Orticoltura terapeutica e disabilità: cosa serve

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L’orticoltura terapeutica, conosciuta anche come ortoterapia, è una pratica che i terapisti possono decidere di inserire nel trattamento di pazienti con disabilità: alla base di questo approccio troviamo il concetto secondo cui la relazione con la natura e le attività, progettato da un terapista formato, a contatto con le piante possono favorire e potenziare lo sviluppo di abilità motorie, cognitive e relazionali.

Scopo dell’orticoltura terapeutica, attraverso il potenziamento e consolidamento della parte   sana del paziente, è incoraggiare e orientare la relazione con la natura per migliorare la qualità di vita della persona e per aiutarla a raggiungere il suo massimo livello di benessere psicofisico, l’autonomia e l’autodeterminazione.

Dati i presupposti, l’orticoltura terapeutica richiede necessariamente l’uso di competenze, strumenti e supporti materiali dedicati: in questo articolo analizziamo alcuni tra quelli più usati dai terapisti.

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Benefici potenziali dell’orticoltura terapeutica

L’orticoltura terapeutica può trovare utilizzo in diversi contesti, dai disturbi del comportamento alle disabilità fisiche. In particolare, risulta utile in tutte le situazioni in cui il terapista può trovare necessario stimolare i sensi, incoraggiare il movimento fisico e le autonomie, favorire la capacità di concentrarsi, migliorare le funzioni esecutive, alleviare lo stress, aumentare le abilità relazionali, interpersonali e comunicative, incrementare lo stato di benessere psicologico. 

Parliamo quindi di una pratica che integra il potere curativo della natura con approcci terapeutici moderni creando un ambiente sicuro, stimolante e rilassante, offrendo nuove possibilità di riabilitazione e crescita personale e, soprattutto, configurandosi come un ulteriore strumento al servizio dei professionisti.

Leggi anche “Ortoterapia: cos’è e come usarla nel trattamento di autismo e demenza

Spazi e materiali dedicati all’ortoterapia per disabili

I terapisti che scelgono di includere l’ortoterapia nei trattamenti devono confrontarsi con la necessità di spazi e materiali che facilitino l’interazione  con la natura e i suoi elementi   curativi accessibili e sicuri, adatti a facilitare la mobilità e prevenire eventuali rischi. In base agli spazi a disposizione, si procede a scegliere i materiali e gli accessori più adeguati ai bisogni del paziente per raggiungere i suoi obiettivi terapeutici.

Per spazi all’aperto, le strutture in legno rialzate sono spesso essenziali: permettono di lavorare comodamente senza doversi chinare, rendendo più agevole la cura delle piante anche per chi ha difficoltà motorie. Importante è inserire delle sedute comode per favorire il lavoro, la meditazione, l’osservazione della natura e la socializzazione.


Rialzo in legno – Borgione

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In spazi chiusi o limitati, come terrazze, balconi e aule, i vasi modulari e i giardini verticali risultano spesso essenziali: anche qui, vasi leggeri e facili da spostare sono preferibili, mentre attrezzi di piccole dimensioni, come palette, rastrelli e cesoie, dovrebbero avere manici ergonomici e antiscivolo per facilitare l’uso anche a chi ha poca forza o problemi di destrezza manuale.

Infine, l’importanza della sicurezza non deve essere sottovalutata: guanti protettivi e cappelli per il sole sono accessori utili per prevenire lesioni e mantenere il comfort durante le sessioni di orticoltura.

Due palette e un piccolo rastrello per il giardinaggio

Attrezzi da giardinaggio – Borgione

Piante e sementi facili da coltivare

Una volta stabiliti spazi e materiali, il terapista sceglie solitamente piante che siano facili da coltivare e che offrano risultati visibili rapidamente, per mantenere alta la motivazione e il senso di realizzazione. È importante diversificare il più possibile le specie con foglie e fiori a scalare con tessiture, forme, colori e profumi diversi, in modo che ci sia possibilità di attività e stimolazioni  tutto l’anno.

  • Piante aromatiche come basilico, prezzemolo, menta e rosmarino: crescono velocemente, sono robuste e possono essere coltivate sia all’aperto che in vaso, rendendole adatte anche per piccoli spazi o ambienti interni. Offrono inoltre una stimolazione sensoriale completa, coinvolgendo il tatto, l’olfatto e, in alcuni casi, il gusto.
  • Lattuga e insalate a foglia verde sono facili da piantare e da raccogliere. Crescono rapidamente e non richiedono attenzioni particolari. 
  • I pomodori ciliegini sono semplici da coltivare in vaso o in un giardino e, grazie alla loro crescita verticale, occupano poco spazio.
  • Le fragole sono un’altra coltura adattabile che offre grandi soddisfazioni. Sono piante perenni, crescono bene sia a terra che in vaso e danno frutti colorati e saporiti, perfetti per stimolare i sensi.
  • Legumi come piselli e fagiolini. I semi sono di facile manipolazione e la pianta ha un ciclo vegetativo rapido che da sempre risultati positivi sia all’aperto che indoor.
  • Fiori come calendule, nasturzi, girasoli, zinnie, lavanda, nigella, alisso, tageti, tulipani, narcisi, settembrini, sono facili da coltivare, stimolano tutti i sensi apportando bellezza, biodiversità oltre ad essere preziosi per gli impollinatori.
erbe aromatiche per orticoltura terapeutica

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Erbe aromatiche – Borgione

Articolo redatto in collaborazione con la Dottoressa Margherita Volpini



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