quali sono le migliori alternative per ascoltare musica in streaming

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Ecco una breve guida per trovare l’alternativa perfetta a Spotify. Dalle più conosciute come Amazon e Apple Music, fino al mercato indipendente dove è possibile trovare app gratuite per scoprire nuova musica, sostenere gli artisti emergenti e uscire dalla trappola dell’algoritmo.

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Non c’è solo Spotify. Il colosso dello streaming ha conquistato l’industria musicale, ha oltre 600 milioni di utenti e domina il settore. Eppure l’azienda è stata anche criticata per la bassa remunerazione degli artisti e la gestione degli algoritmi di scoperta musicale, che finiscono per riprodurre in loop gli stessi brani incastrando l’ascoltatore nella ruota algoritmica del criceto. Per fortuna le alternative ci sono. Abbiamo stilato una breve guida per destreggiarsi tra le app di streaming, sia i competitor di Spotify, ma anche opzioni per chi cerca una qualità audio più alta o nuova musica da scoprire.

Le alternative più popolari, da Apple Music ad Amazon Music

É il trittico che tutti conoscono: Amazon, Apple e YouTube. Sono loro i principali competitor di Spotify. Apple Music offre ovviamente un’integrazione ottimale con i dispositivi, per esempio il “suono immersivo con tracciamento dinamico della testa” per chi ha le AirPods, o la possibilità di scaricare e riprodurre musica in streaming sull’Apple Watch. I vantaggi? Audio di qualità, interfaccia immediata e integrazione con Siri. L’unico vero grande contro è che non esiste una versione gratuita, l’abbonamento costa 10,99 euro al mese (lo stesso prezzo di Spotify che però ha anche una versione gratuita).

YouTube Music ha un grande pro. Non è solo musica, ma anche video. È possibile ascoltare e vedere versioni live, contenuti esclusivi, ha una libreria sterminata. L’unico grande limite è che la versione gratuita ha molte pubblicità e non permette l’ascolto in background su mobile, quindi la musica si fermerà se lo schermo si oscura o se si cambia app. La versione premium è allineata al mercato, anche in questo caso siamo sui 10,99. Infine c’è Amazon Music, qui vale lo stesso discorso di Apple, per chi ha Prime infatti può essere un’ottima opzione, Amazon Music Prime, la versione gratuita (inclusa con Prime) permette di ascoltare musica ad alta definizione. L’app però ha un catalogo limitato e rispetto alle alternative ha un’interfaccia più caotica e meno intuitiva.

Amazon Music

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Le migliori alternative per la qualità audio: Tidal, Deezer e Qobuz

Ora abbandoniamo il sentiero mainstream. Ci sono infatti app alternative per chi cerca audio in alta fedeltà. Partiamo da Tidal, che offre streaming in Hi-Fi e Master Quality, fino a 9216 kbps, quindi supera di gran lunga Spotify e Apple Music. Non solo, la versione Plus garantisce compensi più equi agli artisti. Non è però economica, il prezzo base al mese per HiFi è allineato a 10,99 euro, la versione Hi Fi Plus invece costa 19,99 euro.

C’è poi Deezer, con un’interfaccia intuitiva simile a quella di Spotify e un buon algoritmo di suggerimento. L’opzione Deezer HiFi è il punto di forza, permette infatti di ascoltare musica in qualità FLAC (lossless) a 16-bit/44.1 kHz, a un prezzo inferiore rispetto a Tidal, 14,99 euro al mese. La versione base, anche per Deezer è di 10,99 euro. Infine c’è Qobuz. In testa a tutti per la qualità audio, Hi-Res senza compressione. Ha un catalogo meno vario ma oltre alla musica offre anche recensioni di album e biografie di artisti. Sicuramente l’opzione migliore per gli audiofili puristi. Gli abbonamenti partono da un minimo di 12,50 euro al mese per un abbonamento Studio a un massimo di 29,17 euro al mese per il Sublime versione famiglia.

DEEZER

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Le piattaforme per scoprire nuova musica, da Bandcamp ad Audius

Non vuoi solo riprodurre musica e ascoltare audio ad alta fedeltà. Bene, c’è una terza via, dedicata a chi vuole sostenere artisti emergenti e scoprire nuova musica. Partiamo da Bandcamp. Non è solo un’app di streaming ma un negozio di musica online e una community che permette agli artisti indipendenti di vendere la propria musica direttamente ai fan. È gratuita e perfetta per uscire dall’ascolto mainstream e cercare in base al genere nuovi progetti musicali. È infatti disponibile anche lo strumento Discover, che consiglia playlist in base alla cronologia dei tuoi ascolti e alle tue preferenze.

Per i nostalgici c’è poi SoundCloud, una delle piattaforme più amate dai musicisti emergenti. Qui si possono scovare remix, mixtape e tracce esclusive che non ci sono su Spotify o Apple Music. C’è sia una versione gratuita sia SoundCloud Go+, a 9,99 euro al mese, che offre brani in alta qualità e non ha interruzioni pubblicitarie. Infine c’è Audius, il paradiso della musica decentralizzata. È basata infatti su blockchain, non ci sono intermediari, gli artisti hanno il pieno controllo del contenuti. I fan possono guadagnare token Audius semplicemente interagendo con la piattaforma. È gratuita e al momento è ancora poco conosciuta, usata soprattutto da artisti emergenti e appassionati di musica che cercano un’alternativa più equa e trasparente. L’ascesa di Audius potrebbe davvero rivoluzionare l’industria musicale. D’altronde è progettata per restituire il controllo agli artisti e superare i limiti imposti dai colossi, in testa a tutti, Spotify.

Audius

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