Blitz a Napoli e Salerno, 51 arresti per droga: donna spacciava con neonato

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Blitz antidroga tra Napoli e Salerno: 51 arresti, donna spaccia la droga con neonato. 19 chili di cocaina sequestrati, 8 milioni di euro movimentati. Sacerdote indagato per falso.


Una donna che spaccia droga tenendo in braccio un neonato, un sacerdote indagato per falso e un’organizzazione che movimentava 8 milioni di euro. È questo lo scenario emerso da un’operazione congiunta dei Carabinieri e della Procura di Torre Annunziata, che ha portato all’esecuzione di 51 misure cautelari per detenzione e spaccio di droga in diverse città delle province di Napoli e Salerno. L’indagine è coordinata dal procuratore Nunzio Fragliasso.

Le città interessate dal provvedimento emesso dal gip del tribunale torrese su richiesta della Procura sono state, oltre a Torre Annunziata, anche Boscoreale, Castellammare di Stabia, Lettere, Sant’Antonio Abate e Trecase (tutte del Napoletano); Angri, Agropoli, Capaccio, Battipaglia e Scafati (nel Salernitano); Catania. Alcuni degli indagati risultano inoltre già detenuti presso le carceri di Parma, Vibo Valentia, Sulmona, Benevento e Viterbo. Dei 51 coinvolti, 15 sono destinatari di provvedimento di custodia cautelare in carcere, 17 sono stati posti agli arresti domiciliari e 19 all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria: le accuse sono di detenzione illecita e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina.

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“MARIA A’ PAZZA”, IL SACERDOTE E LE ALTRE FIGURE CHIAVE

Tra gli arrestati spicca “Maria a’ pazza”, soprannominata anche “penna”, che gestiva una fiorente piazza di spaccio acquistando ingenti quantità di cocaina. I Carabinieri, dopo mesi di indagini, hanno documentato come alcune donne sfruttassero la presenza di neonati per eludere i controlli.

Un sacerdote è indagato per falso nell’ambito delle verifiche su uno degli indagati, ma non è coinvolto nello spaccio. Il giudice ha ritenuto di non emettere nei confronti del sacerdote alcuna misura cautelare: il pm aveva chiesto il divieto di dimora in provincia di Napoli. Nessuna relazione tra il prete e lo spaccio di droga è emersa nel corso degli accertamenti dei militari dell’arma che oggi hanno notificato 15 arresti in carcere, 17 arresti ai domiciliari e 19 obblighi di presentazione ai carabinieri.

LE TECNICHE DI SPACCIO DELLA DROGA TRA NAPOLI E SALERNO

L’operazione ha portato all’individuazione di 15 piazze di spaccio e al sequestro di 19 kg di cocaina e oltre 500.000 euro in contanti. 15 persone sono state arrestate in carcere, 17 ai domiciliari e 19 hanno l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Le indagini sono partite da Torre Annunziata. I carabinieri per diversi mesi hanno tenuto sotto osservazioni le mosse dei presunti pusher. Stando a quanto ricostruito, alcuni degli indagati si sarebbero avvalsi di “corrieri” provenienti da Napoli e Roma, mentre la mole degli “affari” si sarebbe aggirata attorno agli 8 milioni di euro. Le indagini, che si sono avvalse di un’ampia attività di intercettazione telefonica e ambientale portata avanti dagli inquirenti per diversi mesi, avrebbero consentito di documentare e ricostruire le “attività” di quindici piazze di spazio presenti in diverse città delle province di Napoli e di Salerno, consentendo il recupero e il sequestro complessivamente di 19 chilogrammi di cocaina.

Per provare a sfuggire alla cattura, stando sempre a quanto appurato dai militari dell’Arma, alcuni degli indagati si sarebbero serviti delle abitazioni di incensurati ed anziani per occultare ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti. Dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata viene infine evidenziato che «nel corso delle indagini, gli inquirenti hanno operato sette arresti in flagranza di reato, individuando anche soggetti in possesso di armi detenute illegalmente».

«LO STATO C’È»: L’APPELLO ALLA DENUNCIA

«Queste operazioni dimostrano ancora una volta che lo Stato c’è e che la criminalità si può e si deve vincere». A parlare è il presidente di Sos Impresa-Rete per la legalità, Luigi Cuomo, che esprime così il proprio apprezzamento per il lavoro svolto dalle forze dell’ordine e dalla magistratura in merito all’operazione che ha portato oggi all’esecuzione di un’ordinanza cautelare nei confronti di 51 soggetti a vario titolo coinvolte nella detenzione e nello spaccio di droga nel Napoletano e nel Salernitano.

«Grazie all’incessante lavoro della Procura di Torre Annunziata e dei carabinieri del gruppo di Torre Annunziata – prosegue Cuomo in una nota – si restituisce fiducia ai cittadini onesti e si conferma che la legalità può e deve prevalere. Il nostro appello è che sempre più cittadini trovino il coraggio di denunciare e di collaborare con le istituzioni per liberare i nostri territori dalla morsa della criminalità».

Nell’occasione, Sos Impresa-Rete per la legalità conferma il proprio “impegno a supportare chi denuncia e a promuovere la cultura della legalità, ribadendo la propria disponibilità ad affiancare le vittime dell’usura e del racket in tutte le fasi, anche giudiziarie, in modo gratuito e solidaristico». «L’operazione di oggi – conclude il comunicato – è un ulteriore tassello nella lotta alla criminalità e conferma che il contrasto al traffico di droga e alle organizzazioni criminali è una priorità per le istituzioni e per tutti i cittadini onesti che vogliono un futuro libero dalla paura e dall’oppressione».

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