L’open innovation di Prysmian: così l’azienda dei cavi cerca innovazione nelle startup

“Prysmian è una grande azienda manifatturiera e fino a qualche anno fa non era abituata a trattare con le startup. Era una questione di mentalità. Ma le cose stanno cambiando molto rapidamente. Ora siamo interessati a individuare opportunità che aggiungano funzionalità al nostro core business o a soluzioni che possano aumentare il valore aggiunto delle nostre offerte”. Sono le parole di Luca De Rai, Group R&D VP Energy and Innovation di Prysmian, azienda con sede a Milano, specializzata nella produzione di cavi per applicazioni nel settore dell’energia e delle telecomunicazioni. 

È significativo che queste parole siano state pronunciate a un evento sul venture capital, una delle principali fonti di finanziamento delle startup. L’evento era la presentazione, a febbraio 2025, di “State of Italian VC”, il report di P101 con tutti i dati sull’evoluzione di questa forma di finanziamento in cui gli investitori forniscono capitali alle startup e alle piccole imprese con un potenziale di crescita elevato in cambio di una partecipazione azionaria.

In quel contesto, De Rai ha appunto delineato le modalità di collaborazione del suo Gruppo con le realtà innovative.

Ma vediamo innanzitutto cosa fa Prysmian e come si sta dedicando all’innovazione e all’open innovation.

Prysmian Group: cos’è, cosa fa, i numeri

Prysmian Group si posiziona come leader mondiale nel settore dei sistemi in cavo per l’energia e le telecomunicazioni. Con sede principale a Milano, l’azienda ha una presenza capillare in oltre 50 paesi, con 109 stabilimenti produttivi e 27 centri di ricerca e sviluppo. Questa rete operativa supporta un organico di oltre 33.000 dipendenti, contribuendo a generare un fatturato che nel 2023 ha superato i 15 miliardi di euro.

Prysmian offre soluzioni innovative e ad alte prestazioni in quattro segmenti chiave: Trasmissione, Power Grid, Elettrificazione e Soluzioni Digitali.

Nel campo della trasmissione, l’azienda si distingue per la produzione di cavi sottomarini all’avanguardia, essenziali per lo sviluppo di parchi eolici offshore e interconnessioni energetiche tra paesi. Un esempio emblematico è il progetto NeuConnect, che mira a creare la prima interconnessione diretta tra Regno Unito e Germania, per il quale Prysmian sta producendo 725 km di cavi presso il suo stabilimento di Arco Felice in Italia.

Nel settore delle Power Grid, fornisce soluzioni per l’ammodernamento e il potenziamento delle reti elettriche, facilitando l’integrazione delle energie rinnovabili e migliorando l’efficienza della distribuzione energetica.

Per quanto riguarda l’elettrificazione, Prysmian offre una vasta gamma di cavi e sistemi per applicazioni industriali, edili e infrastrutturali.

Nel campo delle soluzioni digitali, l’azienda è all’avanguardia nella produzione di cavi in fibra ottica e sistemi di connettività, essenziali per l’espansione delle reti 5G e la digitalizzazione industriale.

Come innova Prysmian: le attività di ricerca e sviluppo

L’innovazione rappresenta il cuore pulsante della strategia di Prysmian Group, con un impegno annuale di oltre 100 milioni di euro in attività di ricerca e sviluppo.

Un esempio di questa spinta innovativa è lo sviluppo della fibra ottica BendBrightXS 180µm, riconosciuta come la più sottile fibra insensibile alla piegatura nel settore. Questa innovazione ha permesso la creazione di cavi come il SiroccoEXTREME, che vanta 576 fibre in un diametro di soli 8,2 mm, offrendo una densità di fibre senza precedenti di 10,9 fibre per mm².

Nel campo dell’energia, Prysmian ha introdotto la tecnologia P-Laser per i sistemi in cavo, che combina una maggiore capacità di trasmissione con una sostenibilità ambientale migliorata, utilizzando materiali 100% riciclabili e riducendo le emissioni di carbonio del 40%.

Questo approccio innovativo si allinea con l’impegno dell’azienda verso la sostenibilità, come evidenziato dal piano di investimento di 450 milioni di euro entro il 2020 per azzerare le emissioni di CO2 del Gruppo.

La ricerca di Prysmian si estende anche al settore dei cavi sottomarini, dove l’azienda ha sviluppato soluzioni innovative come i cavi con armatura sintetica, capaci di operare a profondità superiori ai 3.000 metri. Questa tecnologia è stata implementata sulla nuova nave posacavi Leonardo da Vinci, varata nel 2021, che rappresenta lo stato dell’arte nella posa di cavi sottomarini.

Il Gruppo e le startup: quali caratteristiche per la collaborazione

In questa ottica, si inserisce la collaborazione con le startup, di cui ha parlato il manager di Prysmian all’incontro organizzato da P101.

“Portiamo alle startup e alle realtà innovative il nostro know-how e facciamo accordi per aiutarle a consolidare la loro attività. Proponiamo loro di lavorare per noi, acquistando la loro tecnologia o parte del progetto per esporle al mercato. Facciamo così confluire la tecnologia della startup nei nostri prodotti e utilizziamo la nostra base clienti per verificarne l’efficacia”.

È un cammino iniziato una quindicina di anni fa. “Stringemmo accordi con un professore universitario, creammo una startup: oggi quella startup è diventata una divisione aziendale” rievoca Luca De Rai. “Oggi abbiamo dato vita a Corporate Hanger”.

Corporate Hangar: il motore dell’innovazione di Prysmian Group

Nel 2017, Prysmian Group ha compiuto un passo significativo verso il potenziamento della sua capacità innovativa con la co-fondazione di Corporate Hangar, un’iniziativa strategica progettata per identificare, sviluppare e realizzare idee promettenti senza interferire con il consolidato modello di business del Gruppo.

Questa collaborazione segue un modello di business articolato in tre fasi distinte, ciascuna delle quali è progettata per nutrire e far crescere le idee innovative dall’incubazione iniziale fino all’integrazione completa nel portafoglio Prysmian.

Una strategia chiave in questo senso è la creazione di una “Corporate Entrepreneurship Machine”, un sistema che mira a coltivare una cultura interna di innovazione e imprenditorialità. Questo approccio non solo stimola la creatività dei dipendenti, ma anche cambia il ritmo della crescita aziendale, permettendo alle organizzazioni di adattarsi rapidamente alle nuove opportunità di mercato.

Un altro elemento fondamentale per accelerare la crescita attraverso l’innovazione è il “What’s Next Mapping”. Questo processo strategico aiuta le aziende a tracciare il loro percorso di innovazione e a identificare opportunità promettenti per accelerare la crescita.

Il “Corporate Venture Building“ rappresenta un’altra strategia chiave per l’innovazione aziendale. Questo approccio si concentra sullo sviluppo di opportunità di crescita dirompenti nelle aree adiacenti al core business dell’azienda. Attraverso il Corporate Venture Building, le organizzazioni possono esplorare nuovi mercati e modelli di business senza compromettere le loro operazioni principali. Questo processo spesso comporta la creazione di unità aziendali semi-autonome o spin-off che possono operare con maggiore agilità e flessibilità rispetto alla società madre.

Infine, la “Start-up Alliance” emerge come una strategia efficace per le aziende che cercano di accelerare la loro crescita attraverso l’innovazione. Questa strategia prevede la collaborazione con startup dinamiche e innovative per sfruttare il loro spirito imprenditoriale e le loro idee all’avanguardia.

La corporate entrepreneurship: il caso Alesea

Il caso Alesea rappresenta un esempio della strategia di corporate entrepreneurship adottata da Prysmian Group, dimostrando come l’azienda sia in grado di coltivare l’innovazione interna e trasformarla in soluzioni di mercato tangibili. Lanciata nel 2019, Alesea è una soluzione IoT avanzata che rivoluziona la gestione delle bobine di cavi, un aspetto cruciale ma spesso trascurato nella catena logistica del settore. Questa innovazione trasforma le bobine da semplici elementi di imballaggio a veri e propri asset intelligenti, offrendo ai clienti di Prysmian un valore aggiunto significativo in termini di efficienza operativa e sostenibilità.

“All’inizio – conclude De Rai – teniamo le startup ‘protette’ nell’ambiente della company e le facciamo crescere. Per quelle che abbiamo accelerato l’approccio è stato questo. Per noi è una importante occasione di innovazione”.