StMicroelectronics, la protesta dei lavoratori ad Agate Brianza: «Ridateci Pasquale Pistorio»

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LA CRISI

I sindacati sono preoccupati sul futuro di Stm e chiedono un incontro urgente al ministero delle Attività produttive e al ministero dell’Economi

Di Redazione |

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«Ridateci Pistorio, con lui Stm è diventata grande». E’ quanto affermano alcuni lavoratori della Stm di Agrate Brianza che hanno partecipato a un incontro con la stampa a seguito dell’assemblea che si è tenuta nella mattinata nello stabilimento. Alla guida del gruppo italiano Sgs dal 1980, anno in cui lasciò la Motorola, l’ultraottantenne manager siciliano Pasquale Pistorio – uno dei promotori dell’Etna Valley – ha realizzato l’integrazione con la francese Thomson, per poi guidare il gruppo Stm fino al 2007.

Oggi Stm è partecipata pariteticamente dal governo italiano e da quello francese attraverso Stm Holding, che ha il 27,5% della società operativa. Il 50% della holding è in mano al ministero dell’Economia e delle Finanze,, che ha acquisito la quota nel 2010 da Cdp. L’altro 50% è detenuto da Bpi France (95% gruppo Caisse de Dépots e 5% Agenzia atomica francese).

I sindacati sono preoccupati sul futuro di Stm e chiedono un incontro urgente al ministero delle Attività produttive e al ministero dell’Economia, minacciando una grande manifestazione dei lavoratori a Roma. I segretari nazionali di Fiom Cgil Barbara Tibaldi e di Fim-.Cisl Massimiliano Nobis, hanno partecipato stamane a un’assemblea nella fabbrica di Agrate Brianza (Monza Brianza).

«Oggi c’è stata un’assemblea ad Agrate – spiega la segretaria Fiom Barbara Tibaldi – lunedì ci sarà un’iniziativa a Catania, i lavoratori sono allertati». «Stm – racconta la sindacalista – ha presentato un piano di tagli dopo aver preso un cospicuo finanziamento pubblico per ampliare questo stabilimento». “Abbiamo chiesto al governo di convocarci – sottolinea – perché non c’è trasparenza nei comportamenti e non abbiamo visto che piano industriale di sviluppo Stm ha scritto. L’unico numero che hanno dato è ‘tranquilli, non procederemo unilateralmente, ma su 3 persone che usciranno una sola rientrerà’». «Se il ministro dello sviluppo economico e il ministro dell’Economia che è comproprietario, perché Stm è una partecipata, non ci convocano, tra qualche settimana andremo a prenderci quella convocazione coni lavoratori, con la prima grande manifestazione dei lavoratori italiani sotto il ministero».

Il segretatio Fim Massimiliano Nobis ricorda che «nel settembre del 2023 il management parlava di fatturato 2028 a 20 miliardi, questo è stato sostenuto dall’amministratore delegato Jean-Marc Chery in maggio in una visita a Catania e il 2024 si è chiuso invece con 13 miliardi di fatturato». «Chiaramente errori ce ne sono stati tanti – sottolinea – perché un management che sbaglia di così tanto una previsione vuol dire o che non è capace o che ha nascosto qualcosa».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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