L’Unione Europea ha presentato il nuovo piano sulle auto elettriche, un pacchetto di misure e incentivi per il settore automobilistico. Il piano si presenta molto più flessibile, ma resta fermo lo stop ai motori termici dal 2035.
Le nuove misure puntano a conciliare due aspetti che nel vecchio continente sembrano ancora distanti: la riduzione delle emissioni di CO2 e il sostentamento dell’industria automobilistica che, da qualche tempo, sta attraversando una profonda crisi.
Nell’articolo, tutte le novità presenti nel documento presentato a Bruxelles per il settore automobilistico.
Quali sono gli obiettivi del nuovo piano UE
Incentivi, punti fermi e flessibili: sono questi gli elementi contenuti nel nuovo piano presentato dall’Unione Europea per il settore automobilistico.
Le misure puntano a conciliare l’esigenza della riduzione delle emissioni di CO2 per contrastare il cambiamento climatico e sostenere l’industria automobilistica.
La transazione verde resasi necessaria dal cambiamento climatico, i cui effetti si stanno facendo sempre più pericolosi e, soprattutto, percepibili anche dai più scettici, e imposta da Bruxelles sta mettendo sotto pressione le case automobilistiche.
La domanda di auto elettriche continua a essere debole, soprattutto se si pensa a una produzione maggiore di questa tipologia di veicoli. I costi di produzione restano alti, così come sono ancora molto alti i costi di vendita.
Come ridurre le emissioni di CO2
Uno degli aspetti cruciali del nuovo piano presentato dall’Unione Europea e atteso soprattutto dalle case automobilistiche è la nuova soglia massima di emissioni di CO2 consentita.
Nel 2024, il tetto è stato abbassato a 94 grammi di CO2 per Km percorso. Una soglia che è stata ritenuta rigida, tale da obbligare le case automobilistiche a vendere sempre più auto elettriche o ibride.
Se una casa automobilista supera questo limite allora rischia multe di 95 euro per ogni grammo di eccesso moltiplicato per il totale delle auto vendute nel corso dell’anno.
Quindi, per venire incontro alle richieste dell’industria automobilistica, la Commissione dell’Unione Europea ha deciso di mettere mano al sistema di calcolo, rimanendo sempre nell’ottica di ridurre le emissioni di CO2, ma in modo più indulgente. La verifica non si effettuerà anno dopo anno, ma la media si calcolerà su tre anni, prendendo come riferimento il triennio 2025-2027. Un limite più morbido che consente alle case automobilistiche di avere un margine maggiore.
Stop alle auto a benzina e diesel dal 2035
La commissione UE si è dimostrata molto meno flessibile sullo stop alle auto a benzina e diesel dal 2035. La data è stata confermata.
Una posizione che scontenta i produttori di auto più piccoli e accessibili, nel timore di non riuscire ad avere tempo per riconvertire il settore della produzione. Si pensava già a una possibile vendita delle ibride plug-in dopo il 2035.
D’altra parte, con la neutralità ecologica si permette all’Unione Europea di non imporre una sola soluzione per raggiungere l’obiettivo delle zero emissioni.
Così diventa possibile optare per altre tecnologie a basso impatto ambientale e non solo per le auto elettriche.
Tra queste tecnologie alternative spiccano gli e-fuels (carburanti sintetici), ovvero combustibili liquidi prodotti attraverso processi chimici che combinano idrogeno verde e anidride carbonica catturata dall’atmosfera o da impianti industriali. Il carburante prodotto può essere utilizzato nei motori a combustione tradizionali.
Quali sono i nuovi incentivi all’acquisto di auto elettriche
Con il piano sono previsti anche incentivi per l’acquisto di auto elettriche e leasing. Si prevedono incentivi utilizzando i fondi UE già esistenti per l’erogazione di bonus per l’acquisto di auto elettriche nuove e usate. Inoltre, si pensa al rilancio del leasing come alternativa all’acquisto.
Questa mossa dovrebbe venire incontro a molte esigenze, rendendo l’elettrico più accessibile anche per i cittadini appartenenti a fasce reddituali più basse.
Per riassumere
L’Unione Europea ha presentato un nuovo piano per il settore automobilistico, con misure mirate a ridurre le emissioni di CO2 e sostenere l’industria automobilistica in difficoltà.
Il piano prevede incentivi per le auto elettriche e una soglia massima di emissioni ridotta, ma con un sistema di calcolo più flessibile. Resta confermato il divieto di vendere auto a benzina e diesel dal 2035, ma sono promosse anche alternative come gli e-fuels.
Il piano include incentivi per l’acquisto di auto elettriche e il rilancio del leasing, puntando a rendere l’elettrico più accessibile anche alle fasce di reddito più basse.
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