La sindaca pro De Luca: «Io, socialista gaudente e liberale spero nel terzo mandato. E do la caccia ai ladri in fuga»

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di
Gabriele Bojano

Angela D’Alto sindaca di Monte San Giacomo, nel Salernitano: «Ho portato il Pd al 37 per cento, spesso non condivido la linea di Schlein»

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«Per favore, non chiamatele ronde ché io sono contraria assolutamente».
E allora cos’erano i pattugliamenti con i cittadini a caccia della banda di ladri che sta mettendo in ginocchio il Vallo di Diano?
«Era una mobilitazione spontanea di residenti e amministratori coordinata con le forze dell’ordine».

Angela D’Alto, 48 anni, indossa la fascia tricolore del comune di Monte San Giacomo (1500 abitanti) dal 2021, con una spigliatezza che la fa sembrare un’eterna ragazza. Ha già alle spalle 20 anni di “gavetta” tra consigliere, assessore e vicesindaco, e finora non si era mai trovata a dover gestire un «brutto momento» come questo. Estroversa e diretta, dice che l’unico modo di vivere che la rende felice è la socialità. Per questo motivo non disdegna di farsi la partitella a carte al bar con gli anziani o di abbracciare i bambini per strada.




















































Cosa sta succedendo?
«È in corso in tutto il Vallo di Diano un’ondata di furti negli appartamenti senza precedenti. E non solo, a Casalbuono hanno persino divelto fioriere dalle tombe, una cosa sgradevole che ci trova assolutamente impreparati, pensi che fino a non molto tempo fa nei nostri piccoli centri si stava con la porta di casa aperta».

Succede anche a Monte San Giacomo?
«Purtroppo sì, il 23 febbraio ho festeggiato il compleanno insieme ad un’altra persona nata come me nello stesso giorno. Abbiamo coinvolto mezzo paese, ci siamo divertiti. Però proprio mentre festeggiavamo sono andati a rubare a casa della sorella del vicesindaco e a casa dell’ex sindaco Nicodemo».

E poi c’è l’episodio dell’altra sera.
«Hanno cercato di forzare la porta d’ingresso di un’abitazione, con il padrone di casa che stava dentro. Per fortuna ha suonato l’antifurto e i ladri sono scappati. Erano in cinque, tre si sono immediatamente dileguati a piedi mentre altri due sono stati individuati che scappavano su per le montagne e inseguiti».

Inseguiti da chi?
«È stata una cosa spontanea, una cinquantina di persone a piedi e con le auto hanno girato per ore. Ma le nostre montagne sono sterminate, difficile rintracciarli».

C’era anche lei?
«Certo, anche se non credo di incutere chissà quale timore a una banda di ladri professionisti. Sento di ringraziare i cittadini di tutte le età che, con grande senso civico, si sono uniti a noi e alle forze dell’ordine per cercare di ripristinare la sicurezza».

Ma non crede che il ripristino della sicurezza sia un compito che spetta alle sole forze dell’ordine?
«Infatti, però qui non c’è commissariato di polizia, non c’è carcere e le forze dell’ordine sono sottodimensionate. D’accordo, non abbiamo un indice di rischiosità alto come altre zone della provincia, tipo l’agro nocerino sarnese, però da noi sta montando la psicosi. È un fatto grave e bisogna intervenire al più presto».

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Come intervenire?
«Noi tutti e quindici sindaci del Vallo di Diano abbiamo chiesto al prefetto la convocazione di una riunione urgente del comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico, però non a Salerno, in prefettura, ma qui da noi, a Padula. Per dare un segnale di vicinanza al territorio».

Lei ha scritto su fb che si continuerà a monitorare la situazione. Ma in che modo?
«Facendo sorveglianza attiva sul territorio in modo pacifico. Raccomando a tutti di restare vigili ma senza mai mettere a rischio la propria incolumità. È importante segnalare qualsiasi situazione sospetta, lasciando che siano le forze dell’ordine ad intervenire. Se no facciamo il Far West».

Lei in provincia di Salerno è tuttora la «rossa» del Pd?
«Sì, storicamente… ho iniziato a 18 anni nella Sinistra Giovanile».

«Socialista gaudente e liberale» si definisce su Facebook. Ma è iscritta al Pd e sostiene De Luca…
«Sostengo De Luca e spero che possa fare il terzo mandato».

Come si concilia con l’appartenenza al Pd?
«Ci sono tante posizioni del Pd che non mi trovano d’accordo compresa quella della Schlein sul riarmo europeo che ci mette sulla stessa linea di Lega, M5S e Orban. Diciamo che non sono un’entusiasta della segreteria Schlein».

Il Pd però sul territorio va forte.
«A Monte San Giacomo ho portato il Pd al 37% facendo campagna elettorale porta a porta. Peccato che il territorio non venga tenuto in nessuna considerazione dal partito. Hanno mandato Misiani come commissario in Campania, chi l’ha visto?».

È vero che il suo nome è nella lista dei possibili presidenti della Provincia di Salerno?
«Era, perché di fronte alla candidatura del sindaco di Salerno, Enzo Napoli, facciamo tutti un passo indietro».

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Lei è la compagna di uno storico dirigente del Partito socialista a Salerno, Gabriele Cavallaro.
«No, moglie, ci siamo sposati dopo 20 anni di convivenza. Ho fatto la gavetta pure per arrivare al matrimonio».

Mi sono dimenticato di chiederglielo: sindaco o sindaca?
«Per me è uguale. Se dici in un modo si incavolano alcuni, se dici in un altro si incavolano altri… penso che non è attraverso la declinazione al femminile che si fa rispettare la donna in politica».

6 marzo 2025 ( modifica il 6 marzo 2025 | 07:50)

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