Regime forfettario: conviene davvero per la tua attività? – Francesco Schimmenti

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Il regime forfettario è spesso visto come la soluzione ideale per chi vuole aprire una partita IVA con pochi adempimenti e una tassazione agevolata. Ma è davvero la scelta migliore per tutti? Vediamo insieme vantaggi, svantaggi e situazioni in cui conviene (o meno) adottarlo.

Cos’è il regime forfettario?
Il regime forfettario è un regime fiscale agevolato destinato a lavoratori autonomi e piccole imprese che rispettano determinati requisiti, tra cui un limite di fatturato annuo (attualmente fissato a 85.000 euro). Questo regime prevede una tassazione sostitutiva al 15% (o al 5% per i primi cinque anni di attività) e una gestione contabile semplificata, senza obbligo di IVA e con minori adempimenti fiscali.
Per accedere al regime forfettario, oltre al limite di fatturato, occorre rispettare altri criteri, come l’assenza di partecipazioni in società di persone o in S.r.l. con attività riconducibile alla stessa partita IVA e il non superamento di specifici limiti di spesa per collaboratori e beni strumentali.

I vantaggi principali
1. Tassazione agevolata: l’imposta sostitutiva è inferiore rispetto alle aliquote IRPEF progressive dei regimi ordinari, con un’aliquota unica del 15% (o 5% per i primi cinque anni di attività).
2. Meno burocrazia: non si applica l’IVA, non si devono redigere bilanci complessi e si semplificano le dichiarazioni fiscali. Inoltre, non è obbligatorio l’invio telematico della fattura elettronica, tranne per specifiche categorie.
3. Contributi INPS ridotti: per alcune categorie (artigiani e commercianti), è possibile richiedere una riduzione dei contributi previdenziali.
4. Maggior prevedibilità fiscale: grazie all’applicazione di un coefficiente di redditività fisso, l’imprenditore può calcolare facilmente il proprio reddito imponibile e stimare il carico fiscale.

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Gli svantaggi da considerare
1. Niente detrazione costi: nel regime forfettario le spese non vengono dedotte analiticamente, ma si applica un coefficiente di redditività fisso in base all’attività. Questo può penalizzare chi ha spese operative elevate.
2. Limite di fatturato: se l’attività cresce e supera gli 85.000 euro annui, si esce dal regime e si passa alla tassazione ordinaria con possibili impatti sulla gestione fiscale.
3. Esclusione dal recupero IVA: chi ha spese rilevanti (ad esempio per acquisto macchinari o beni strumentali) potrebbe trovare più conveniente un regime ordinario.
4. Esclusione da alcuni incentivi e agevolazioni: alcuni contributi statali e incentivi fiscali sono riservati alle imprese in regime ordinario e non accessibili ai forfettari.
5. Difficoltà nelle relazioni B2B: i clienti con partita IVA potrebbero preferire fornitori in regime ordinario per poter detrarre l’IVA dalle fatture ricevute.

Per chi è davvero conveniente?
Il regime forfettario conviene soprattutto a chi:
• Ha bassi costi di gestione e spese contenute.
• Non ha necessità di scaricare l’IVA sugli acquisti.
• Si trova nei primi anni di attività e può beneficiare della tassazione al 5%.
• Non prevede di superare i limiti di fatturato a breve termine.
• Svolge un’attività di consulenza o professionale con margini elevati.
• Opera prevalentemente con clienti privati (B2C), per i quali l’assenza di IVA in fattura non rappresenta un problema.

Esempi pratici
• Un consulente informatico con spese limitate e fatturato sotto gli 85.000 euro può trovare il regime forfettario molto conveniente.
• Un commerciante che acquista e rivende merce con margini ridotti potrebbe invece beneficiare di un regime ordinario, poiché recupererebbe l’IVA sugli acquisti e dedurrebbe i costi analiticamente.
• Un professionista con prospettive di crescita rapida potrebbe preferire il regime ordinario per evitare il passaggio obbligato al superamento del limite di fatturato.

Conclusione
Scegliere il regime fiscale giusto può fare la differenza per la tua attività. Se hai dubbi e vuoi capire quale soluzione è più adatta alle tue esigenze, contattaci per una consulenza personalizzata: insieme troveremo la strategia fiscale migliore per far crescere il tuo business senza brutte sorprese.

Dott. Francesco Schimmenti



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