Ulassai, domani al CAMUC la mostra “Geometrie del caso: Carolina Melis con Maria Lai”

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Al via domani, nel Museo CAMUC di Ulassai la mostra Le geometrie del caso, curata dallo storico dell’arte Marco Peri, che propone un dialogo tra le opere dell’artista e designer Carolina Melis e di Maria Lai.

In questa mostra, le Geometrie del caso di Carolina Melis dialogano con l’universo espressivo di Maria Lai, creando uno spazio di relazione inedito. L’accostamento tra le opere non è solo un confronto visivo, ma un invito a scoprire risonanze concettuali attraverso giochi di assonanze e contrasti.

Geometrie del caso esplora la relazione tra struttura e ritmo, trasformando codici e segni in racconti visivi. La ricerca espressiva si sviluppa attraverso un’astrazione geometrica essenziale e una palette cromatica netta, che generano relazioni dinamiche tra forme, superfici e spazi. Ne emerge un originale approccio narrativo, in cui sequenzialità e ritmo diventano principi compositivi fondamentali, che evocano i codici della coreografia e del design dell’animazione.

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Carolina Melis, artista italo-danese nata a Cagliari, unisce arte, artigianato e design contemporaneo. Ha studiato coreografia e animazione alla Central Saint Martins di Londra e ha lavorato con marchi internazionali, realizzando cortometraggi e video musicali. Le sue opere sono state esposte in spazi prestigiosi come il Victoria & Albert Museum e il Palais de Tokyo. Il cortometraggio Le Fiamme di Nule (2010) segna il suo ritorno in Sardegna, esplorando la tradizione tessile locale. Il progetto culmina in una mostra a Londra nel 2011, celebrando l’innovazione nella tessitura sarda. Nel 2016, il Museo Nivola in Sardegna ha ospitato la prima mostra personale di Carolina Melis sull’isola, Dove Cade l’Ombra. Ha insegnato come visiting professor in Messico, ispirando giovani designer e artigiani. Nel 2023 ha lanciato Kubikino, un progetto di arte generativa basato su forme geometriche e teorie matematiche, venduto in 28 minuti su Art Blocks. L’opera esplora il legame tra identità, maschere tradizionali e avatar digitali. Con un approccio multidisciplinare, continua a fondere tradizione e innovazione in contesti culturali globali. 

IL PROGETTOUlàssai: dove la natura incontra l’arte è il nome del progetto grazie al quale la Fondazione Stazione dell’Arte, con il concorso del Comune di Ulàssai ha ottenuto un finanziamento dell’Unione Europea attraverso il programma NextGenerationEU, nell’ambito del PNRR | Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi*.

Gli interventi riguardano la riqualificazione degli spazi pubblici, il restauro del patrimonio storico e architettonico, e la valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale, interventi che trasformeranno Ulàssai in un autentico museo a cielo aperto.

Nell’ambito del finanziamento PNRR sono previsti interventi specifici dedicati all’arte e alla cultura tra i quali la Biennale d’arte contemporanea dedicata a Maria Lai, appena conclusasi e le mostre d’arte contemporanea che si svolgeranno nel corso del 2025.

Il programma espositivo che si svolgerà dall’8 marzo al 29 novembre, è curato dallo storico dell’arte Marco Peri e punta alla sostenibilità e alla valorizzazione del patrimonio artistico e ambientale di Ulàssai, coniugando l’eredità di Maria Lai con le straordinarie risorse naturali e paesaggistiche del territorio.

Un museo in divenire. Cuore del programma sarà il CAMUC, la Casa Museo Cannas, destinato ad essere uno spazio espositivo dedicato alla promozione e alla crescita culturale e artistica di Ulàssai. Situato nel cuore del centro storico, il complesso museale comprende un edificio principale e una serie di strutture minori disposte attorno a un suggestivo cortile interno.

Grazie a un recente intervento di restauro, l’intero complesso è stato recuperato e reso accessibile al pubblico, trasformandosi in un vivace polo museale e culturale. Il CAMUC ospita mostre, convegni, workshop, laboratori e proiezioni, arricchendo ulteriormente l’offerta culturale del paese e affiancandosi alla Stazione dell’Arte per offrire un’esperienza nella cultura e nell’arte contemporanea.

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