Il 15 marzo si celebra la Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla, dedicata ai disturbi del comportamento alimentare (DCA) o disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. Negli ultimi anni, se ne parla sempre più apertamente, e questo è un segnale ambivalente.
“Purtroppo”, perché indica una diffusione crescente di questa manifestazione del disagio psichico, coinvolgendo sempre più spesso anche persone molto giovani.
“Per fortuna”, perché l’unico modo per affrontare un problema è riconoscerlo e dargli un nome.
Attribuire un nome significa effettuare una diagnosi accurata, formulata da medici esperti. I disturbi del comportamento alimentare non sono né un capriccio né una semplice “fase passeggera”, ma patologie complesse che coinvolgono corpo e mente. La precisione diagnostica è fondamentale: sottovalutare il problema o, al contrario, attribuire etichette superficiali può essere dannoso, perché non tiene conto della complessità psicologica della persona.
Solo una diagnosi corretta permette di indirizzare chi soffre verso un percorso di cura adeguato, che deve necessariamente essere multidisciplinare, coinvolgendo specialisti in nutrizione clinica, psichiatri e psicoterapeuti. Una rete di supporto è essenziale, sia per il paziente che per la sua famiglia.
In un’ottica più ampia, dare un nome ai problemi è il primo passo per affrontarli, abbattere pregiudizi e combattere lo stigma ancora radicato attorno alla salute mentale. La parola “psichiatria” evoca ancora timori e paure di emarginazione. Alcune patologie psichiatriche, tra cui i disturbi alimentari, sono state storicamente associate a contesti familiari disfunzionali, contribuendo a isolare ulteriormente pazienti e familiari, con una lettura riduttiva e fuorviante della malattia. Fortunatamente, negli ultimi decenni si sono fatti passi avanti, anche se non ancora sufficienti. Il cambiamento riguarda non solo le modalità di cura, ma anche l’atteggiamento nei confronti di chi soffre, con un coinvolgimento attivo dei familiari nel processo di recovery, come alleati e non come colpevoli.
Parlare apertamente di salute mentale e disturbi alimentari è essenziale, ma va fatto con consapevolezza. Il confine tra prevenzione e rischio di induzione può essere sottile: non è solo importante “se” se ne parla, ma “come” se ne parla.
Quest’anno, la struttura complessa a direzione universitaria Psichiatria, diretta dalla professoressa Patrizia Zeppegno ha scelto di affrontare il tema da un punto di vista multidisciplinare, confermando una tradizione consolidata. L’incontro tra saperi e prospettive differenti rappresenta sempre un’opportunità di approfondimento. Per questo, è stata organizzata una mattinata aperta a studenti, personale dell’Università del Piemonte Orientale (UPO) e cittadinanza.
Quando: 14 marzo, ore 9-13
Dove: Aula Magna, Palazzo BelliniVia Solaroli 17, Novara
Aula Magna Palazzo Bellini
14 marzo 2025, ore 9-13
Evento aperto a studentesse e studenti UPO, PTA, docenti, popolazione.
Organizzato dalla Cattedra di Psichiatria UPO,
Prof.ssa Patrizia Zeppegno, Prof.ssa Carla Gramaglia.
POSTI TOTALI: 120 – Assegnazione in base all’ordine di iscrizione, da
effettuarsi inviando una email a: carla.gramaglia@med.uniupo.i
Interverranno esperti di diversi ambiti:
Psichiatria
Antropologia – Professor Davide Porporato
Sociologia – Dottoressa Alba Angelucci
Giornalismo sportivo – Alessandro Acton, che intervisterà l’ex-pallavolista Rachele Sangiuliano
Dietetica e nutrizione clinica – Dott.ssa Carolina Scaglia (AOU Maggiore della Carità di Novara)
Novità di quest’anno: lo spazio “Largo ai giovani!”, dedicato agli studenti UPO. Il rapporto con il corpo, il peso e l’alimentazione evolve nel tempo e nei diversi contesti culturali, e il contributo delle nuove generazioni è fondamentale per comprendere queste trasformazioni.
Il focus della mattinata non sarà tanto su “cosa” sono i disturbi alimentari, ma su come il significato che attribuiamo a corpo e cibo possa aiutarci a decodificare questa forma di disagio.
“Giornata nazionale dedicata ai disturbi del comportamento alimentare” – Maggiore Informazione
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