Mercato dell’auto in Italia: nel 2024 poche elettriche e un circolante sempre più vecchio

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito


POCHE ALLA SPINA – L’auto elettrica fatica a prendere quota in Italia: lo testimoniano le 65.626 immatricolazioni che l’Unrae (l’associazione che rappresenta le case automobilistiche estere operanti sul mercato italiano) ha registrato nel corso del 2024. Numeri, pubblicati nella XXV edizione del Book Unrae, che rappresentano il 4,2% del totale dell’immatricolato nel nostro Paese, pari a 1,559 milioni di unità, in lieve calo rispetto al 2023, ma in forte flessione (-18,7%) rispetto all’epoca pre-covid, quando nel 2019 erano state registrate 1,917 milioni di nuove auto.

Neanche le plug-in riescono a conquistare il mercato, fermandosi a una quota del 3,4% rispetto al totale. La scarsa diffusione delle auto più ecologiche, ha portato a un valore medio delle emissioni di CO2 per le nuove immatricolazioni che si attesta a 119,1 g/km, ben lontano da quello medio dei 27 Paesi europei che invece è di 107,8 g/km. Tra i mercati principali nel Vecchio Continente, con una quota del 7,6% l’Italia è nettamente il fanalino di coda per le auto “green”, superata anche dalla Spagna (11,4%) e molto lontana da Regno Unito (28,2%), Francia (25,4%) e Germania (20,3%). 

MOTIVI STRUTTURALI – Le ragioni di questo divario, secondo l’Unrae, non sono derivanti da questioni di reddito ma da altri motivi, quali incentivi inefficaci, rete di ricarica ancora inadeguata, incertezza normativa e narrazione avversa. In particolare, nonostante i 54.000 punti di ricarica, sarebbe insufficiente l’infrastruttura di ricarica pubblica: con 11 colonnine ogni 100 km di strade, l’Italia di colloca infatti al 16° posto in Europa, lontana dalla media europea di 16,4 punti di ricarica ogni 100 km (la migliora è l’Olanda con 125,2 punti/100 km).

Un altro elemento che ostacola la transizione energetica in Italia, sottolinea l’associazione, è la scarsa penetrazione di auto aziendali, generalmente più veloci nel ricambio e più aperte a nuove tecnologie. Rispetto alla Germania, dove le vetture business sono il 67,6%, l’Italia sta sotto i 26 punti percentuali, con un divario che si sta ulteriormente ampliando a causa di una regime fiscale penalizzante. Per questi motivi l’Unrae auspica la definizione di un piano pluriennale per il sostegno alla domanda di veicoli a zero o bassissime emissioni, di politiche per lo sviluppo di infrastrutture di ricarica elettrica edi una riforma del regime fiscale per le auto aziendali.

AUMENTA L’ANZIANITÀ – Se le immatricolazioni delle flotte sono in calo, aumentano quelle dei privati, che superano le 900.000 unità, per una quota del 58,5%, tornata ai livelli del 2022. Il 46,2% delle nuove targhe sono intestate a persone con oltre 55 anni, in aumento dello 0,8% per la fascia 55-65 e dell’1,9% per quella over 65.  Invecchiano i clienti e invecchia anche il parco circolante, composto alla fine del 2024 da 40,57 milioni di veicoli (+1,3% rispetto al 2023): la cronica lentezza nel ricambio del parco auto ha portato a raggiungere una media di 12,8 anni. Tra le auto circolanti, più di 8,8 milioni (21,8%) sono ante Euro 4, quindi con un’età superiore a 19 anni. Benzina e diesel rappresentano la stragrande maggioranza delle vetture essendo l’83% del totale (in lieve calo rispetto all’84,8% del 2023), mentre crescono le ibride (6,8%) e le gpl (6,7%). Le ricaricabili, elettriche o plug-in, sono 568.000 e rappresentano solo l’1,4% del totale, equamente divise. 

L’USATO VA FORTE – Diversamente dal mercato del nuovo, salgono i numeri di quello dell’usato, con 5,4 milioni di passaggi di proprietà registrati nel 2024, per un aumento pari al 7,4%. Ciò significa che per ogni auto nuova acquistata ne sono state comprate due usate, un valore comunque inferiore rispetto ai maggiori mercati europei. Mediamente, le auto passate di mano nel corso del 2024 avevano 10,6 anni, leggermente inferiore rispetto ai 10,7 del 2023.

I COLORI – Infine una nota più leggera: quali sono i colori preferiti dagli italiani quando devono acquistare un’auto nuova? Ce lo dice il grafico qui sopra dal quale si vede come a dominare siano i soliti grigio, bianco e nero che insieme fanno il 77,6% del mercato. Quarto e quinto posto per l’azzurro e il rosso.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link