Il Festival potrebbe davvero non farsi più a Sanremo, scelta Torino come meta del nuovo Festival della Musica Italiana

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 


Dopo la gara indetta dal Comune ligure, la Rai lavora ad un piano B da realizzare in un’altra città. Si valuta Torino dove fu organizzato l’Eurovision 2022. L’evento manterrebbe comunque la funzione di selezionare il rappresentante italiano per l’ESC.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

È tutto vero. La Rai sta lavorando a un piano alternativo per il Festival di Sanremo dopo la decisione del Comune ligure di indire una gara per l’assegnazione dell’evento. Secondo quanto riporta l’Adnkronos, la tv pubblica sta studiando la possibilità di organizzare un nuovo festival in un’altra città. D’altronde, la stessa dirigenza Rai a una domanda del collega Andrea Parrella rispose così a Fanpage.it, blindando l’evento e il suo conduttore: “Carlo Conti non potrebbe condurre il Festival se non in Rai”.

La contromossa della Rai: nasce il Festival della Musica Italiana

Lo fa sapere l’Adnkronos. Il servizio pubblico attende di conoscere nei dettagli la delibera con cui il Comune di Sanremo ha deciso di disegnare il bando per la gara, ma nel frattempo si sta già muovendo per approntare un’ipotesi alternativa. La conseguenza più logica sarebbe immaginare l’organizzazione in un’altra località di un festival che avrà necessariamente alcune caratteristiche diverse. A partire dal nome: non più “Festival della Canzone Italiana”, denominazione legata storicamente a Sanremo e quindi potenzialmente soggetta a contese di copyright, ma un titolo alternativo che potrebbe essere “Festival della Musica Italiana” o qualcosa di simile. L’evento manterrebbe comunque, visto che la Rai è membro dell’European Broadcasting Union (EBU), la funzione di selezionare il rappresentante italiano all’Eurovision Song Contest.

La location: Torino perché ha già ospitato con successo l’Eurovision

Per quanto riguarda la location, si è già parlato insistentemente di Torino negli ultimi mesi, ma secondo quanto appreso dall’Adnkronos non è stata ancora presa alcuna decisione definitiva. Il capoluogo piemontese viene citato al momento solo come esempio, in virtù del fatto che nel 2022 ha ospitato un’edizione dell’Eurovision Song Contest particolarmente riuscita, che ha ottenuto il plauso dell’EBU. La scelta della città dipenderà non solo dalla presenza di strutture adeguate ad ospitare un simile evento, ma anche dalla qualità dell’eventuale accordo con l’amministrazione comunale. La Rai, comprensibilmente, punterà ad una convenzione lunga e inattaccabile, che metta al riparo da quanto accaduto con Sanremo. Nel frattempo, il servizio pubblico aspetta di leggere nella sua interezza la delibera con cui il Comune ligure istituisce il bando di gara. Una delibera che, stando alle anticipazioni, avrebbe piuttosto irritato i vertici di viale Mazzini, sia per la richiesta di un cospicuo aumento economico (la base d’asta sarebbe di 6,5 milioni l’anno, contro gli attuali 5 previsti dall’ultima convenzione), sia per l’inserimento della richiesta vincolante di realizzare ben altri 4 programmi tv in onda dalla città dei fiori.

Il Festival resta a Sanremo solo con le stesse condizioni degli ultimi anni

Il Comune, dal canto suo, ha fatto sapere che la delibera è il frutto di una riflessione sulle tempistiche necessarie per l’organizzazione di un evento che richiede lunghi tempi di preparazione. Non sarebbero invece molte le speranze riposte nell’esito del ricorso in appello al Consiglio di Stato, dopo la decisione del TAR della Liguria che a dicembre ha dichiarato illegittimo l’affidamento diretto (senza gara) alla Rai dell’organizzazione del Festival. Il ricorso verrà dibattuto nel merito il prossimo 22 maggio.

Nonostante questi sviluppi, in Rai si comincia tradizionalmente a lavorare all’edizione successiva del Festival il giorno dopo la finale di ogni anno. La prima opzione dell’azienda resterebbe comunque il festival a Sanremo, se potessero ripetersi le condizioni degli ultimi anni. Quel che è certo è che il servizio pubblico non può rinunciare a quello che è l’evento dell’anno per l’intrattenimento televisivo: una kermesse che illumina ben più di una settimana di programmazione e che ha totalizzato nell’ultima edizione oltre 65 milioni di raccolta pubblicitaria, con un trend continuamente in crescita negli ultimi 6 anni. Quindi, che sia a Sanremo o altrove, questo festival dovrà comunque essere realizzato.





Source link

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link