Lezioni sui cambiamenti climatici aperte alla cittadinanza. La scelta dell’Università di Parma

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L’Università di Parma ha deciso di rendere fruibili a tutte le persone interessate, e non solo alla comunità studentesca, le lezioni del corso “Cambiamenti climatici” tenute dal professor Stefano Caserini, delegato del Rettore su questo tema specifico, per fornire la possibilità di approfondire le tematiche della crisi climatica.

Il corso, iniziato il 25 febbraio, è articolato in dodici incontri che si tengono il martedì mattina dalle 10.35 alle 12.15 ed è già aperto a tutte le studentesse e gli studenti dell’ateneo, senza alcun prerequisito, e le lezioni saranno fruibili da remoto sulla piattaforma Teams oltre a rimanere registrate e disponibili sulla pagina internet dedicata.

Il professor Caserini è già titolare di un insegnamento sulla Mitigazione dei cambiamenti climatici e dell’impatto ambientale rivolto agli studenti di Ingegneria ambientale, in cui si affrontano aspetti più tecnici e specialistici della disciplina. Per questa occasione ha deciso invece di realizzare un corso differente sui cambiamenti climatici che offra una panoramica sulle maggiori questioni che riguardano questo fenomeno, partendo dalle basi della scienza del clima e dalle fonti scientifiche per passare agli impatti della crisi climatica, alle azioni di mitigazione da realizzare nei vari settori industriali e alle conseguenze politiche e sociali di queste azioni.

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Caserini svolge da anni attività di ricerca accademica sull’inquinamento atmosferico, sulle emissioni climalteranti e sulle strategie per ridurle, e anche sulla comunicazione dei cambiamenti climatici, ma è anche una voce autorevole del dibattito pubblico italiano: ha pubblicato tra gli altri i libri “Il clima è già cambiato (Edizioni Ambiente, 2019) e “Sex and the Climate” (People, 2022), dal quale ha tratto una conferenza-spettacolo in cui unisce l’approfondimento specialistico al racconto tramite immagini e musica. Infine, il professore ha fondato il blog di divulgazione scientifica climalteranti.org, cura da anni la rubrica “Il clima è (già) cambiato” su Altreconomia ed è uno dei membri fondatori dell’associazione “Italian Climate Network”.

“In un momento storico in cui la Scienza del clima è particolarmente sotto attacco e gli scenari sull’innalzamento delle temperature vengono trascurati, è importante fare il possibile per informare e formare le persone”, racconta Caserini ad Altreconomia. “Il corso ha un taglio divulgativo, non si concentra solo sulle basi della scienza climatica ma anche sulle azioni e sulle politiche per affrontare questa crisi, mostrando infine le opportunità che potranno realizzarsi grazie alla transizione dai combustibili fossili”.

Nelle lezioni verranno trattati anche la storia dei negoziati sul clima (dalla Convezione di Rio del 1992 all’Accordo di Parigi del 2015) e le politiche climatiche implementate a livello italiano ed europeo. Infine, gli ultimi incontri saranno dedicati agli impatti sulla società della crisi climatica e della transizione energetica, con un focus sul ruolo dell’attivismo e sulla comunicazione dei cambiamenti climatici.

“Nel corso aperto al pubblico ho deciso di unire linguaggi diversi, nel programma sono presenti i documenti tecnici dell’Ipcc, Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico creato dalle Nazioni unite per riassumere la conoscenza sul tema, ma anche dei brani di letteratura di Isaac Asimov e di Primo Levi o anche consigli d’ascolto di podcast”, racconta Caserini. “Il mio obiettivo è di fare delle lezioni in cui ci si avvicina alle scienze sociali, in cui c’è un’apertura verso ambiti diversi, infatti si sono iscritti vari studenti provenienti dalle facoltà umanistiche come quella di lettere o di filosofia”. Finora un centinaio di persone hanno seguito collegandosi da remoto le prime due lezioni, una risposta che conferma l’interesse delle persone tenuto conto che questo è il primo anno in cui il corso viene reso disponibile online.

La decisione dell’Ateneo di rendere fruibili le lezioni rientra all’interno dell’iniziativa Parma Città Climate Neutral 2030 promossa dal Comune, un piano che comprende azioni per ridurre le emissioni e incentivare l’adattamento alla crisi climatica.  Inoltre l’Università di Parma è una delle realtà fondatrici della rete “Eu Green, Alleanza universitaria europea per la sostenibilità, la crescita responsabile, l’educazione inclusiva e l’ambiente”, il cui obiettivo è di promuovere la sostenibilità in tutti gli aspetti dell’università, dalla didattica e ricerca fino alla mobilità studentesca.

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