernitana-Modena, Breda: «La salvezza diretta è ancora possibile»
Fissando la quota di distacco dalle avversarie che precedono la Salernitana, abbraccia e prova a trascinare nel vortice il Sudtirol quintultimo, a quota 30, ma pure Sampdoria e Brescia, che hanno gli stessi punti della squadra di Castori ma sono fuori dal tunnel per un’inezia, per differenze negli sconti diretti. «Abbiamo un solo obiettivo: salvarci. Qualunque sia la strada per raggiungerlo, per noi va bene», conferma l’allenatore granata.
La Salernitana scende in campo, Breda la guida, i tifosi sostengono e la società osserva, spera, sospira, incrocia le dita. Dentro questa partita e nelle altre nove (ma anche in un’appendice che non può essere esclusa) ci sono anche la difesa del patrimonio della città e la tutela del futuro sportivo e calcistico, nel senso che la B ha un valore e la retrocessione, la seconda di fila, produrrebbe un fortissimo depauperamento, sarebbe una mazzata tremenda.
Salernitana, i tifosi spingono: «Vogliamo solo i 3 punti»
Ecco Breda: «Il futuro passa da questo finale di stagione. Impegno, cuore, determinazione non bastano. L’episodio del post rigore di Cesena c’è un episodio a sfavore e poi non si reagisce, al punto che gli avversari addirittura passano in vantaggio – si verifica perché la squadra si sente responsabile del futuro della Salernitana dal punto di vista societario e dei tifosi. Quello che è successo in settimana ha fatto rendere conto di quanto la città sia vicina alla squadra. Le porte sono state aperte perché anche noi vogliamo mandare messaggi di unità e vogliamo dimostrare di arrivare tutti allo stesso approdo. Quando è stato deciso di aprire al pubblico, abbiamo preso una decisione fortemente voluta dai ragazzi. È stato bello e non ci sono state difficoltà. È chiaro che una volta di più è stata ribadita l’importanza della gara contro il Modena. Il futuro della Salernitana dipende dalle nostre ultime dieci prestazioni. Questo vuol dire vivere la responsabilità pienamente ma dobbiamo assorbire questo stato d’animo con intelligenza, cioè facendoci condizionare in maniera positiva, facendo un passo avanti e senza viverlo con l’ansia. Impegno, cuore, determinazione ma giochiamo anche con la testa sgombra e mettiamoci le nostre caratteristiche».
Saper tirare bene i calci di rigore è una caratteristica ed è determinante, perché si può vincere pure spiazzando il portiere a pochi minuti dalla fine, come stava accadendo a Cesena. «I rigori li abbiamo provati», dice Breda. Sono ulteriori prerogative pure marcare in modo feroce gli avversari pressando i più bravi e facendo attenzione ai palloni che spiovono nella propria area di rigore. «Caso, Palumbo e Mendes sono giocatori forti del Modena e richiedono attenzione e letture particolari. La squadra ha assimilato alcuni concetti, ma questa è una fase nella quale più di scegliere giocatori per la nostra fase difensiva ne scelgo altri per il nostro sviluppo di gioco. Nella nostra area di rigore? Marcatura a zona».
La tifoseria
A uomo, invece, in fortissimo pressing sulla squadra, sono andati gli ultras in settimana. Ci sono stati cori di sprone e non sono mancate parole da ultima spiaggia, attraverso il megafono. Maglia sudata e prestazione non saranno più sufficienti. Vincere in qualsiasi modo, adesso, è l’unica cosa che conti. Fuori dai convocati Tello e Simy, ma anche Jaroszynski, Gentile e Braaf, Breda promuove di nuovo in lista il lungagnone polacco Wlodarczyk.
Salernitana-Modena, Breda pronto a confermare il 3-4-2-1: prove di formazione
Ma il modulo sarà sempre 3-5-2 di partenza e Soriano dovrà essere pronto a staccarsi per supportare Verde nel ruolo di suggeritore di Cerri. «Non credo nel cambio del modulo, perché quando è capitato abbiamo anche avuto difficoltà. Amatucci? Variare interpreti con il modulo potrebbe essere un ulteriore problema. Abbiamo anche tutta la difesa diffidata ma i ragazzi lo sono da diverse partite e a quel punto avrei dovuto fare ragionamenti da tempo. Non significa che non cerchi e non studi soluzioni diverse per fronteggiare eventualmente le difficoltà. Dal punto di vista fisico la squadra sta bene. Dal punto di vista mentale dobbiamo fare risultati. Sotto l’aspetto tattico e delle gerarchie, infine, qualcosa sta cambiando. Ma dobbiamo osare di più e anche io devo riuscirci con i risultati e la determinazione». Diecimila persone sugli spalti. È probabile la presenza del patron Iervolino.
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